Frasi di libri

da Mnemosyne

...E mentre lascio vagare il mio sguardo sulla piazza che riposa tranquilla nella luce del tramonto, sulla strada provata dal temporale eppure piena di mille promesse, già avverto crescere e lievitare in me questa disponibilità: proseguirò la mia vita che non è proseguibile. [?] Non esiste assurdità che non possa essere vissuta con naturalezza, e sul mio cammino, lo so fin d?ora, la felicità mi aspetta come una trappola inevitabile. Perché persino là, accanto ai camini, nell?intervallo tra i tormenti, c?era qualcosa che assomigliava alla felicità. Tutti mi chiedono sempre dei mali, degli ?orrori?: sebbene per me, forse, sia proprio questa l?esperienza più memorabile. Sì, è di questo, della felicità dei campi di concentramento che dovrei parlare loro, la prossima volta che me lo chiederanno. Sempre che me lo chiedano. E se io, a mia volta, non l?avrò dimenticata.

Imre Kertèsz - "Essere senza destino"

3 maggio 2008

Categoria: Frasi di libri