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da Valentina per Alessandro
Io non sono apposto. Non sono normale. Ma è quello che sento. Non dirmi che sono pazza. No. perché sai che non lo sono. Ma... è difficile da spiegare e quando lo vorrei fare mancano le parole giuste. E le cose giuste. Tutte. Vorrei dirtene a centinaia. Ma non so da dove iniziare. Da dove partire. È da una settimana che è iniziata la scuola. Terza io. Tu anche. Ma c?è una differenza. Tu sei di due anni in più di me. Segato per due anni. Prima non sapevo neanche chi eri. Il tuo era solo una dei tanti nomi della scuola. Ma sinceramente non me ne fregava niente di te. Poi quest?anno. Quegli occhi. Scuri. Dolci e seri allo stesso tempo. Strani. Belli. Bellissimi. I tuoi capelli. Che ti coprono la fronte. E io come tutte le altre ci siamo accorte di te. Alessandro. Quello bello. Troppo simpatico. Ma allo stesso tempo così misterioso. Quante volte ci siamo fissati. Tu sul muretto con la tua cioccolata calda a guardarmi. Seduto. Bello e dannato. Sguardo perso. Malinconico. Lo so che odi questa scuola. Sei stato cinque anni chiuso qua dentro. In due giorni sembra impossibile innamorarsi vero? Lo so. Anche io credevo fosse impossibile. Ma quando senti il fiato mancarti. Il cuore che esplode. Le gambe tremarti. Quando cammini. Ma non senti la terra sotto i piedi. Stai volando. Quella è felicità. Quando dentro stai esplodendo. Quando mi passi accanto e mi fissi. Il tuo profumo. I tuoi occhi. Tu. Tu. Tu.
Quest? anno andrà bene. Te lo giuro. Non dovrai uscire dall?esame triste. Non dovrai piangere perché un professore è stato troppo stronzo. Non ci sarà tua madre ad accarezzarti la schiena e dirti ?Dai su, va tutto bene?. Non dovrai bestemmiare. Andrà bene. Sarai promosso. E te ne andrai via. Come volevi tu. Te lo prometto. Ale non essere triste. Sorridi. Tutti dicono che sei simpatico da far impazzire. Tira fuori questa tua parte. Ieri ti ho visto ridere. Era una risata di gusto. A vederti ridere mi sono messa a ridere anche io. Ero felicissima per te. Non stare solo con la tua pizza bianca all?intervallo. Tu non te ne accorgi ma tutta la scuola ti va dietro. Tutte con il classico che figo, che bono. Non sono diversa da loro. Anche io lo dicevo all?inizio. Ma dopo quelle occhiate. Dopo che ci fissiamo per così tanto tempo. Io... Ale io ti amo. Se potessi te lo urlerei in faccia. Di cose da dire ne avrei ancora a centinaia. Da non fermarmi mai. Ma la prossima volta che le dirò le dirò a te. Ti amo. Andrei avanti a dirtelo fino a domani. Cucciolo non essere giù. Come dice quella canzone di Alex Britti? Tu... sei uno su un milione. Il migliore. E lo sarai sempre.
16 settembre 2007
Categoria: Dichiarazioni
da Anonimo
e allora cosa aspetti fatti avatni magari all intervallo coraggio
18 settembre 2007
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