Solitudine

da Cat

Eccomi di nuovo. Di nuovo un po' triste, intendo.
Certe volte le cose, gli avvenimenti, possiedono una illogicità talmente sviluppata da creare una vera e propria logica.
Stasera avrei voluto vedere delle persone, avevo voglia di gente e quattro chiacchere. Dovevo combinare con una ragazza che, però, ha avuto un ottimo motivo per rinviare e non ci sono rimasto male.
Così ho contattato una mia vecchia amica, per chiederle se le andava una pizza. "Sì, certo" è stata la risposta. Mezz'ora dopo un messaggio mi avvertiva che non poteva più perchè si era dimenticata che era stata invitata a una festa. E va bene.. Così ho provato con un mio amico, ma aveva il cellulare staccato. Allora ho insistito con Maurizio, che almeno ha la buona abitudine di dirmi subito sì o no. E ha detto no, perchè stava male (e a lui credo sicuramente, perchè tra i tanti difetti almeno parla chiaro).
Insomma, mi sono quasi divertito. Ma sono anche deluso. Non con queste persone, che probabilmente hanno tutte avuto cose più urgenti, ma con la geometria del Caso. Forse, per la mia esperienza, meglio chiamarlo Destino. Niente di grave, non mi sto arrovellando nella tristezza, sto solo constatando che i miei tentativi di oggi non sono altro che il paradigma della mia vita.
Quando io vorrei un contatto umano, quando sento di averne bisogno o semplicemente che mi farebbe piacere, ecco che una logica prevedibile vuole che invece rimanga a chiedermi il perchè della sua esistenza. E della mia.
Nella mia vita è sempre stato così, la gente era ben disposta, le ragazze interessate, le amicizie bene avviate, le prospettive chiare.
Eppure, all'ultimo minuto, Qualcosa ha deciso che non dovevo sfruttarle. Che sarei rimasto io con me stesso, magari a scrivere di fronte a un monitor. Magari a ridere divertito del Caso o del Destino e dei loro imperscrutabili perchè.
Già, perchè?

12 maggio 2008

Categoria: Solitudine

da ire

non credo ci sia un perchè...semplicemente si tratta proprio di una caso..il destino non ce l'ha con te, non ce l'ha con nessuno... basta continuare e continuare a provare... continuare

12 maggio 2008

da Cat

Io continuo...ma sto morendo.
Capisci cosa vuol dire morire?
Significa non esistere. Io non sto esistendo.

12 maggio 2008

da Elder

Magari fossi solo te a morire... ma sai quante persone sono come te, me compreso. Addirittura io non ho occasioni da sfruttare potenzialmente, le ragazze pensano che sia ritardato a causa dei miei interessi. Alcune vorrebbero persino che morissi. Addirittura mi sono sentito dire da gente ubriaca che non mi aveva mai conosciuto prima che non si sarebbe persa niente se non mi avesse conosciuto. Io a questo sono abituato, ad essere trattato così dalle ragazze, senza motivo. Per me non c'è speranza, nessuna. Ho fatto e faccio palestra, anche piscina, per migliorare il fisico e sono diventato piuttosto grossotto, ma niente, è come se non avessi fatto nessun cambiamento, rimango sempre l solito verme da schiacciare per loro. Solo che io non sto morendo dentro come te Cat; sto mutando in un essere orribile, alle volte mi sento come posseduto da un entità malvagia. Come se dentro di me ci fosse una cosa viva, pulsante e cattiva, troppo cattiva per questo mondo. Violenza e rabbia sono armi potenti, ma che ti consumano l'anima. Hai mai provato ha guardare magari uan coppietta felice che si parla sottovoce e si bacia; prova a sentire il sibilo di quelle parole che non riesci ad udire, ognuna di quelle è una catena frantumata che trattiene ciò che ho dentro. Una dopo l'altra le catene si rompono, senti qualcosa crescere lento dentro te, ma inesorabile, potente e maligno. Cerchi di trattenerlo con tutte le tue forze, ma non ce la fai, è un ospite scomodo irreprimibile; e alla fine divampa, in un impeto d'odio che trasforma la tua fisonomia, sei un mostro ora, gridi e sei violento, tanto che arriveresti a strangolare chiunque ti stia accanto, mentre dentro di te ti dici, forse se fossi come gli altri lo potrei evitare. Perchè io no, perchè!? Silenzio. E ti accorgi che a tale domanda non esiste risposta.

13 maggio 2008

da XXXX

Non dire cosi`, insisti, prima o poi
troverai amicizie piu' vere e anche
l'amore. Prova a trsformare l'odio
di cui parli in compassione e amore.
Compassione per coloro che sono tanto
stupidi da non vedere e da fare male
senza accorgersene, amore per coloro
che stanno nella tua stessa situazione
e aspettano qualcuno come te che li
salvi. Hai delle doti notevoli nello
scrivere, e' vero che il precedente
messaggio risulta poetico e vero
per chi lo legge. Prova a sfruttare
queste doti, magari scrivendo racconti
o un romanzo. E' proprio quando
teniamo la mente occupata con altro,
quando meno ce l'aspettiamo, quando
siamo piu' tristi e senza speranza
che ci accadono le cose piu' belle.

"Il pianto puo' durare tutta la notte,
ma al mattino, ecco la gioia!"

dal Libro dei Salmi

13 maggio 2008

da Cat

Caro Elder,
Le parole che hai scritto tu sono le stesse che tento di scrivere io.
Tuto ciò che hai detto lo sottolineo facendolo mio. Il sibilo delle coppiette portato dal vento, la catena di odio, la mancanza di affetto, di sesso, di tenerezza. E il sentirsi diverso, per certi versi speciale.
No, la gente non capisce, non può capire.
L'altra sera sono andato a prendere un aperitivo con una ragazza. Abbiamo parlato più di un'ora e siamo stati bene. Lei me lo ha confermato in un messaggio il giorno dopo.
E poi? Più niente. La chiamo e non risponde, le mando messaggi e non mi dice neanche di non farlo.
Mi sento tanto solo, perchè non posso condividere niente.
Io odio tutti. Tutti quanti, dal profondo del mio cuore. E non c'è niente che possa fermare il mio odio.
Ormai sono marcio.
E godo ad esserlo. Perchè è l'unico modo per sopravvivere.
Anche se dentro muoio.

13 maggio 2008

da tindara

caro cat io ho 40 anni e due figli però è una vita che mi sento sola a volte ci si pùo senire soli anche in mezzo a tanta gente io quando ho conosciuto mio marito avevo 15 anni e lui x stare con i suoi amici mi lasciava sempre sola io vivevo x lui così è cominciata la mia solitudine x scelta d'amore lui non usava e non usa neanche farmi gli auguri x il complenno e ti dirò mi basterebbe solo capire di essere pensata con un piccolo gesto da tutto ciò ho capito che la nostra vita dipende da come ci sentiamo a volte da soli ci si sente meglio se stiamo bene con noi stessi tutto dipende dalla nostra testa da come prendiamo la vita io ero sola eppure avevo così tanta gente intorno penso che quando starai bene con te stesso saranno gli altri a cercarti

17 maggio 2008 - Messina