Vita

da Aliante

Questa e' molto personale, e un po' mi costa scriverla.
Mio padre e' stato malato molti anni di sclerosi multipla. Poi e' morto, giovane, 49 anni appena.
Era una persona fuori dal comune, l'ho capito solo dopo.
Viaggio' tanto per il mondo perche' aveva un lavoro importante, giocava a tennis, amava le macchine e i computers e' stato uno dei primi a programmare negli anni 70/80..un bell'uomo, piaceva alle donne e le donne piacevano a lui..e' sempre stato un po' skizzato, certi periodi lavorava tanto e si sentiva un semidio, poi sprofondava in depressioni profonde e apatie e si sentiva un fallito.
Una sindrome maniaco depressiva che ha preceduto la malattia fisica.
Di punto in bianco si e' ritrovato su una sedia a rotelle.
Con mia madre le cose non andavano bene gia' da prima e con la malattia il rapporto e' peggiorato..mia madre si sentiva intrappolata in una vita che sentiva non appartenerle, dovendosi prendere cura di un marito come fosse un bambino piccolo, e con 3 figlie femmine da crescere.
Fortunatamente la pensione di invalidita' di papa' ci ha permesso di vivere piu' che bene, anche dopo che lui ci ha lasciato.
Io da bambina lo adoravo..volevo essere come lui..crescendo e vedendo mia madre che soffriva, ho pensato che la colpa fosse solo di papa'..ho preso le parti di mamma o forse e' stata lei a trascinarmi dalla sua..papa' non mi ha mai detto niente contro la mamma.
Provo ancora molti sensi di colpa per come sono rimasta indifferente alla sua sofferenza.
E' vero, lui con le parole non ci sapeva fare e aveva quella mentalita' un po' terrona ma mi amava..lo capii troppo tardi.
Troppo tardi ho capito quanto lo amassi anche io.
Sono passati 11 anni quasi 12 io avevo 16 anni quando e' morto.
Da quando se n'e' andato i rapporti con mia madre si sono deteriorati perche' non riuscivo a perdonarle il fatto di avermi messo contro di lui.
Per tutta la mia adolescenza non ho fatto altro che cercarlo dentro me stessa, diventando un po' il figlio maschio che avrebbe voluto avere e sentendolo dentro di me, alle mie spalle come un angelo.
So che mi ha perdonata, so che mi ama.
Ultimamente la mia Vita e' tanto incasinata che non ci penso spesso..ma ieri notte mi e' tornato alla mente un particolare.
Quando tornavo da scuola in primavera nei suoi ultimi tempi lui era sempre seduto in veranda, fumando una sigaretta dopo l'altra, in silenzio.
Io ero un'adolescente inkazzata e mi dava fastidio vederlo li'..lo salutavo
a denti stretti e andavo a mangiare.
(Ma di quanto odio gratuito sono stata capace papa'..mi dispiace..)
Lui stava li' con un' espressione che ai tempi giudicavo da ebete..ieri notte dopo 12 anni ho capito che forse era semplicemente beato, in pace..si godeva il presente cosi', guardando i fiori, fumando una siga..papa' mio, piango ancora..me la son presa con te perche' non hai saputo reagire, ma io non ti ho certo aiutato a farlo..
Solo una volta che ero ancora piccola e il tuo calvario era appena cominciato facemmo venire una pranoterapeuta, mamma ci mando' fuori a giocare per non disturbare, io e Elena giravamo intorno alla casa in bici pregando che quella ti facesse guarire..quella sera quando son tornata tu eri sul divano e guardavi la tele..avro' avuto si e no 7 anni..ti ho preso la mano e ti ho chiesto se sentissi il mio calore..e tu col sorriso piu' dolce del mondo mi hai detto "si'.."..io non ero abituata al tuo lato tenero e mi sono allontanata arrossendo..papa'..mi ricordo che certe notti che mamma non voleva dormire con te perche' russavi, io o Elena a turno le cedevamo il nostro letto e dormivamo con te..io non riuscivo mai a chiudere occhio perche' mi abbracciavi e davvero russavi forte..io ti guardavo e mi sentivo io il tuo genitore, papa'..questa dedica e' per te, io non ti ho dimenticato e non lo faro' mai..ti amo perdonami ti sogno ancora, in alcuni sogni mi prendo cura di te come avrei voluto fare..in altri sei cosi' bello e luminoso che quasi mi fai innamorare..ciao Egidio il tuo nome lo mettero' a mio figlio..se mai ne avro'!!
Per sempre tua figlia Alice

7 novembre 2007

Categoria: Vita

da Auanagana Bob

Hai fatto bene tesoro, ti ha fatto bene "svuotarti" dei ricordi che saliti dal profondo inconscio al conscio escono, sei VERA, sei CONSAPEVOLE di tante cose ormai, malgrado la tua mascolinità sei tanto tenera e di profondo cuore.
Certo che da adolescenti con i genitori siamo stati quasi tutti delle teste di ca... ermellino, ce ne accorgiamo sempre dopo io e te poi allo specchio tu femmina con tuo padre, io maschio con mia madre...
Dove stanno ora, sai quanto gliene frega...buon per loro prima di tutto e buon per noi... ti bacio, sul collo...Auanagana ancora sei stro... che ci vuoi fare? Ehm,...un saluto... Bye

7 novembre 2007

da SILVIA

Ti abbraccio forte forte!
Ps. Chissà...magari la mia mamma e il tuo papà si sono incontrati...proprio come noi in questo sito ;-)

8 novembre 2007

da venere

purtroppo tante volte non riusciamo a renderci conto del bene che vogliamo alle persone, e quando se ne vanno è troppo tardi e i rimorsi ci divorano... non fartene una colpa, non è facile vivere una situazione così complicata per una ragazzina...commovente davvero la tua storia...ma non devi rammaricarti, fanne anzi tesoro per poter conservare il ricordo di tuo padre con amore, ma già lo stai facendo,
ciao! Monica
P.s. anch'io a casa mia ho vissuto situazioni spiacevoli e ho sofferto tanto...ma grazie al cielo si sono risolte prima che la morte potesse portarsi via qualcuno...

8 novembre 2007

da Elena

Hai scritto una lettera molto molto bella che fa pensare tanto specialmente a me.Alice mi hai veramente commossa.

8 novembre 2007