Solitudine

da roberto

ciao,
questa categoria in genere è piena di dediche tristi o comunque non tanto serene nelle quali le persone si sentono particolarmente sole e abbandonate da tutti o comunue nn apprezzate come vorrebbero... la solitudine in genere porta a diventare persone poco disponibili agli altri, chiuse in se stesse, molto timide oltre che poco disposte al gioco ed allo scherzo o comunque in maniera molto contenuta...io ragazzi e ragazze sono 1 persona che da circa 1 paio d anni mi sento paricolarmente solo x 1 serie di motivi che nn vi sto ad elencare in quanto ci vorrebbe un'intero libro per dare la possibilità all'inchiostro di mettere per iscritto i my pesieri e le mie probematiche... volevo solo scrivere il my pensiero che anche se so nn sarà molto bello da leggere, almeno sarà entrato nel cuore di qlk persona dolce e sensibile facendomi così sentire 1 pò meno solo...
baci a tt :-)
rispondetemi se vi va

27 marzo 2008 - Torino

Categoria: Solitudine

da Giorgia

Ciao, non sei l'unico e solo a sentirti cosi, io nonostante sia molto giovane ne ho passate parecchie.Ho scritto una dedica oggi, vai sulla categoria AMORE FINITO, è indirizzata ad anonimo, ma da tutto quello che ho scritto riuscirai a capire quanto anch'io mi sento sola.

27 marzo 2008 - Palermo

da Emma

Ciao Roberto, ciò che hai detto sulle persone che si sentono sole è terribilmente vero.
E' più di un anno che sto male, e frustrazioni e abbandoni sui quali non mi soffermo mi hanno portata ad odiare me stessa. All'inizio avevo ancora voglia di reagire, cercavo l'aiuto delle persone che mi sono care.
Ma i miei ultimi fallimenti - in campo accademico, lavorativo e sentimentale, tutti insieme - pesano troppo e hanno schiacciato l'ultimo barlume di socialità che mi era rimasto. Non voglio sentire nè gli amici, nè i miei genitori, nessuno perchè mi sembra che non capiscano fino a che punto arriva il mio disagio. Credono che sia una cosa passeggera, data da una banale delusione d'amore (e io mi chiedo se si può parlare di banalità, quando si parla d'amore) ma è solo l'apice di un lungo percorso che mi ha portato alla perdita di senso alla mia vita.
E quando senti che nemmeno chi ti vuole bene può aiutarti, qualsiasi parola ti scivola addosso. Io vorrei solo il silenzio e la comprensione di un abbraccio.

28 marzo 2008 - Roma

da roberto

emma,
mi dispiace davver tanto che tu ti trovi in questo drammatica situazione ma vedi io ci sono da ormai 1 sacco di tempo e riuscire adintegrarmi in 1 gruppo è divenata cosa al quanto difficile...nn tanto perchè n ci riesco, le possibilità ci sono e ogni tanto esco con amici ella mia città, madentro di me c'è 1 qlcs di indefinito ed inspiegabile che mi blocca e non mi permette di afrntare a mia vita con il giusto stimolo e la giusta convinzione...
nn so quanto nni tu abbia ma ti auguro di superare questo momento anche perchè non te lo consiglio di rimanerci x tanto tempo fidati... baci :-)

29 marzo 2008 - Torino

da Giovy

anc'io mi sento sola e nonostante io capisca che l'unica soluzione è reagire non mi riesce e rimango inerte!la cosa + brutta è vedere che anche le persone a me + care non si accorgano del mio malessere:questo mi fa davvero male..

29 marzo 2008 - Agrigento

da Emma

Caro Roberto,
non saprei bene che dire non conoscendo le motivazioni che ti spingono verso la solitudine, nè quanti anni hai. Io ne ho 23.
Per quanto mi riguarda, mi sento sola perchè anche io non faccio nulla per coltivare certe amicizie. la maggior parte delle persone che conosco le ho incontrate all'università (mi sono trasferita a Roma 5 anni fa) e mi ricordano inevitabilmente quanto detesto il percorso di studi che ho scelto. Preferisco stare con altre persone, o da sola. Sono sempre stata un tipo solitario, ma non fino al punto di bastare a me stessa. Sento molto il bisogno di avere qualcuno vicino, ed infatti, passo molto tempo con gli amici di infanzia, quando torno a casa per le vacanze.
Ho deciso di lasciare questo lavoro che non rende economicamente e che mi fa sentire alienata (dato che è esattamente nell'ambito degli studi che faccio), trovarmene un altro che non vi abbia nulla a che fare, ma che mi faccia guadagnare abbastanza per pagarmi i corsi di disegno perché è questo il mio sogno, e intanto laurearmi il prima possibile per non devere più neinte ai miei genitori, dato che è per loro che non ho abbandonato.
Sono convinta che solo seguendo le mie autentiche inclinazioni starò di nuovo bene, e allora mi tornerà la voglia di coltivare la socialità.
Auguro anche a te di trovare lo stimolo epr superare l'apatia.
Un abbraccio

31 marzo 2008 - Frosinone