Aiuto

da rebecca

ho 17 anni e da 3 anni sto con un ragazzo di 20 anni
la nostra storia andava molto bene ci amavamo moltissimo mi ritenevo fortunata ad aver trovato un ragazzo così fantastico
era tt perfetto poi sn inziati i problemi..
nell ultimo anno e mezzo le cose sn un inferno..
lui ha inziato a soffrire di depressione, è diventato un altra persona
è stato da diversi medici gli hanno dato delle cure ma non fanno effetto, fa anche terapia ma risultati pochi.
è sempre di pessimo umore ha scatti d rabbia per un niente spesso s sfoga con me urlando e insultandomi anche se non centro nulla, poi mi chiede scusa ogni volta
non usciamo più insieme, vuole sempre stare in casa e lui starebbe tt il tempo chiuso in camera sua, a malapena riesco a portarlo fuori a fare qualche passeggiata l anno scorso all università non ha dato nemmeno un esame ; non riesce a studiare ne a concentrarsi.
i suoi genitori lo trattano mallissimo e nn c va daccordo ; parla quasi esclusivamente del fatto che vuole uccidersi e finire questa vita d m...
nn ha più amici e stando con lui anch io ho perso la mia compagnia di amiche.
da un mese circa spesso m metto a piangere senza un motivo m sento stanca vuota e infelice anche se con lui sono sempre allegra e rassicurante ; i miei genitori s sn accorti che sono cambiata e loro m hanno consigliato di lasciarlo o finirò x ammalarmi anch io
non ce la faccio più stare cn lui
vorrei lasciarlo ma m sento in colpa perchè lui ha bisogno d me nn ha nessuno
nn so cosa fare datemi un consiglio v prego
devo pensare a me stessa o al mio ragazzo che dopo questo ultimo periodo nn riconosco quasi più e nn so nemmeno se lo amo ancora

19 febbraio 2008

Categoria: Aiuto

da giugi

che brutta situazione rebecca che stai vivendo, purtroppo non puoi far altro che stare vicino al tuo ragazzo perchè a un male che tu non puoi curare
portalo dai medici, da uno psicologo...falli vedere le foto dei momenti belli che avete passato insieme
lo so ti senti impotente, anch'io ho uno zio che è caduto in depressione e non vuole nemmeno uscire per andare a lavorare, ora prende degli antidepressivi
ma non lasciare che il tuo ragazzo li prenda perchè lo renderebbero un robot
mi dispiace da morire più di così non ti posso aiutare

19 febbraio 2008

da Anonimo

i tuoi genitori hanno ragione...ti stai ammalando pure te. lascialo il tuo ragazzo, qlkn che ama veramente una persona non si sofferma con dei dubbi se l ama o meno

19 febbraio 2008

da ely

non so che dirti..non sono brava a dare consigli in casi come questo..ti posso dire solo di fare quello che senti di fare..basta solo fare una scelta giusta..e vivrai serena..in bocca al lupo!

19 febbraio 2008

da cucciolotta

ciao rebecca...ti rispondo xchè anch'io tempo fa soffrivo di depressione, e in questi casi si vuole una persona al proprio fianco!!! perfavore aiuta il tuo ragzzo, non lasciarlo o finirà per rovinarsi del tutto, aiutalo fagli capire determinate cose, fallo uscire anche se non vuole, sforzalo!!!fai qualcosa ti prego, non buttarlo in una strada!!! e tu cerca di rimanere te stessa esci un pò anche con le tue compagne, come pensate di passare la vita chiusi in una camera?? c'è un mondo fantastico fuori che vi aspetta entrambi!!!baci

19 febbraio 2008

da Bne

Ciao Rebecca, purtoppo la depressione è un problema chimico e la farmaco terapia è una risposta essenziale, ma insufficiente innanzi tutto siamo comunque nell'area psichiatrica e non psicologica, questo è importante proprio per ciò che ho detto a proposito dei farmaci. lo psichiatra però non è come gli altri medici che al 70% basta che siano bravi oggettivamente, un medico di quel settore invece può esserre ritenuto un luminare, ma se non riesce ad instaurare con lui un rapporto di intesa, coinvolgimento pur restando in un'ottica di professionalità per il medico, assenza di giudizio e soprattutto fiducia.. Niente da fare la psico terapia non ha senso e i farmaci avrebbero solo effetti superficiali, anche se ripeto sono essenziali. Inoltre in questi casi è importante che venga coinvolta la famiglia del tuo ragazzo e anche tu i sedute separate o insieme questo andrà deciso dal medico e da voi perchè molto spesso anche le dinamiche relazionali hanno il loro peso. La depressiona è un incapacità di elaborare una perdita che dovuta a molti fattori come ho gia detto sia chimici che non.. Comunque da quello che hai detto la sua situazione secondo me è grave fino ad un certo punto, alcune persone sfociano in episodi deliranti e questo secondo me causa complicazioni decisamente più serie. Insomma apparte il mio blaterare coraggio, il fatto che abbia cercato di curarsi credimi è davvero importante oserei dire che è un primo inizio di guarigione e tu devi stargli vicino spronarlo a trovare il medico e la terapia giusti.. Forse quando la situazione si sarà un pò appinata o almeno avrà trovato la via giusta però devi decidere se stare ancora con lui... Scusa se mi sono dilungata. Un bacione

20 febbraio 2008

da davide

?non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te? ? il ragazzo ha bisogno di una persona vicina, per empatia umana (mettiti nei suoi panni) riesci a comprendere profondamente che non può essere abbandonato in questa situazione critica. la depressione è una malattia sociale, ci sono fattori esterni (società) che interagiscono con quegli interni (struttura della psiche), chi ? geneticamente ? eredita la fragilità e la vulnerabilità del sistema (rete neurale) regge di meno qualsiasi influsso negativo esterno, va sicuramente aiutato: ci sono dei consultori, dovrebbe solo essere incoraggiato (non è solo, né il primo ne l?ultimo, non è un?eccezione su cui puntare il dito) e accompagnato da te o dai parenti da uno specialista. la vicinanza umana in questo periodo della crisi è davvero basilare. aiutalo, se vuoi vivere in pace con te stessa e con la coscienza pulita, di certo non ti piacerebbe essere abbandonata se fossi tu al suo posto, adesso. una mano data sinceramente e spontaneamente rafforzerà sua fiducia in te e in se stesso, ed in più: la tua fiducia in te stessa crescerà, ti stimerai in verso giusto. è un dono poter aiutare qualcuno, ricordiamocelo tutti!

20 febbraio 2008