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da Sognatrice Errante
- Me ne ero accorta già da quella volta, che Iwakura desiderava fare l'amore con me, anche se era più che altro un'intuizione. Lo avevo letto nell'espressione del suo viso, nel tono della sua voce. Stando l'uno accanto all'altra, una particolare sensazione si era posata tra noi, come la pasta del pane che lievita.
"Avrei voluto assaggiare le tue omelette col riso" disse. "Rimpiango ancora di averti chiesto di fare il nabe. Anche se era buonissimo."
"Se vieni al ristorante, le potrai mangiare quando vuoi, anche se in effetti sono mio padre o mia madre a cucinarle. Ma il sapore è più o meno lo stesso. I miei risultati sono ancora un po' discontinui."
"Prima di finire con l'università ti ci vuole ancora un po' di tempo" rise Iwakura.
"E se venissi adesso, a farle?" dissi. "Però la spesa la paghi tu."
"Davvero ti va?"
"Certo."
Penso che nella lieve tristezza di quel momento sapessimo entrambi che quelle parole significavano in realtà: "Davvero ti va di fare l'amore? Certo". -
Banana Yoshimoto - Ricordi di un vicolo cieco
12 maggio 2008
Categoria: Frasi di libri
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