Vita

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da Auanagana Bob per Persone

Si può piangere per una storia?
A me fa questo effetto... .e a voi... ?... :-

"Primavera 1917.

"Teresa!"
"Mamma è successa una cosa strana... oggi in classe mi sono trovata da sola, tutti i miei compagni sono stati richiamati alle armi, tranne Franchino, che per la vergogna non è venuto a scuola...poverino.. ma lui così mingherlino... E' partito anche Giacomo, mamma... "
"Oh.. ma lascialo perdere Giacomo, quello lì è un buono a nulla... guarda invece, guarda che cosa ho qui per te, una sorpresa per i tuoi diciotto anni!"
Prendo stupita dalle sue mani quel piccolo pacchettino. A lungo lo giro tra le mani, lo tocco, lo scuoto, lo guardo. Non ne arrivano tanti, di regali. Anzi, nessuno. Da anni, ormai. Di certo nessuno così bello, avvolto in sottile carta velina, con un nastrino dorato tutto intorno. Quasi quasi mi spiace aprirlo, vorrei prolungare il più a lungo possibile la gioia di quel piccolo possesso, ma, naturalmente, la curiosità ha il sopravvento. Lo scarto comunque con cura meticolosa.
Un paio di orecchini di filigrana d'argento, un piccolo filo di metallo che si intreccia in un elaborato ricamo per racchiudere al suo interno un piccolissimo cuore brillante.
"Mamma...sono bellissimi...grazie mamma, ma come..."
"Non devi ringraziare me, piccola, ma il signor Alvaro" (l'espressione della mamma mi sembra sfuggente);
"L' Alvaro? E che c'entra lui?"
Alvaro Malatesta, il farmacista, rispettato e stimato in tutto il quartiere, uomo di mezza età, buono e tremendamente noioso.
"Si cara ha detto che ti vuole sposare pensa che bella opportunità una bella casa niente più problemi bei vestiti da mangiare sempre e i tuoi fratelli che ha promesso di sistemarli tutti..."
Le parole scorrono veloci senza soste, per non darmi l'opportunità di interromperla, o forse, solo, per non perdere il coraggio.
E insieme alle sue parole volano via anche i miei sogni. Di corse nei prati, di vento, di amore vero. Di quel bacio rubato da Giacomo. Degli studi che avrei voluto finire, nonostante per una donna non sia "normale". Perchè so che alla fine non potrò ribellarmi. Farò la "brava ragazza", il mio dovere. Devo pensare alla mia famiglia. Ha bisogno di me. Forse non andrà neanche poi così male.
Guardo un'ultima volta gli orecchini, che ormai hanno perso per me tutta la loro bellezza; li indosserò al matrimonio, poi li chiuderò in un cassetto. Magari li regalerò a mia figlia per i suoi diciottanni. Il tuo destino sarà diverso dal mio, figlia mia che verrai, te lo giuro. Lo giuro.

Inverno 1942

"Sandra! Non puoi portarti tutta quella roba, metti da parte le camicette di seta e aggiungi invece qualche maglione... farà freddo quest'inverno, lo sai..."
Sbuffando metto da parte i miei amati indumenti di morbida seta e, di malavoglia, prendo invece un ruvido ammasso di lana.
"Però ecco, vedi di trovare posto a questo... "
"Cos'è?"
Un piccolo pacchetto, fatto su in qualche modo in carta di giornale ("scusami cara non ho trovato altro in giro"). Lo apro curiosa ed spalanco gli occhi stupita.
Un paio di orecchini di filigrana d'argento, un piccolo filo di metallo che si intreccia in un elaborato ricamo per racchiudere al suo interno un piccolissimo cuore brillante.
"Mamma!"
"E' il regalo che ho tenuto in serbo per te, per i tuoi diciotto anni...me lo regalò tuo padre quando ci fidanzammo..."
Come al solito la mamma distoglie un po' lo sguardo, quando si parla di papà.
"Avrei voluto che fosse diverso il giorno del tuo diciottesimo compleanno..."
Già. Invece stiamo preparando i bagagli. Tra un po' approfitteremo di un passaggio e lasceremo la città verso la campagna, più sicura, forse, in questo tempo di guerra. Devo accantonare tutti i miei sogni, per ora. Del resto, è difficile fare progetti in questo periodo. Ma troverò un nascondiglio sicuro per questi orecchini. Voglio nasconderli in una scatola ben chiusa e, con essi, riporre tutti i miei fragili pensieri, le mie speranze. Perchè non si sciolgano con le prime piogge, perchè non evaporino ad un tenue raggio di sole. Questi orecchini racchiuderanno in sè la mia voglia di vivere. Li custodirò con cura. E un giorno, chissà, potrò regalarli a mia figlia, come ha fatto con me mia madre.

Estate 1971

"Franca!"
"Mamma... (chissà che vuole ora questa).
"Ho un regalo per te, auguri Franca...e sorridi, dai per una volta.. almeno oggi che fai 18 anni!" (lo sguardo preoccupato, da madre che sa intuire ogni mio pensiero, c***o come detesto questo sguardo)
Svogliata apro il pacchettino, strappando di malagrazia l'elegante carta da regalo.
Un paio di orecchini di filigrana d'argento, un piccolo filo di metallo che si intreccia in un elaborato ricamo per racchiudere al suo interno un piccolissimo cuore brillante.
Quante volte ho visto questi orecchini indossati da mia madre. Praticamente sempre, tanto da essere quasi parte da lei. Non è lei, senza quel piccolo bagliore tra i capelli. Non è lei senza quei piccoli sprazzi di luce, incurante della moda, li indossa sempre. Quante volte mi ha raccontato la loro storia, e quante volte non sono stata ad ascoltarla. Ed ora, li regala a me.
Mamma, madre mia, se solo sapessi.
Se solo sapessi quanto sono diversa da quello che immagini, che pensi di me.Figlia di una buona famiglia della borghesia milanese. Quanto ti deluderebbe sapere. Sapere di me e di Giulio e dei nostri abbracci rubati. Di quella volta che mi ha reso una donna, della passione che ha fatto crescere nel mio cuore. E della piccola vita che adesso nasce in me. Giulio, non mi posso forse neanche lamentare, mi ha trovato i soldi e l'indirizzo giusto. Ma poi è scomparso, lasciandomi sola. E domani dovrò recarmi in quel caseggiato in periferia, e ho paura.
Ascolto in sottofondo le tue parole, mamma, ma ancora una volta mi stai parlando dei tuoi maledetti orecchini e dei tempi di guerra, ma tu non sai, non sai, non sai!
Ti prego, ascoltami. Cerca di caprimi senza farmi parlare.
Ma tu continui.
Ti sento parlare di sogni.
Di speranza.
Di fragili pensieri.
Di te e di me.
Un raggio di sole illumina ora il piccolo cuore di brillante, la luce seppur piccola è così intensa da essere accecante.
Perchè a volte basta così poco per capire quello che si vuole fare davvero?
Lotterò per te piccola vita mia; affronterò l'ira e la vergogna dei miei genitori, il disprezzo dei vicini. Se è il caso me ne andrò via. In qualche modo farò.
Inizierò ora, chiedendoti aiuto. Mamma ti prego, ascoltami.
"Mamma... devo dirti una cosa."

Primavera 1989

"Anna!"
"Seeee?"
" cucciola, ho un regalo per il tuo compleanno"
(Speriamo sia il vestito che ho visto in vetrina, ma no,.. ti pareva, figuriamoci, il pacchetto è troppo piccolo, mai una volta che ci azzecchi con i regali, eh?)
Lo apro, incuriosita (non è il vestito, ma è pur sempre un regalo!)
Un paio di orecchini di filigrana d'argento, un piccolo filo di metallo che si intreccia in un elaborato ricamo per racchiudere al suo interno un piccolissimo cuore brillante.
Gli orecchini di filigrana d'argento! Wow!
"Mamma.. li riconosco questi... ci sono in quasi tutte le foto della nonna... mi racconteresti ancora una volta la loro storia?
"Dunque, prima di tutto sono appartenuti alla tua bisnonna Teresa... "

La storia delle donne è così.
Spesso racchiusa in piccoli oggetti insignificanti al resto del mondo.
Come un paio di orecchini di filigrana d'argento, un piccolo filo di metallo che si intreccia in un elaborato ricamo per racchiudere al suo interno un piccolissimo cuore brillante.
E, tuttavia, se questi oggetti potessero parlare, avrebbero tanto da raccontare, di queste donne, fragili, forse, ma con una forza imbattibile.
Relegate spesso in un angolo, ma capaci di venirne fuori a testa alta.
Di battaglie perse e di guerre vinte.
Di piccoli sogni fragili coltivati con amore.
Della voglia di vivere, di andare avanti.
Di saper ricominciare, ogni volta, da zero.
Perchè la vita va avanti, e va vissuta... !

28 settembre 2007

Categoria: Vita

da erre

bellissima.. emozionante.. coinvolgente..
grazie per averci regalato questa storia.. grazie per quello che scrivi..

bacio a te..

28 settembre 2007 - Torino

da Aliante

Ho cambiato nick per ricominciare da capo, volevo avvisarti perche' non voglio risultare scorretta, Aliante e Veronika sono la stessa persona.
Io non ti ho risposto come vedi ma visto che mi hai lasciato una risposta ben 2 volte mi sembrava giusto metterti in guardia.
Forse penserai che sono un po' suonata a cambiare nick cosi' spesso (be', totale ne ho cambiati 3 o 4, gli altri li sai), io la vedo un po' come cambiare cappello, in fondo son sempre io ed e' bello anche vedere che le persone ti riconoscono nonostante tu cambi nome..riconoscono la tua anima.
Mi spiego, ora qui tu sei una star e Auanagana Bob e' sinonimo di perle di saggezza ma cosa succederebbe se tu ti firmassi Pablo? Avresti immediatamente cosi' tanta audience?
Cosi', mi rimetto in gioco.
Ma non lo faccio per raggirare.
Come vedi te l'ho detto subito.
Avrei potuto giocare con te me non l'ho fatto.
Con le persone cerco di essere pulita.
Sono psyco ma non fino al punto di fingere di essere un'altra persona per continuare a scriverci.
L'ho cambiato perche' di veronike ce ne sono tante, perche' lo sentivo troppo connesso con quello che ci e' successo, perche' voglio cambiare tipo di relazione con questo sito. Dare di piu' ai ragazzi, come fai tu.
Ti leggo sempre.
Spero tu apprezzi il fatto che te lo abbia detto.
Comunque non possiamo negare che sia quantomeno interessante il fatto che tu mi abbia risposto!
A me piacerebbe che fra noi tornasse come prima, che si scambiassero idee, consigli..vedimi come un fratellino, se puoi, come un'anima e basta!
Sto cercando di rimettere insieme i pezzi della mia Vita, e tu in un certo modo ne fai parte.
Ecco, se non mi rispondi ci rimarro' malissimo "oh, cosa pensera' Bob di me adesso?" ma magari mi serve pure di lezione.
Per smettere di preoccuparmi di quello che gli altri pensano di me.
Bob ti voglio bene. A me la botta ormonale mi e' scesa. Mi sono rimasti solo un grande affetto e stima.

p.s. Io ho un orologio che mio nonno ha regalato a mia nonna..vediamo a chi lo passo..

Aliante

28 settembre 2007

da Lucry79

molto bella questa storia..non mi ha fatto piangere anzi..hai descritto 4 generazioni..e soprattutto hai messo in luce la società in cui vivevano..la mentalità e la cultura..
complimenti!!come sempre hai la capacità di cogliere la vera realta!!

28 settembre 2007

da B.................

Mi ha emozionato...sei grande...un bacio...grzie ancora, ti prego continua a scrivere..fallo per me..per le innumerevoli emozioni che sai regalarmi..tu non mi conosci..nemmeno io a te ma giuro su dio che i tuoi scritti mi aiutano da morire..sempre..un bacio grande!B...

28 settembre 2007

da Alex

Ora vado a Casablanca, faccio una operazione chirurgica e divento donna, così ti sposo, perchè non é possibile resisterti...
A parte l'ironia, riesci sempre a toccare le corde dell'anima, questo é il tuo dono di Dio!

28 settembre 2007

da Auanagana Bob

Ver...Aliante sei incorreggibile, però sei di una simpatia unica!

28 settembre 2007

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