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da Auanagana Bob per Gente
C'è chi, ossessionato da un gioco di ruolo on line, dorme di giorno e passa le notti al computer, non esce di casa e ormai non ha più amici. Sono casi-limite, certo, ma la teconodipendenza colpisce molti giovani. Nel complesso, gli adolescenti che soffrono di disturbi più o meno gravi sono il 22%. E' questo il preoccupante scenario emerso da una ricerca su un campione di 2.200 studenti delle scuole superiori, molti dei quali, si è scoperto, avevano delle disfunzioni comportamentali nell'utilizzo di internet, dei cellulari e delle nuove teconologie.
L'indagine, presentata dal Cnr, evidenzia la vulnerabilità di tanti ragazzi. "Secondo i nostri dati - spiega La Barbera, uno dei maggiori esperti italiani di psicopatologie - tra il 5 e il 10% del campione soffre di dipendenza e più di un quinto ha comportamenti disfunzionali rispetto alle teconologie".
I principali sintomi di questi disturbi sono il gran numero di ore trascorse in compagnia delle nuove teconologie, l'enorme coinvolgimento e la progressiva rinuncia ad altre attività importanti, con pesanti ricadute sociali. In assenza di contromisure, nelle situazioni più gravi si ha una dipendenza vera e propria, che in questi casi ha caratteristiche simili a quella legata al gioco d'azzardo.
Il tipo di esperienza più rischiosa sembra essere quella nei giochi di ruolo. "La dipendenza da questo tipo di giochi è una delle più additive e pericolose in quanto i videogame, soprattutto se giocati on line, possono durare mesi o anni: tutto dipende dalla volontà del giocatore di tenerli in vita".
Ma cosa si può fare se ci si accorge che si esagera? A quanto pare le misure drastiche non servono. "Staccare il computer peggiora la situazione",. "Proibire all'improvviso l'uso del calcolatore non fa che peggiorare un clima familiare già incandescente. Chi soffre di questi disturbi non si rende conto della gravità della situazione".
Nei casi estremi, per guarire sono necessarie delle sedute di psicoterapia e una terapia farmacologica. La strategia migliore contro la dipendenza, sostengono gli esperti, è però la prevenzione. Per evitare rischi basta limitare l'uso degli apparecchi teconologici non appena si nota che i ragazzi non li usano più in modo equilibrato.
Beh, questa volta mi ci metto anche io tra i ?criticati?sono fissato con un videogioco da anni e ho tutta la sua saga, lo posso dire?
Half Life, beccato,però la dedica ha ragione, ci vuole equilibrio anche su questo, non c?è dubbio!
Bisogna mollare spesso e volentieri e farsi sane passeggiate e in estate nuotate... .con gli amici!
Loving Bob
28 novembre 2007
Categoria: Consigli
da venere
Purtroppo l'essere umano tende agli eccessi, e invece come in tutte le cose solo l'equilibrio lo può salvare, la giusta misura...la teconologia ha fatto passi da gigante, ma bisognerebbe cercare di usarla con intelligenza per trarne profitto, e non per autodistruggersi, invece si eccede e allora ecco il disastro...il cellulare è un'invenzione geniale, potersi rintracciare in ogni istante è una salvezza anche quando ci si trova in situazioni diffcili, ma purtroppo se ne abusa, e allora diventa un problema e una malattia, idem per il pc... niente può sostituire una bella passeggiata, una corsa all'aperto, una cena a televisore spento, un giro ad un'agenzia di viaggi per programmare un viaggio (anzichè fare tutto a computer), un giro in banca per chidere un estratto conto... insomma voglio solo dire che tante volte privarsi di queste piccole cose ci preclude anche la possibilità di un saluto, di due chiacchiere, di mettere il naso fuori casa...quella semplicità che ci sta rubando il pc.
28 novembre 2007
da Greta
Sono daccordo nell'ultima parte passeggiate, nuotate; chissà se c'è una statistica sulla gente che fa sane camminate, che sorride quando esce il sole, che il computer viene usato per ricette o altro svago che non faccia danni. Vorrei delle statistiche sugli arcobaleni, sugli acquiloni, sui bambini che giocano in strada e sorridono a squarciagola spensierati, su un sospiro di sollievo. Una visione del mondo un pò colorato pur essendo in una mala epoca. Io adoro il tetris(per i colori)
28 novembre 2007 - Bari
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