Drammatiche

da SERENA 88

C'erano una volta due pazzi innamorati: io e te! Lui, un ragazzo sensibile, assilante, ma tanto geloso; lei, dolce, sensibile, testarda, tanto orgogliosa e anch'ella, di una gelosia assurda! L'angelo dagli occhi azzurri il 16/10/06 chiesa alla ragazza dagli occhi color nocciola di dare inizio ad una storia d'amore, e da quel giorno ebbe inizio un sogno, un sogno senza fine... La storia andava avanti fino a quando lei non lo mollò, perchè non riuscì a perdonargli la sua ennesima bugia e lui, per riconquistarla, gli mandò un grande mazzo di fiori a scuola e all'uscita scrisse sulla parete una dedica per lei: SERENA TI AMO! lei? beh, lei lo perdonò! I litigi non finirono, ma la storia andava avanti. A fine giugno lui dovette partire, andò a lavorare a Foggia a fare l'elettricista, la mancanza era tanta, ma sapendo che un piccolo sogno si stava avverando, riempiva ai due il cuore di gioia. Ma la vita si sa, non è sempre tutta rose e fiori...
Un caldo e afoso giorno di agosto (l'8) la madre di quell'angioletto invitò lei a pranzo e verso le 14 circa, arrivò una telefonata, quella che nessuno voleva mai ricevere, quella orribile. Dicono alla madre che verso le 10 vi era stato un incidente, dicono che non può vedere, che è "normale" per chi fa l'elettricista, capita, ma non si spingono oltre, concludono dicendo che non vi era da preoccuparsi. Lei inizia a piangere... Verso le 16e30 dopo una lunga attesa lei finalmente riesce a parlare con il suo angelo che piangendo le dice che non ce la fa più a sopportare quel dolore, ha le due caviglie rotte, le mani, le braccia, il viso e il torace ustionati, non vedeva più (tutti temevamo per la sua vista), poi la salutò perchè non ce la faceva a parlare e concluse la chiamata con un "TI AMO AMORE MIO". L'amico spiegò l'avvenimento, disse che una scarica lo sbalzò a 3 metri di distanza cascando poi, da 7 metri... Quando staccò lei pianse tanto, ma veramente tanto, non riuscivano a farla riprendere. Il giorno dopo lo vide, era su una barella, tutto nero, lei si sforzò per non piangere lo salutò, lui voleva abbracciarla ma non poteva. Quando l'orario di visita terminò lei pianse molto, gli infermieri la incoraggiavano dicendole che doveva farsi forza perchè era lei che doveva dare la forza a lui per superare il tutto.. I giorni passavano, lei piangeva, piangeva, piangeva... In quei due mesi che lui trascorse in ospedale lei non mancò mai, gli stette vicino anche di notte, dando il cambio alla madre.
Dopo 10 giorni lui riaprì gli occhi e lei riuscì a rivedere quell'azzurro immenso ( certo ora non vede come prima, sopratutto con l'occhio destro, ma l'importante e che sta bene!!).
Dopo più di un mese l'ustione andò via e il suo visino tornò nuovamente splendente e tutti erano felici.
Il 21/9 fu operato alle caviglie, l'operazione durò circa 3 ore e mezza, i 4 giorni a seguire l'angioletto diede delle urla atroci, si sentivano per tutto il reparto, il dolore era troppo forte. Ma tuttò passò ed oggi l'angioletto sta facendo le terapie dando ottimi risultati! Il loro amore continua, sono legati più di prima. Questa è una favola fantastica che continuerà ancora per molto tempo, è una di quelle... a lieto fine!
TI AMO GIOVANNI...
tua per sempre: SERENA
TI AMISSIMO

14 novembre 2007 - Salerno

Categoria: Drammatiche

da Angela

Che meraviglia... ci vuole una forza immensa per sopportare tutto questo.
Ti ammiro davvero tanto e vi auguro solo il meglio

14 novembre 2007