Sfoghi

da anonimo

sapete si arriva ad un certo punto della vita che si ha solo voglia di sparire di dimenticarsi di tutto e di tutti si prorpio così ma non si può sparire ne tantomeno dimenticarsi del mondo la vita è questa e bisogna viverla così com è non si può far niente allora io che faccio prendo mi stendo sul letto azziono il mio lettore mp3 e sento le solite tracce le solite parole il solito motivo cambio traccia la cambio la cambio ankora fino quasi a far esplodere questo piccolo lettore minaccioso di farti del male con le tante emozioni con i tanti ricordi...ad un certo punto non + le solite parole non + il solito motivo e poi guardo uao non è la solita traccia allora mi immergo in questa nuova scoperta e sono li io intorno a me tanta gente felice che ride che mi kiama che mi vuole accanto e io la rido skerzo e sono felice mi guardo dentro dentro il cuore l unico sempre vero con se stesso e cosa strana si sono felice veramente non sto fingendo sono la senza + ricordi senza + ferite solo felicità sento solo allegria... mi giro e ad un tratto la gente farfuglia qualkosa parla di una porta di una grande porta dove nessuno entra quella porta dove tutti hanno paura di varcare la sua soglia parlano di quella porta unica e solo pensiero brutto di quella serata felice la gente balla si diverte e io sono la pensierosa ascoltando le note di questa canzone che mi mette sempre + gioa sento sempre + calore allora mi immischio con gli altri a divertirmi a cantare.. ad un certo punto sbatto contro questa grande porta la apro e mi ritrovo in un posto totalmente diverso una grossa sala di un cinema dove tante persone guardano la storia della mia vita e la criticano senza pietà senza rispetto ed io lì con i riflettori puntati addosso umiliata indignata triste e la rivedo... mio padre con il suo egoismo i suoi errori la sua cattiveria e mi incominciano piano piano a mancare le forze poi mia madre nel letto che piange piange e sfoga la sua rabbia contro di me poi l attimo dopo cerca di riprendersela indietro assicurandosi di non aver esagerato per paura di rimanere ankora + sola e la incomincio a non sentire + le gambe il volto di mio fratello che mi saluta mentre va via a vivere finalmente libero dispiaciuto di lasciarmi sola ed io la piccola ankora bambina che lo saluto dal pianerottolo in lacrime cado per terra senza + forze senza riuscirmi a muovere... e poi vedo me dietro ad una finestra gli okki segnati dalle troppe sconfitte dalle troppe delusioni dalle troppe lacrime fuori il vento urla sembra chiamarmi apro piano e con timore la finestra ed il vento incomincia a sfiorarmi i capelli il viso quasi accarezzandomi quasi come volermi proteggere forse sapendo che è l unico che mi può ascoltare che mi può coccolare unico che può farmi svegliare così mi ritrovo fuori che corro nella strada quasi a voler scappare da qualkosa o forse da qualkuno corro corro corro sempre + forte sempre + veloce da sentire quasi spezzarsi le gambe il vento era vicino che urlava spaventato ed io con gli okki pieni di terrore correvo correvo ad un certo punto un salto, e poi il buio, il vuoto, il nulla... apro gli okki e ci sono io nel mio letto così freddo...e in mano il mio lettore mp3 lo guardo e scopro che quella traccia nuova quel nuovo motivo quella nuova svolta era proprio l ultima canzone era tornato indietro alla prima a quella dei ricordi delle emozioni... così mi alzo vado dietro alla mia finestra e non sento + quel dolce vento quell urlo di aiuto ma solo rumori di macchine di motorini di gente che litiga .. così ripenso a quella festa a quella gente a quell allegria a quel calore e penso ah se non avessi aperto quella porta.. a quest ora sarei ankora la felice stranamente felice.. ma non si può vivere nei sogni si deve vivere nella realtà e purtroppo la mia realtà è questa...

18 gennaio 2008

Categoria: Sfoghi