Consigli

da Auanagana Bob per Persone

Una sera, mentre seguivo un programma televisivo che parlava di miracoli, una signora ha detto che, essendo malata gravemente, si era recata in pellegrinaggio in Calabria per ottenere la guarigione. Giunta a destinazione si è trovata in mezzo a situazioni più gravi della sua e mentre pregava, e vedendo davanti a lei una giovane malata, ha chiesto alla Madonna di non guarire lei ma quella giovane. Finita questa preghiera la signora ha sentito un grande calore dentro ed è come svenuta: quando si riebbe era guarita. Nella trasmissione un teologo ha poi sottolineato questa guarigione dicendo che: questo è il segno che, se noi pensiamo agli altri, Dio può occuparsi di noi. Questa affermazione mi ha commosso e mi ha fatto pensare a tutte le malattie, al dolore e alla sofferenza degli ospedali e noi non pensiamo a chi soffre più di noi. Sentendo le parole di quel teologo mi è venuto in mente ciò che dice spesso Youshua (Gesù): amatevi gli uni e gli altri come io vi amo e ricordate che ciò che farete agli altri sarà fatto a me e permetterà a Dio di aiutarvi. Se conoscete persone bisognose d?assistenza, accertatevi che vogliano aiuto e siate sicuri di sapere come meglio aiutarli. Non entrate o interferite nella vita degli altri ma, semplicemente inviategli amore e compassione, cercando di alleviargli il dolore e le pene che hanno dentro. Non cercate di cambiare gli altri contro il loro desiderio, ma alleviate le loro pene, pensate a loro come se pensaste a voi. Aspettatevi sempre il meglio da quelli che conoscete o incontrate, ed evocherete la loro bontà raggiante. Se qualcuno ha un problema e chiede assistenza, fate quel che potete. Spesso basta un consiglio o un'istruzione, altre volte un incoraggiamento o un appoggio emotivo e altre ancora un?aiuto economico o semplicemente amore. Qualunque aiuto dobbiate dare ricordate che solo così permetterete a Dio di aiutarvi e pensare a voi. L?Amore, che in questo tempo sembra essersi dimenticato del mondo, amplia la nostra mente e la fede e ci rende partecipi dell?immortalità dell?anima. Incontrando chi soffre con disponibilità avrete l?opportunità di capire gli altri e modificare o cancellare i vostri peccati. Ciò che abbiamo vissuto o commesso non è mutabile ma, con la nostra azione e dedizione, possiamo modificarne il contenuto emozionale della nostra memoria affinché non abbia più a influenzarci. Solo stabilendo rapporti responsabili con il nostro prossimo, riusciremo ad ampliare la nostra maturità mentale ed emozionale, operando in armonia con il Processo Vitale. Dovremo pensare in termini positivi e non lamentarci per i sacrifici che facciamo, tralasciando atteggiamenti, stati di coscienza e attività che comportino uno spreco di energia. Dobbiamo agire con riserbo e non drammatizzate, lasciando che la vostra trasformazione sia un esempio per tutti. Se coloro che vi circondano sono oppressivi e distruttivi stabilite con loro una linea di condotta tale da non incontrare impedimenti nel compimento del vostro destino. In ogni circostanza, fate del vostro meglio e chiedetevi alla fine: potevo fare di più? Ho fatto ciò che avrei fatto per me? Ho scelto la cosa migliore? Non dobbiamo dimenticare ciò che il Saggio ci insegna: ?l'uomo è il padrone dei propri pensieri, l'artefice del proprio carattere, colui che può creare e forgiare le proprie condizioni, il proprio ambiente e il proprio destino".

22 gennaio 2008 - Roma

Categoria: Consigli

da Laura

GRAZIE davvero...mi hai dato una forza che non credevo di avere...

22 gennaio 2008

da venere

la tua dedica invita molto alla riflessione sulla propria vita...soprattutto ultimamente penso molto alla morte e alle malattie e a Dio, all'influenza e al potere che può avere su di noi e sulla nostra vita, a volte ci lamentiamo perchè ci accadono delle cose negative e ce la prendiamo con Dio, ma forse noi non capiamo il suo immenso bene, la nostra logica non comprende la sua bontà, perchè forse lui va oltre il nostro pensiero razionale e guarda solo alla purezza del nostro cuore. Vado raramente a messa perchè non condivido alcune cose che predicano i preti, però credo in Dio, voglio crederci, e ogni tanto quando mi sento dentro di farlo entro in chiesa quand'è vuota, lo guardo nella sua posa sofferente che è il risultato della cattiveria umana e prego, prego... prego per me, per la mia famiglia, per tutte le persone che soffrono, per il mondo che soffre...e quando sono li provo una sensazione di pace, di purezza... non so se sia giusto o sbagliato, ma ho qualcosa dentro che mi spinge a farlo, e vorrei tanto che il mio Dio mi ascoltasse e mi proteggesse...bisognerebbe pesare bene ogni cosa nella vita, valutarla e darle il giusto valore...aiutare chi sta male ci illumina su tante cose.

23 gennaio 2008