Drammatiche

da Elena per Te

Te ne sei andato. Me lo ripeto ad intervalli regolare come a cercare di capire il reale significato di queste quattro parole. Ma la mente no, non riesce a comprendere. Il cuore non si da pace e i ricordi rimbalzano tra lo scorrere di queste fredde giornate. Fredde e piovose come ?quel? giorno. Come se il cielo già prevedesse l?infausto epilogo e non potesse fare a meno di bagnare la terra con le sue lacrime.
Continuo a sognare di te, a volte che ci sei ancora, che non sei mai andato via, altre che le persone che hai lasciato, straziate dal dolore, mi parlano di quel giorno maledetto.
Perché, perché, perché? È solo questa la parola che attonita mi affolla la mente quando ti penso, forse incosciamente convinta che un giorno le nostre strade si sarebbe incrociate di nuovo. E non mi rassegno al fatto che non sarà mai più così, qui in questo luogo e in questo tempo.
E non ci sono risposte né mai ci saranno. Non ci sono spiegazioni, alibi, ragioni che potranno mai rendere meno dolorose queste ore, questo distacco o rendere giustizia alla tua vita spezzata in un lampo, una vita che meritavi di vivere fino in fondo.
Studio. Studio e ogni parola letta, ogni nozione acquisita è come un ago sulla pelle perché quei banali esempi di scuola in realtà possono trasformarsi in vita vissuta e in dolore allucinante. Eppure continuo a farlo e da un po? non lo faccio più solo per me stessa, ma lo faccio anche per te perché voglio ancora credere nella giustizia, voglio rendere migliore questo mondo e voglio soprattutto che quello che è accaduto a te non accada più a nessuno.
Sei sempre qui. Nella mente e nel cuore.

28 novembre 2007

Categoria: Drammatiche