Ricordi

da ism per g

Ho avuto momenti felici con te e non tutti li hanno avuti. Ho avuto attimi magnifici che ricorderò. Non ho avuto un bacio e non posso descriverne la meraviglia. Non conoscendola posso immaginarla ma non rimpiangerla.
Posso rimpiangere le tue parole, quelle che mi ripeto dentro come preghiere, quelle che abitano in anfratti inusitati della mia memoria e che mi riappaiono all?improvviso, suscitate da una pagina di libro o da un tavolino di un bar. Come oggi. E sono inconsunte e pure come appena pronunciate. E sono sincere come allora. Perché non sono state condivise con la gente che non le capisce e merita. Che critica te e ride di me. Perché non sono state ripetute, orchestrate e un po? manovrate per renderle coerenti ai miei desideri e a quello che la gente si aspetta.
Il ricordo di queste parole é un piccolo regalo e sto lì a contemplarlo. Poi mi alzo e faccio altro per non sciuparlo. E già lo vedo un po? sgualcito quando torno a posarci gli occhi, seppure con casualità (che poi niente é casuale).
Per non consumare le tue parole e potervi ricorrere quando ne avrò bisogno e desiderio più di ora.
Un po? di dolore c?é, come sempre, e se gli occhi non riesco ancora a mantenerli asciutti e all?altezza consueta, quando tu passi, é perché ci penso ancora a come poteva andare, a come forse non ho meritato che andasse. Sostenibile, comunque.
Lei se li ricorderà i tuoi baci, e le tue parole, é ovvio, intervallate però da un bacio.
Io ho solo le tue parole e ne vado fiera. E per fierezza (e per tua mancanza) le racconto con un sentimento, che racconto dopo racconto si scioglie in un?intonazione abituale.
Per mancanza. che condividerti quando non ci sei é un surrogato al possederti. E il parlare di te un surrogato al parlare con te.
Un surrogato così insoddisfacente, neanche lontanamente all?altezza. Come tutti i surrogati.
Comunque sia le tue parole, non le posso dimenticare.

10 gennaio 2004

Categoria: Ricordi