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da andrea
In questi ultimi tempi ho combattuto la solitudine, ho instaurato relazioni sociali che nel tempo sono anche sfociate in delle belle amicizie.
Ora capita molto raramente che ho momenti di crisi perchè sento il bisogno di uscire, tuttavia in me è scattato qualcosa è stato come aprire gli occhi veramente.
La realtà è che io non voglio stare insieme agli altri, perchè non ho assolutamente niente da condividere con un mondo dove esaltà l'apparenza e trascura l'essenza, in un mondo dove la vera poesia, musica,arte, letteratu viene sostiuita con squallidi prodotti di massa.
Questo è quello che ci meritiamo!
vivere in mezzo a delle persone che considerano il lavoro non come un mezzo per fare qualcosa ma come fine a se stesso.
Li vedete? affaciatevi fuori dalla finestra e contemplateli un momento, fanno avanti e indietro, corrono, si sbrigano sono nervosi.
Non lasciate che questo sudiciume finisca per succhiarvi la vostra linfa vitale, in modo diverso siete delle persone speciali.. la vostra solitudine è la vostra forza, siete anime troppo sensibili perche spendere lacrime?
Non ho voglia di continuare è inutile..
Chi non ama la solitudine non ama neppure la libertà, perché si è liberi unicamente quando si è soli. (Arthur Schopenhauer)
23 novembre 2007 - Frosinone
Categoria: Solitudine
da Auanagana Bob
Io sto riscoprendo la solitudine forzatamente come avvenuto in passato e devo dire che ti da un senso di libertà
che non ricordavo più.
Però gli estremi alungo andare sono deleteri, ogni tanto fare una cena con gli amici ti fai qualche risata, un bicchiere di vino rosso ecc...sono tra le poche cose da regalarsi per il resto di fondo la penso proprio come te, il nostro viaggio interiore si rafforza...Bye
23 novembre 2007
da Hendrix
Schopenhauer disse anche :
Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.
un saluto Hendrix
23 novembre 2007
da giancarlo
L'isolamento puo' portarti a capire degli aspetti di te ma poi la' fuori devi tornarci.Altrimenti ci sono gli eremi.
23 novembre 2007
da christian
forse hai ragione ma io sto soffrendo cerco di fregarmene se non ho gli amici ma soffro moltissimo non riesco a fare la mia vita in santa pace
23 novembre 2007 - Milano
da Mic80
Vi rispondo da solitario quale vengo definito e probabilmente sono. Non ho una vita sociale così significativa; mi do da fare per attività culturali e attraverso quelle conosco nuove persone e soprattutto esprimo me stesso. In questo senso l'arte dev'essere espressione di ciò che si è interiormente ma anche di ciò che si è visto e condiviso con altri. Solitudine non vuol dire non fare quello che gli altri fanno, ma è un senso di vuoto esistenziale che deriva dalla privazione o dalla difficoltà di trovare dei valori. Io, in questo momento, associo il mio senso di solitudine ad un vuoto affettivo perché vorrei costruire un futuro serio con una donna e so quanto non sia semplice. Però solo per il fatto di avere questo desiderio/obiettivo, mi sento più realizzato e vivo il mio senso di solitudine come una fase transitoria e a suo modo costruttiva. Io sto tante ore da solo ma ritengo che l'uomo debba relazionarsi per forza con gli altri, deve conoscere il mondo, conoscere persone che magari, e questo sito lo dimostra, possono avere gli stessi problemi e le stesse esigenze tue. Anche solo per sapere che non si è soli nel sopportare e superare il senso di solitudine...qualcuno poi con cui condividere o a cui esprimere opinioni, desideri, ideali c'è sempre...basta volerlo cercare e trovare. Io voglio sentirmi libero di non essere più solo perché la libertà è anche poter scegliere di non restare soli e costruire un futuro con una persona speciale.
25 novembre 2007
da venere
Ciao Andrea, io penso che il "mondo" e "gli altri" non siano tutti uguali, ci sono le persone superficiali come ci sono quelle sensibli, e poi a volte una persona può sembrarti superficiale ma poi nasconde veri tesori dentro di se, bisogna conoscere molto bene le persone prima di trarne conclusioni; secondo me tu dovresti trovare le persone giuste con cui stare bene e parlare di ciò che ti gratifica, e non eliminare a priori tutti in blocco perchè tanto "sono tutti superficiali e guardano all'apparenza". Poi secondo me c'è differenza tra la solitudine e l'essere soli; nel primo caso è un disagio interiore dovuto ad un vuoto, è qualcosa che ti fa soffrire, ti scava dentro, ti affina la sensibiltà, forse potrà anche servire per crescere ma per periodi brevi, per poi "rinascere"; l'essere soli invece non necessariamente può portarti alla solitudine, magari ti va di stare solo perchè ci stai bene, perchè ti va di passare momenti con te stesso, ma nel tuo profondo non avverti un vuoto o un disagio, dentro di te stai bene, e quindi lo stare soli ogni tanto è anche piacevole per dedicare tempo solo a se stessi. Vedi secondo me è tutta una questione interiore e di come ti senti nei confronti della tua vita. Nella mia vita ho avuto molti momenti di solitudine, ma ho passato un periodo in cui ne ho sofferto in modo lacerante come mai prima... non ero sola perchè uscivo con amiche/i, andavo in palestra, lavoravo...ma dentro di me c'era un vuoto che mi dovorava, c'era una sofferenza disarmante, lacerante...poi ne sono uscita, ma ti assicuro che non vorrei mai più riprovarla, perchè anche ora spesso mi capita di passare delle serate a casa o di "essere sola", ma lo stato d'animo è totalmente diverso perchè sto bene, magari leggo un libro e faccio le mie cose, e questo è un essere sola "sano" e non malato, e così sono d'accordo che può anche essere piacevole, ogni tanto e nella giusta misura.
26 novembre 2007
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