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da giuggi
Costante dolore,
racchiuso nella mia bocca,
malinconico oratore
con una paura sciocca.
Un soffio supremo
di un avvelenato vento
che assopisce il terreno
e la pioggia che sento.
Parlo con il cielo
che forse ti tiene stetto a se
con un soffice velo
e gli chiedo il perchè.
Piangemmo su un corpo senza calore,
che accarezzare si lasciava
ancora nell aria il tuo odore
e nella mente che piangeva.
Descrivo questo piccolo confine cautamente
tra la vita e la morte
non passa che un sorpreso frangente.
10 aprile 2008
Categoria: Poesie
da Alessia
Stupenda!
Specialmente l'ultima frase...Certe cose mi fanno sempre riflettere.
Bella.
15 aprile 2008
da giuggi
grazie..
è sempre bene riflettre sulle cose prima che sia troppo tardi..
a volte la vita è ingiusta..a volte confusa, altre ti sorprende...
Sono felice che ti abbia fatta riflettere la mia poesia.
17 aprile 2008
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