forse dovevo essere piu' forte, forse sono stata egoista. è passato più di un mese da quel maledetto giorno in cui ho deciso di abortire. la gente, i dottori e chiunque lo veniva a sapere mi diceva che la scelta era mia solo mia. ma non è vero non è stato così. a 22 anni sono libera ma relativamente. da quel giorno la mia vita è cambiata e provo solo tanta rabbia per non aver avuto nessuno che mi abbia detto di non farlo, anzi. disoccupata io e con una situazione a casa molto difficile mia madre mi disse che lei non poteva aiutarmi perchè a stento riusciamo a vivere noi. mio padre non lo sa ma per quanto ci rovina la vita so che non mi avrebbe certo aiutata. il mio ragazzo che mi diceva che qualsiasi cosa lui ci sarebbe stato ma nella pratica ho dovuto scegliere da sola. i suoi genitori non mi dissero niente fino a che non seppero che avevo già deciso. "se lo volevi tenere noi ti aiutavamo... certo rovini la vita di nostro figlio... la sua carriera universitaria va a rotoli... ma che ci vuoi fare è stata una disgrazia." ho pianto tutti i giorni sperando che almeno mia madre mi dicesse sei pazza non farlo.. invece niente quella dannata mattina voleva venire a tutti costi per assicurarsi la fine di quella brutta storia. io non ce l'ho con nessuno solo con me stessa. questo figlio lo volevo con tutto il cuore e dio solo sa quanto ero felice ma intorno a me ho visto tutto buio nessuno felice come me tutti pronti a rimproverarmi o a giudicarmi. anche all'ospedale quando ho chiesto informazioni a riguardo a personale non medico si sono fermati tutti. come mai? solo per invadenza e per guardare storto una ragazza. non voglio parlare riguardo la legge che tra l'altro è tornata argomento di forte dibattito. voglio solo chiedere scusa a mio figlio, sapendo che il perdono non arriverà mai ne dall'alto nè da me stessa.
5 marzo 2008 - Roma
Categoria: Perdono