Lettere

da Vale

Dedicata a te,
carezza ossessiva, danzerei con lo sfogliare lento dei petali, disegni di una primavera che valica l'immaginario. Un vento labile soffia sui ghiacciai delle mie inquietudini e mi sussurra il tuo nome. Fresco e puro come acqua che sgorga da una fonte, mi disseta.
Pioggia. E la pioggia cade a capofitto. Inconfondibile il suo rumore; dal cielo blu arriva fino alla pelle. Si riempiono le pozzanghere nelle strade, si colmano i laghi. La natura esprime la sua indole incontrollabile. Così come incontrollabilmente io esprimo il mio amore per te.
E mi sento fragile, come la prima volta che le tue dita mi sfiorarono. Mi bastarono pochi minuti per capire che saresti stato indelebilmente parte di me. Guardo le mie mani sperando di ritrovare un segno che mi faccia riassaporare il brivido del tuo contatto.
Torno a studiare. Mi riesce tutto più facile se penso che ciò che faccio rende orgoglioso anche te. Da quando ti conosco niente è più lo stesso. Vedo le milioni di sfumature che mi circondano. Nulla è scontato. Rimango affascinata dai tramonti, dal volo allegro dei passerotti nell'aria, dal sorriso di chi beato si stende al sole..
La nostra complicità, i nostri sguardi rubati in mezzo ad un mondo di ciechi. Sensazioni mai provate prima.
Ti sento vicino..il respiro non mente.. Con amore profondo. Tua

19 febbraio 2008

Categoria: Lettere