CATEGORIE
« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »
da Cat
Avere per le mani le chiavi di casa e aprire la porta. Entrare. E vedere che le stanze, piccole e ben arredate, sono vuote. Vuote di persone, piene solo di me, solo della mia presenza. Nessun'altra ce n'è.
Mangiare un boccone. Fuori piove. Per non farsi vincere dall'agonia tentare di far qualcosa: guardare un film, leggere buone pagine di un libro che un tempo ha suscitato emozioni. Ma il film finisce e le pagine rimangono in gola.
Perchè?
Per l'angoscia. Avere tutto e sentirsi padrone di niente. Non una carezza, amici pochi e spersi, ognuno a cercare di trovare una strada. Ricordare che, le donne, per destino, per colpa o per scherzo, sono sogni lontani. E sedermi sul divano, sentire la pioggia, guardare le luci della città, e pensare...
Che là fuori c'è vita, con le sue trasgressioni, le sue contraddizioni. Ma vita.
Gli innamorati si acacrezzano, fanno l'amore. Un uomo sente di essere importante, si sente riscaldato dalle parole.
Ce ne saranno tanti così, sotto quelle luci.
Io no. Non so di cosa parlo, non conosco queste sensazioni. Pur sapendo di poter piacere e sapendo di essere più vero di altri, ecco che a poco a poco l'aridità si impossessa di me. E i ricordi, veri padroni di casa mia, mi ricordano di quando fui ragazzo. Di quando c'era ancora una speranza di non essere solo, di vivere la vita con le sue contraddizioni e i suoi dolori, ma pur sempre con le sue tenerezze.
Ma ora no. Ora è solo la pioggia che cade. Una casa vuota. Una vita buttata. Delle luci fuori dalla finestra. E un grido disperato per cacciare l'angoscia... domani è un altro giorno. Ma quanti giorni uguali.
Solo, senza un amore, trattato con indifferenza, come un appestato. E odiare tutto.
Volersi fare pioggia per essere lì fuori e vivere. Poi cadere, ma sapendo che si arriva dal cielo.
E invece rimanere qui, sul divano. E guardare.
Guardare verso luci sotto cui qualche innamorato starà accarezzando la sua bella...
E domani è un altro giorno.
5 ottobre 2007 - Alessandria
Categoria: Solitudine
da Marco
Queste situazioni possono capitare. La cosa che ti potrei consigliare è tentare di conoscere gente nuova facendo ad esempio qualche sport. Magari cerca di cambiare qualche abitudine, non uscire con la stessa gente se non ti va, ma cerca di aprirti a qualcun'altro.
6 ottobre 2007
da m.a.
vivere senza qualcuno accanto che ti ama e ti fa sentire importante è desolante ma la vita è comunque un'avventura meravigliosa... e ti dico questo capendo benissimo quello che stai provando perch'è lo vivo anch'io
6 ottobre 2007 - Roma
da Sofia
leggere la tua mail, mi e' sembrato di leggere dentro me stessa...
siamo uguali...
ciao... Sofia
6 ottobre 2007 - Pavia
da Cat
Grazie a tutti.
Sofia: anche a te capita che le ragazze (nel tuo caso i ragazzi) ti prendano in giro perchè credono sia tutto un gioco e invece si vuol dare solo del bene...?
7 ottobre 2007
da Black
Ciao Cat, ho pianto mentre leggevo le tue parole. Ho pianto perché è così che mi sento, anche se non vivo da sola ma con degli "amici" (se così si possono chiamare), però non conosco l'amore e vorrei tanto avere qualcuno da amare che a sua volta mia ama. Che mi facesse sentire viva solo guardandomi negli occhi, senza parole, senza affanni. Ma credo che ormai per me sia tardi. Ho pianto perché non vorrei che nessuno si sentisse come mi sento io ora e come mi sono sentita per tutta la vita... Spero che per te le cose vadano meglio...devono andare meglio...Ciao
9 ottobre 2007
da Cat
Per Black
Nell'ultima settimana, senza neanche un perchè, tre ragazze mi han datto pacco, mi hanno preso in giro. Probabilmente per loro è stato un divertimento. Per me è la morte.
L'indifferenza è come morire. Certo, ci son problemi maggiori. Ma ogni problema è grande se è davvero un problema. E il mio, essere sempre solo, lo è.
Dici che le cose devono andare meglio.
???? Mi spiace, ma non riesco a concludere con un punto escalamtivo.
9 ottobre 2007
« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938