Pensieri

da SaRa

Non so di preciso cos'ho addosso in questo periodo..Mi sento strana. Okei che io mi sento sempre un po' strana, però quella stranezza positiva, quella che mi permette di sentirmi sempre un po' il pesce fuor d'acqua in ogni discorso o situazione, quella stranezza che mi permette di essere partecipe degli eventi e sdrammatizzarli sempre.
è un po' che mi chiedo spesso come io sia veramente..Dentro di me ci sono 2 parti completamente opposte, in continua lotta per predominare una sull'altra. E lo so, lo so che la mia stranezza è portata soprattutto dalla mia, come dire, volubilità, spensieratezza,semplicità che si alterna prontamente a una freddezza assurda, a una parte di me più sfuocata, più incomprensibile, che neanche io riesco a descrivere a fondo.
Ho sempre pensato di essere una persona intelligente, brillante,forse priva di alte capacità logiche, forse più portata per l'umanismo e le materie che ne derivano, ma non per questo stupida.
Ho sempre avuto un'alta stima di me, nella mia persona, nel mio modo di essere.
Ma adesso mi sorge una domanda: -Ma io..Come sono?-
Le mie certezze sono crollate, non so più dove sono finita, dov'è finita quella parte di me che tanto stimavo.
Mi sento un'estranea..
Un'estranea che conosco perfettamente.
Forse il problema in questi termini astratti è difficile da capire. Mettiamolo allora su un piano tangibile.
Scuola. 17 anni. Mai aperto libro. Primi 3 anni di liceo perfetti, media decente in ogni singola materia. 9 in tutto, 8 in matematica e condotta. Ora, IV liceo, non riesco ad ottenere i risultati voluti, e i risultati che io voglio non sono certo la sufficienza. Vorrei emergere quel tantino che basta per superare il 7. In tutto, però. Okei che non apro veramente libro, quindi mi chiederete :-Ma cosa ti lamenti, fai il liceo, non apri libro e te la cavi comunque!- Oppure mi imprecherete contro con un :-Ma come pretendi di arrivare al di là del 7 se non apri libro?!-
iL fatto è che io, adesso..Ho così bassa stima di me stessa che penso di non riuscire ad arrivare a niente, da nessuna parte. Penso di non capire. Penso di non farcela. E così, per evitare la delusione che ne deriverebbe se ci provassi e non ci riuscissi, evito a priori di provare.
O forse la mia è solo una giustificazione per non aprire libro?
Non so più cosa pensare.

17 aprile 2008

Categoria: Pensieri