Drammatiche

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da Marco per Elia

Non posso crederci. Dovevo esserci io su quel letto adesso, senza poter parlare nè capire...senza più memoria...senza più forza, senza più quell'allegria che ti caratterizzava...dovevo esserci io perché ero io a non volere mai mettere il casco...è stata tutta colpa mia.
Elia, perdonami!! Non potevo immaginare che il destino si sarebbe tanto incasinato per arrivare a questo!!!
Tutto è stato un pomeriggio maledetto, 14 luglio 2007...erano le quattro mentre mi stavo preparando per venire al lido..."costume, soldi, chiavi del motore...no, il casco no, fa troppo caldo..!!"- e sono partito con il vento che mi scompigliava i capelli biondi...come sempre..."E' arrivato Dragonball!!"- hai detto a Laura quando mi hai visto arrivare...ci siamo salutati, poi è arrivato Luca con la sua combriccola e, come facevi sempre quando ti proponevano qualcosa di divertente, non l'hai neanche fatto finire di parlare che già correvi verso il campo di beachvolley...abbiamo giocato fino alle sei e mezzo...alla fine io ero stanco morto...tu invece no e sei corso a fare i tuffi con Matteo e Piera...io sono rimasto con Laura e Giancarlo...e parlavamo porprio di te, della tua inesauribile vitalità, della tua instancabilità...Elia, il migliore, il mio amico del cuore...Laura mi ha detto che sembriamo fratelli per il bene che ci vogliamo!!
Ore 7:30 di sera; ci salutiamo,. io salto in sella alla mia moto e tu al tuo...il mio stupido Leonardo non parte; tu non ci pensi due volte, ti slacci il casco e porgendomelo mi dici che mi porti a casa tu...io faccio storie per il casco, ho ancora caldo...tu mi dici: "Scemo, devi metterlo sempre perché può salvarti la vita...guarda adesso faccio una deviazione e prima di riaccompagnarti a casa passiamo da me che così me lo prendo anch'io un casco..."-...sette, dieci minuti al massimo...non avremmo dovuto metterci di più... stavamo scendendo il corso tranquillamente ma...all'improvviso foriamo la ruota anteriore, tu perdi il controllo del motore e finiamo sull'altra carreggiata, un'auto ci becca in pieno e voliamo via, e poi sull'asfalto...riapro gli occhi e vedo la gente intorno a noi...mi tocco, sono intero, sono cosciente, sono vivo!! Tra le mille domande della gente mi avvicino a te: hai gli occhi chiusi e ti esce sangue dalla testa ed uno strano liquido dalle orecchie...mi sento svenire, qualcuno mi afferra per un braccio e mi tira via, mi dice che sta arrivando l'ambulanza, d sedermi per vedere se è tutto a posto...io chamo tua madre che arriva poco dopo gridando il tuo nome,... poi la corsa in spedale...io sto bene...tu invece no, hai la testa "allagata", così ho sentito dire...un'infermiera parla col medico e dice: "Questi ragazzi...si sentono furbi a circolare senza casco..."- io scatto in piedi e urlo che tu il casco lo avevi sempre... mia madre mi stringe forte...adesso sei in coma, i dottori hanno detto che anche se dovessi svegliarti vivresti come un vegetale: il tuo cervello è andato, per sempre...io non posso immaginarti fermo su di un letto per tutta la vita...tu che fino a mezz'ora prima correvi per la spiaggia, nuotavi, giocavi a palla e facevi il cretino con Piera...e adesso, adesso mi chiedo cosa sia meglio per te...forse è meglio che tu muoia perché tanto non capiresti più niente di ciò che ti accade attorno...forse sbaglio a dirti questo ma...se stai soffrendo così è solo per colpa mia e voglio solo che il tuo dolore finisca...IL MIO, DURERA' PER SEMPRE.

25 luglio 2007

Categoria: Drammatiche

da una mamma

Ciao Marco, le tue riflessioni mi hanno fatto tanto piangere e queste lacrime si sono aggiunte a quelle fisse che ho nel cuore perchè meno di un anno fa io ho perso un figlio in un incidente stradale. Per mesi ho pensato "chi" avesse colpa di quello che è successo e ancora oggi la risposta è sempre la stessa: è solo colpa del destino, perchè il destino di mio figlio era di finire la sua vita a soli 24 anni in un incidente in macchina. Ora ti scrivo per dirti proprio questo; anche il tuo amico è in coma perchè il suo destino era già scritto fin dalla sua nascita e quindi non ti angosciare ulteriormente facendoti del male, è già molto forte il dolore che stai sopportando vedendo il tuo amico in quelle condizioni: Auguro a te di pensare più serenamente alla vita e auguro al tuo amico di non soffrire troppo e che tutto si risolva nel miglior modo per lui. Speriamo che qualcuno in Cielo ci ascolti.

26 luglio 2007 - Roma

da piccola

credo che non serva a niente sentirti in colpa..lo so è difficile ma il tuo amico non credo vorrebbe she tu soffra..da quello che hai scritto sei una bella persona..purtroppo è andata così..lui non meritava quello che gli è successo ma sono sicura neanche tu..devi farti forza per andare avanti e per poter stare accanto al tuo amico in questo momento... tanti auguri..

26 luglio 2007

da alice

sono senza parole davvero..mi ha molto colpito questa tua dedica e voglio dirti una cosa..non sentirti in colpa Marco!non è colpa tua!le cose purtoppo capitano e basta!e non è colpa di nessuno!è destino è qualcosa di già programmato..quindi cerca di non colpevolizzarti mai stai vicino al tuo amico..ti abbraccio forte e se vuoi scrivere ancora io sono qui..un bacio immenso!

27 luglio 2007

da Anonima

Per colpa tua...credete di essere immortali alla vostra età, credete di superare qualsiasi cosa, non mettete mai il casco perchè fa caldo o per i capelli che si rovinano...SCEMI!!!
Guarda un pò che triste fine...

27 luglio 2007

da marco

ehi anonima guarda che il mio amico il casco se lo metteva sempre!! Se l'è tolto proprio per darlo a me e per spiegarmi che è importante e che non dovevo mai andare senza!! Lui ha pagato per colpa mia mi sembra già abbastanza non credo che si meriti di essere chiamato scemo!!!! E guarda che stavamo andando a prendere il casco per lui a casa sua quando abbiamo avuto l'incidente!! Perciò per piacere il demente qui sono io ma lascia elia fuori!!!!

27 luglio 2007

da Elena

X Anonima : non mi pare il momento di attaccare questo povero ragazzo che è già distrutto per conto suo...
Sta male. E si vede. Non credo sia il momento adatto per colpevolizzarlo o per insultarlo.
Concordo con te sul fatto che troppi giovani son troppo imprudenti. Non mettono il casco, credono di essere immortali. Pensano che le cose brutte possano capitare solo alle altre persone. Mai a loro.
E purtroppo lo capiscono solo quando qualcosa non va per il verso giusto. Quando qualcosa finisce male.
Ma ripeto... non mi sembra il caso di addossare colpe e giudizi sui giovani d'oggi a Marco... perchè mi pare che stia già abbastanza male da solo...

X Marco... Un abbraccio fortissimo...

27 luglio 2007

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