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da Angy per Tutti
Pongo a voi una questione molto delicata. Mesi fa ho scoperto CASUALMENTE che una mia compagna di classe viene picchiata dal padre alcolizzato. Ne ho parlato con altre mie compagne di classe ma non sappiamo come muoverci. Sapere e fare finta di nulla è terribile, ma non sappiamo come comportarci nel modo corretto. Cosa mi consigliate? Baci Angy.
20 settembre 2007
Categoria: Domande
da Ro'
secondo me prima coinvolgere gente(anche solo allo scopo di aiutarla..)cercate di parlare con lei...anche se penso non sarà facile...ma penso sia la cosa migliore.
20 settembre 2007 - Matera
da ele
Secondo me non è stato assolutamente corretto che ne hai parlato con altre compagne d classe.. a cos'è servito? a nulla.. siete ragazzine, non potete fare granchè.. è stato1modo come1altor x spettegolare1pò, e non voglio nemmeno pensare come s sentirebbe questa ragazza se venisse a sapere che non so quantoe persone sanno questoa faccenda delicata. Parlane a casa tua, o direttamente con lei dicendo che esistono tante cose: "telefoni azzurri", carabinieri.. è l'unica cosa che funziona in italia come legge: maltrattamento su minore. Vedrai che se ne soffre così tanto, e tu la sproni, con il tuo appoggio reagirà. ciao
20 settembre 2007
da Auanagana Bob
L'insegnante deve avvertire il preside e lui le forze dell'ordine.
Ovvio che la fantasia venga punita, nel senso che le lesioni, ferite,lividi ecc.devono essere evidenti, devono essere provate!
Una denuncia teorica non darebbe nessun risultato.
Nel caso che le percosse vengano attribuite al padre, si può anche procedere con l'arresto.
Prima di arrivare a questo occorre chiarire l'entità vera del problema!
Kiss
21 settembre 2007
da la mejo
allora ma ha quante persone della classe lo hai detto? sai che la tua amica ti ha confidato una cosa veramente molto delicata, e non è giusto nei suoi confronti che tu lo vai a dire ai 4 venti?
se lei te lo ha confidato a te vuol dire che di te si fida, e non è giusto quello che hai fatto pensa se lo verrebbe a sapere? che figura ci fai? vabbe a parte questo allora dovresti prima parlare con lei, poi parlare con la madre e poi la madre dovrebbe venire a parlare con una insegnante (magarei la collaboratrice di classe), e poi lei con voi andate ha parlare con il preside.
Oppure se siete maggiorenni andate voi dai carabinieri.
Se la mamma della tua amica non sa niente ( è meglio che lo dite)oppure non lo so, andate voi personalmente da una insegnante e gli raccontate tutto e poi andate dal preside e poi vedra lui.
CMQ ricordati che hai fatto una cosa scoretta nei confronti della tua amica pensa se lo farebbe a te?
PS oppure parla con i tuoi genitori e vedete un po...
dimmi poi come va a finire.
CIAO!!!!
21 settembre 2007 - Roma
da giuly
in primo luogo devi parlarne con lei in persona e da sole..e dopo capire se la madre sa qualcosa..se non sa nulla la ragazza deve avvisarla subito di quello che è costretta a subire dal padre che tra l'altro ha un problema serio di salute..se la madre sa e non ha il coraggio di far nulla allora dovete assolutamente farle forza e convincerla ad andare insieme dalla polizia a denunciare il fatto e da lì partiranno tutte le dovute misure del caso..intanto la ragazza non verrà più picchiata magari lei e la madre avranno l'assistenza di uno psicologo e soprattutto il padre verrà aiutato ad uscire dall'alcool e punito per quello che le ha procurato..solo così si può sperare che questa famiglia un giorno torni unita credimi..buona fortuna..
21 settembre 2007
da Angy
Per "la mejo": Questa ragazza non me lo ha confidato, lo sono venuta a sapere io perchè ho trovato non so come dei suoi fogli in mezzo ai miei quaderni e c'era scritto uno "sfogo", dunque non ho tradito la sua fiducia! La prossima volta stai più attenta a leggere.
Per Bob: Grazie per la risposta. Ti spiego meglio. Su questo foglio c'era scritto che lei e anche la madre subiscono percosse dal padre. Qualcosa avevano già intuito anche le altre mie compagne di classe per il fatto che è sempre piena di lividi, ematomi, segni di sigarette, cicatrici e ha sempre un'espressione molto triste. In quello che ho letto lei dice di non poterne più, che una notte ha dormito alla stazione pur di non stare in casa con il padre. Ha un fratello maggiore che il padre non picchia perchè lui sa difendersi, e non so questo fratello come si comporta. Io non so proprio come muovermi. La vedo e mi sento quasi in colpa per il fatto che io ho una famiglia molto unita e serena. Sei proprio certo che parlarne con un'insegnate sia la cosa più corretta? Confido in una tua ulteriore risposta: mi sembri una persona molto matura e intelligente.
Grazie anche agli altri per le risposte.
Baci Angy.
21 settembre 2007
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