Mi avevano detto che di te non mi sarei potuta fidare, che eri un egoista, che eri orgoglioso, che tu le persone eri solo bravo a manipolarle, che nel tuo vocabolario la parola "volere bene" non esisteva!
Ma io mi sono voluta fidare di te. Quei tui occhi blu come il mare, come il cielo di notte non potevano appartenere a quell'orribile persona che mi avevano descritta!
Avevi uno sguardo innocente, dolce, sensibile...
E le tue labbra... belle, soffici... Non avrebbero potuto essere cattive.
Quando ho ricevuto un tuo messaggio all'inizio ero rimasta del tutto estranea, un pò per paura un pò perchè avevo chiuso da poco una storia importante che aveva lasciato in me ferite ancora aperte.. Ma nonostante tutto ti ho risposto. Tutti mi avevano detto che ero una stupida perchè prima o poi anche io sarei caduta nella sua tela che intorno mi stava tessendo, ma nonostante tutti gli smici che avevo e che mi stavano vicino, qualcosa in me mi disse che mi sarei dovuta fidare di te..
I tuoi messaggi sembravano così dolci, così innocenti..
Abbiamo iniziato a costruire un rapporto di amicizia che pian piano si solidificava sempre di più..
Iniziammo ad uscire ad aprirci sembre di più uno coll'altro e a me questo mi piaceva. Mi piaceva esserti amica, mi piaceva il rapporto che c'era tra noi.
Quando ero giù tu c'eri e io proprio non capivo perchè tutti dicevano quelle orribili cose su di te. Non sembravate neanche la stessa persona.
Grazie a te riuscii anche a dimenticare Leonardo, quel ragazzo che mi fece tanto soffrire.
Pian piano poi capii che tu non mi stavi accanto perchè volevi la mia amicizia, a te interessava qualcosa di più. ma io non ero pronta ad entrare in una nuova storia... Tu eri un amico, un amico molto speciale ma pensavo che quello era l'unico ruolo che tu potevi avere nella mia vita..
Ricordo che per il mio compleanno ricevetti un mazzo di rose giganti con una scatola di cioccolatini e un bellissimo peluche con una lettera con su scritto:"Cara Jessica, oggi è il tuo compleanno. Fai sedici anni e io sono molto felice per te. In quest'ultimo anno sono successe molte cose, ma belle o brutte che fossero tu mi sei sempre stata accanto. Non so nemmeno come tu ti sia mai potuta fidare di me, perchè prima di conoscerti io ero un cattivo soggetto e ti ringrazio perchè è stato solo grazie a te che ora sono quello che sono. Ho preso in giro molte persone e molte altre ne ho umiliate ma con te tutto è stato diverso. Ti ho sempre detto tutto ma solo perchè tu me ne hai dato l'occasione. Spero che nella tua vita inontrerai prima o poi qualcuno che ti ama come ti ho amato io, che si prenda cura di te come vorrei fare io, ma pultroppo il destino a volte è crudele... Spero che tu non ti dimenticherai mai di me perchè io non mi dimenticherò mai di te.. Pultroppo non potrò assistere al tuo prossimo compleanno, come non potrò assistere a tutte le cose che ti renderanno felice nella tua vita, nella tua bellissima vita!
Sei stata una persona molto importante per me e avrò sempre un bel ricordo di te! Ti chiedo solo una cosa... Perdonami se ti ho nascosto una cosa. Ma mi vergognavo, avevo paura che dopo avertela detto mi avresti abbandonato e non ti saresti fatta più sentire, ma spero che un giorno potrai capire le mie ragioni. Ti amo Je, ti amo più di come posso amare me stesso.
Ammetto che avrei voluto essere qualcosa di più che un amico, ma tu volevi solo la mia amicizia.. Ma sai mi accontento di quello, perchè almeno era un sentimento che provavi veramente..
Ti prego, no scordarti mai di me, anche quando non ci sarò più mantieni vivo il mio ricordo.
Non so dove io finirò, ma dovunque la mia anima finirà io veglierò su di te! E se ti capiterà di sentirti sola sappi che io non ti abbandonerò mai.
Ti amo. Tuo per sempre amico
Marco."
Quando lessi quella lettera scoppiai a piangere in un pianto che sembrava incessnte. Poi mi raccolsi tutte le forze, presi il motorino e venni a casa tua.
Al campanello rispose Claudio, tuo fratello maggiore e mi disse, con le lacrime agli occhi, che eri andato in ospedale il giorno prima. Corsi subito all'ospedale... Tu era li, sdraiato in quel letto con il viso pallido, l'aflebo attaccato al braccio destro, vestito con un pigiama blu, lo stesso blu degli occhi che avevi quando ti avevo conosciuto.
I tuoi genitori ci lasciarono soli. Mi sedetti su una sedia e ti presi la mano... Iniziai a piangere e tu mi dissi:"Tesoro mio non piangere, non devi, non ce ne bisogno" e mi ascigatte le lacrime..."Perchè? Perchè non mi hai mai detto nulla, perchè proprio tu?"."E' la vita piccolina mia... Scusami se non te l'ho mai detto ma non volevo perdere l'unica persona al mondo a cui o voluto veramente bene"... Mi spiegai che eri malato, che avevi un cancro hai polmoni, che quando facevi fatica a respirare non era asma, che quando non ti facevi sentire per qualche giorno e non mi davi spiegazioni valide era perchè eri ricoverato in ospedale, ma cosa più brutta mi dissi che non ti rimaneva molto da vivere, che i tuoi polmoni sarebberò durati ben poco.
"Ti prego Je, oramai non mi rimane più molto tempo... Goditi il tuo compleanno, divertiti, svagati, guarda il mondo, fai tutte queste cose anche per me; non lasciare che la mia malattia contagi anche la tua vita".
Ma io stetti tutto il giorno con te.
Quella sera quando tornai a casa ricordo che strinsi forte a me il peluche che mi avevi regalato e pensai a tutte le cose che avevamo fatto e a tutte le cose che c'eravamo detti. Fu in quel momento che mi resi conto che io ti amavo, ma non volevo accetarlo perchè in me per quanto carcai di nasconderlo credevo che le parole della gente sul tuo conto avessero un fondo di verità.
Mi sentii un vero schifo e mi facevo pena da sola per la mia stupidità infantile!
Il giorno seguente ti venni a trovare in ospedale. Volevo rivelarti i miei veri sentimenti ma quando arrivai trovai Claudio che piangeva... Mi venne incontro, mi strinse e mi disse"Se ne è andato, ci ha abbandonato...". Scoppiai a piangere in un pianto interrotto. Tu ne eri andato e io non avevo neanche avuto il tempo di dirti che ti amavo... Chissà se tu lo sapevi, spero tanto che sia così.
Sono passato tre mesi dalla tua morte e ancora oggi non mi do pace per quello che è successo, ma più di tutto mi dispiace di avere sempre creduto in fondo a quelle stupide voci che mi erano giunte.
So che saresti morto ugualmente, ma avrei voluto tanto baciarti...
Ma ora so che tu sarai sempre con me...
Addio amico mio, addio... Spero che dove sarai ora ti ricorderai di me, perché io non mi scorderò mai di te.
TI AMO, tua per sempre
Jessica
17 gennaio 2004
Categoria: Drammatiche