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da impulsi
Le mie ultime speranze
racchiuse in quella lettera
vagabonda del destino
e prigioniera di parole
la mia preghiera unica
era di amarci ancora
di non buttare nell'aria
quello che rimaneva di noi
Ma era solo l'ultima lettera d'amore
che io scrissi per te
con i più vivi sentimenti
e i più placidi rancori
e mi devi scusare per la decente grafia
ma era colpa di questa mano che tremava.
mi rispondesti dicendo
magari se il destino vuole
c'incontreremo di nuovo
chisà forse soli su una spiggia
e io ora vivo
aspettando quel giorno
che vorrei venisse subito
e non fosse una bugia.
-impulsi-
10 febbraio 2004 - Napoli
Categoria: Poesie
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