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da Auanagana Bob per TuttiNoi
Quello che non si vede è nascosto dentro di te.
Lentamente logora il tuo corpo, ma in particolar modo la tua mente.
Quello che non si vede non fa notizia, non arriva al cuore della gente e se lo fa ci arriva solo quando è troppo tardi. In quel caso tutti poi piangono sui propri errori.
Quello che non si vede ti rende invisibile al mondo.
Quello che non si vede ti fa sentire socialmente inaccettabile.
Quello che non si vede ti fa solo soffrire.
Quello che non si vede non c?è perché non si vede.
Ci sono malattie che non si vedono, ma che esistono. Solo per il loro esistere sono molto più pericolose perché possono portare alla morte.
Quella morte che non sarà un essere superiore di noi a darci.
Quella morte che non sarà il nostro corpo a infliggerci.
Semplicemente quella morte che sarà il nostro cervello a perpetrare.
Queste malattie non vengono riconosciute.
Sono stati d?animo che non vengono osservati perché ad occhio nudo non si fanno vedere.
Chi vive a fianco di coloro che ne soffrono non si immaginano nemmeno di quello che nella testa di ognuno di queste persone si svolge. A volte non vogliono vedere, a volte non possono vedere perché quello che non si vede non si capisce.
Persone che ho conosciuto non hanno saputo sopportare profondi dolori e un giorno si sono tolte la vita.
Nulla avrebbe fatto presagire un disastro di questo tipo, eppure successe.
Quante volte ho ascoltato gente che mi diceva che non ne poteva più, che voleva farla finita.
Quante volte ho visto volti distrutti non da una vera e propria malattia diagnosticata e che colpisse il fisico, ma un qualcosa di molto più profondo che distruggeva lentamente le loro menti.
Ansie, insonnie, anoressie, bulimie, non accettazione del mondo esterno, isolamento forzato, rifiuto di qualsiasi cosa appartenga alla vita. Queste poche cose elencate sono cose che non si vedono, ma dietro alle quali si nasconde un profondo dolore.
Il dolore di noi stessi.
In questo dolore ci si lascia lentamente scivolare. Non esiste nulla che ci possa trarre in salvo, sprofondi di giorno in giorno fino ad arrivare al punto che...
Ormai più nulla importa! Davanti a te vedi solo ed esclusivamente un futuro fatto di nulla, fatto di sofferenza, fatto di disgrazie, fatto di schifo, fatto di odio per te stesso, fatto di odio per il resto del mondo. A questo punto la mente si convince che qui non conti niente e il mondo sarebbe migliore senza di te.
A volte però un filo di speranza ti porta a chiedere aiuto; sei sulla soglia del baratro, ma hai il coraggio di chiamare qualcuno che riesce a farti desistere dal tuo intento.
In quel caso quel grido di aiuto dovrebbe essere ascoltato da tutti, ma quello che non si vede non si capisce e viene lasciato aleggiare nell?aria fino a che scompaia.
La volta successiva ci si riprova, ma quel barlume riappare e la forza di chiedere aiuto ti porta a riprovarci.
Fino a che un giorno non ci sarà nessuno ad ascoltare il tuo grido. In quel momento ti ritroverai a dare l?addio al mondo e a te stesso/a.
Quello che non si vede non esiste.
E tu che hai un male che non si vede non esisti.
Era da tempo che volevo trattare questo argomento. Precedentemente dissi che avevo iniziato un percorso che mi portava a seguire alcune strade. Una di queste è quella di pormi sempre delle domande cercando di migliorare me stesso e arrivando a non nascondermi quelle verità che il mondo a volte ci nasconde.
Non so se è per una mia predisposizione naturale, oppure perché semplicemente ho avuto un vissuto un po? particolare, ma a volte mi accorgo che molte persone soffrono per cose che esistono ma che non si vedono.
Queste sofferenze sono vere e proprie malattie che mai andrebbero trascurate, ma che siccome sono ben celate da uno stato fisico sano e dalla scaltrezza delle persone che le vivono, difficilmente si mostrano lampanti agli occhi del mondo.
E quando quel grido di aiuto sale alla gola il più delle volte viene trascurato e intorno a queste persone si forma il vuoto.
La solitudine è uno dei sintomi di questo malessere che ti porta realmente ad isolarti dal mondo e a chiuderti in te stesso.
Per favore non chiudete gli occhi davanti a queste persone, non rifiutate di accettare quello che loro vi vogliono dire, aprite una mano e porgetegliela, loro sono ammalati come qualsiasi persona e di voi hanno bisogno.
Ho sempre creduto, sempre, che le persone migliori, le più sensibili, le più intelligenti vivessero più in difficoltà questa nostra vita, tanto da isolarsi e soffrire una solitudine immeritata!
L?ultimo caso nella cronaca, e purtroppo non sarà mai l?ultimo parla di un ragazzino, vessato,?secchione che non ha retto alle pressioni dei coetanei, compiendo l?estremo gesto, quello che MAI dovrebbe riguardare tutti noi... .
Perché noi siamo responsabili della nostra vita, e non vogliamo capire che siamo legati tutti da un sottile filo trasparente, invisibile e che anche se non possiamo vederlo ESISTE e rispettare il prossimo, amarlo,comprenderlo significa capire la vita, salvare la vita, le vite di tutti noi,... .la nostra!
Loving Bob
8 novembre 2007 - Roma
Categoria: Vita
da giulietta
secondo me tu nella vita, puoi..ti dico questo perchè capisco realmente che tu conosci te stesso fino all'ultimo minuscolo strato della tua anima..ti stimo molto..come fai a conoscere te stesso?mi hanno detto che non mi conosco, che quando mi trovo davanti a dei limiti non li supero:IO TORNO INDIETRO..e quindi non conoscendomi non posso vivere bene..sono solare, allegra,socievole..lo dico io come gli altri..mi hanno chiesto:ma è vero che le persone come te, piangono tanto?MENTRE RISPONDEVO COSì, SBOTTAVO A PIANGERE..non sò perchè sto sfogandomi con te, ma la tua dedica mi ha fatto pensare..io non nego mai la mano..ma quando ne ho bisogno io..quando la mia anima grida dolore dal profondo..nessuno la ascolta, anche se intorno sono piena di gente..gente e rumore..grazie comunque anche se probabilmente non riuscirai ad aiutarmi.. con affetto.
8 novembre 2007 - Roma
da sincera
in queste parole mi vedo ogni minima parola mi colpiscono come rocce e comincio a pensare alla mia vita al passato al presente.. quando le mie parole non sono state ascoltate ne capite quando non mi si e dato aiuto ma lasciata andara alla corrente della vita.. quando le parole non servono più e si vive di silenzi di sguardi persi lontano e ci si combatte dentro con il proprio dolore e ci si crea un scudo dove si e sicuri che nessuno puo rompere e si piange finche le lacrime non finiscono e da posto alla rabbia alla debbolezza...
8 novembre 2007 - Napoli
da venere
La differenza tra una malattia fisica ed una psicologica è che nella prima NON PUOI SCEGLIERE perchè nonostante la tua volontà di vivere c'è un male che ti distrugge il corpo; nella seconda POTRESTI SCEGLIERE, ma le tua mente è così frenata dai cattivi pensieri che ti senti impantanato nel fango e immobilizzato...a quel punto per potercela fare è necessario l'aiuto di qualcuno che ci tenda la mano e ci tiri fuori dal quel fango, questa è una possibilità per uscirne, è difficle, ma c'è...chi ha un tumore o altre malattie incurabili non ha possibilità di scegliere, ogni mano tesa non sarà sufficiente a salvarti. E' questo che mi fa inca**are:...persone che potrebbero avere la salute fisica si rovinano l'esistenza...fino ad arrivare alla morte... anche a me ha sconvolto la vicenda del ragazzino che si è tolto la vita...dentro di lui doveva esserci un dolore sconfinato oltre ogni limite per arrivare a compiere un gesto simile...mi domando: le persone che non hanno il coraggio di vivere dove trovano il coraggio per suicidarsi? forse le persone che stanno peggio sono quelle che non hanno il coraggio nè di vivere nè di morire, e vivono come in un limbo di sofferenza senza via d'uscita...
9 novembre 2007
da Alex
Anche se tu non la vedi, la mia stima per te esiste, perché fuori di ogni dubbio tu sei una persona speciale, perché anche se non si vede, si sente!
9 novembre 2007
da Auanagana Bob
Giulietta cerca di essere più ottimista, cerca di credere di più in te stessa, la vita é un insieme di tanti periodi, vedrai che se ci metterai più fiducia per te inizierà un periodo felice ed equilibrato, credici,ti abbraccio.
Per te sincera di Napoli, posso dire che vari stadi di depressione li viviamo un pò tutti, per te però il dialogo, esternare con le persone in modo sereno e tranquillo ti potrà aiutare molto, cerca di non chiuderti troppo in te stessa, perché i problemi esistono per essere risolti.
Per te venere poi, ma come ti vengono in mente certe affermazioni.
Non é che trovano coraggio, ma la misura é talmente colma che si mette il punto.
Tu ragioni con la tua metrica, ma alcune persone non riescono a uscire fuori da situazioni che vivono.
Voglio dire però a chi soffre veramente "il male dell'anima"tipico della nostra epoca, che come ci si sta dentro, se ne può uscire, ci sono ottime terapie omeopatiche, che hanno dato risultati molto soddisfacenti e ottime guarigioni.
Anche delle sedute di analisi fanno rimuovere determinate problematiche donando nuova linfa e felicità a molte persone che non credevano più.
Non si deve mai gettare la spugna e crederci sempre i risultati e la serenità arrivano.
Loving Bob
9 novembre 2007
da venere
Come mi vengono in mente certe affermazioni? be te l'avevo detto che sono permalosa, e nelle tue parole ho colto un lieve rimprovero; scusa, io ti ho detto solo il mio pensiero, è chiaro che ognuno pensa in base ai propri valori e al proprio "metro", per morire ci vuole un gran coraggio così come per vivere, poi non sono nella testa di tutti quindi è chiaro che ognuno avrà il suo "metro" e la sua sensibilità. ciao
12 novembre 2007
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