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da Peppe per AngeloAzzurro
Ciao Gianni.
Dovrei presentarmi, lo so, non ci siamo mai conosciuti, ma forse da lassù sai già tutto di me.
Non ti conoscevo eppure ieri ho pianto, ho infranto l'immagine di me forte, duro a tratti a spavaldo.E se proprio un senso devo trovare alla tua stroria, lo trovo nell'insegnamento.
Il valore della vita.
Stanotte sono stato fino alle due meno venti in camera, con l'Annuario della Giacomo Leopardi, la nostra scuola media, a vedere quelle foto di noi piccoli, nè carne nè pesce, tra l'infanzia e l'adolescenza.
E c'eri tu.
Nella tua 2c salti subito all'occhio, sei l'unico che ti volti verso sinistra... perchè quel fotografo idiota ci faceva guardare il sole per minuti interminabili mentre lui metteva a fuoco... e pochi reggevano...
E ho continuato a piangere, perchè ho visto che ci è crollato il mondo addosso.
Non avevo mai visto gli stessi prof che in classe ti terrorizzano piangere, non avevo mai visto la mia compagna di banco stringermi la mano in quel modo cosi forte con le lacrime agli occhi.
Non avevo mai visto Martina con quel peluche in mano.
Non avevo e non avrei dovuto vedere uno scenario cosi.
Non ora.Non per te, non per nessuno di noi, non per nessuno.
Però sai meglio di me la tua storia.
Qui abbiamo perso le staffe.Abbiamo perso l'orientamento.Abbiamo avuto l'insegnamento più grande nel modo più brutto che ci potesse essere.Abbiamo perso la testa, non ci riconoscevamo ieri sotto quella luna tutti a piangere.A scuola c'è silenzio, tanto silenzio, troppo.C'è una tensione che si taglia col coltello, e basta ascoltare i tg.Siamo in finiti in tv Gianni...
E ci aggrappiamo a tutto quello che ci troviamo davanti, alle frasi ai gesti agli sguardi di chi pare aver più forza di noi.
Se è vero che tu ora sei lassù a guardarci, ci sarà un altra stella da qualche parte.
E gli uomini hanno imparato ad orientarsi guardando le stelle.
Ora aiutaci tu a trovare la strada.
Ciao Gianni.
Ti vogliamo bene.
23 aprile 2008 - Napoli
Categoria: Ti voglio bene
da maria d.
sono sicura che è la, e quando ti accorgerai che stai sbagliando è lui a fartelo notare, non c'è ninte di male a piangere, lo facciamo tutti non è un segno di debolezza, ti manca, ti manca il tuo amico ma fallo per lui ricodatelo per quello che quello che lui voleva essere ricordato, vantalo, parla a tutti di lui, ricordalo come un amoco che è partito no come uno che se ne andato, lui non vorrebbe. e venuto ti ha insegnato molte cose, ti avra aiutato, e allora rocompensalo con ricordi allegri e felici...
26 aprile 2008 - Reggio Calabria
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