Drammatiche

da Mamma per Alissa

Ciao amorino mio..sono di nuovo qui..qui solo per te principessina delle stelle..è il terzo giorno consecutivo che piove, e siamo tutti più tristi..Diletta ha la febbre, il nasino tutto rosso..la tengo sulle ginocchia, e la faccio galoppare..se potessi, la porterei al sicuro, in un posto nel quale nessuno me la potrà portare via..è cosi diversa da te..con i suoi capelli biondi e gli occhi verdi a mandorla..sta crescendo cosi in fretta, e tu non sei più qui con lei..Filippo è a scherma, e poi va dal nonno, che da qunado te ne sei andato si sente solo solo..papà lavora, io mi sono presa qualche giorno fino a che Didi non starà meglio..oggi abbiamo mangiato le patatine, quelle con il sorriso che piacevano tanto a te, e cosi anche a pranzo ti abbiamo ricordata piccola mia..una nuova creatura vive in me, non vedo l'ora di averlo tra le braccia sai?chissà come vorresti chiamarlo..vorrei tanto saperlo..

20 maggio 2008

Categoria: Drammatiche

da mikilina

Signora mamma per prima cosa volevo dirle che secondo me è bellissimo che lei scriva alla sua piccola..io credo che lei le legga e le sia vicina in ogni momento! Io sono ancora una ragazza ho solo 18 anni però credo che non ci sia dolore più grande di perdere un figlio che è parte di te è la tua vita e non si potrà mai superare un dolore così grande.. Le auguro tutto il bene possibile per i suoi figli e per il bimbo in arrivo! bacioni

20 maggio 2008 - Varese

da Aliante

Cara mamma,
mi chiamo Alice, ho 27 anni e vivo ad Atene.
Non sono mamma ancora, non so se mai lo saro', le descrizioni di tua figlia sono sempre molto dolci, il vostro mi ricorda il rapporto che avevo io con mia madre quando avevo l'eta' di Alissa..eravamo in simbiosi, io ero attaccatissima a lei, e cercavo sempre di renderla orgogliosa di me, se andavo bene a scuola, se accudivo la mia sorellina piu' piccola era anche e soprattutto per lei.
Ho anche un'altra sorella piu' grande.
Mamma ci amava tutt'e tre, ma con me c'e' sempre stato un rapporto speciale, che andava aldila' delle parole, di complicita', di Amore profondo.
Io ho sofferto tanto quando e' nata Giada perche' ho sentito un po' il distacco, non ero piu' io la piccolina, e poi c'era papa' che stava male e l'atmosfera in casa era pesante.
Cosi' sono cresciuta, con un papa' malato di sclerosi multipla, i miei genitori che non andavano d'accordo, e una mamma purtroppo provata dalla situazione e per questo divenuta amareggiata e cinica.
Quando papa' mori', mi arrabbiai con la mamma per non avermelo lasciato amare come avrei potuto.
E cosi', pian piano, fra problemi di droga e di depressione, finito il liceo, me ne andai di casa.
Mi rifeci una vita con il mio attuale compagno, un Angelo, che mi aiuto' a purificarmi, a finire l'universita', a sentirmi bene con me stessa di nuovo.. lasciai l'Italia ed eccomi qui.
Dopo tanti anni di rapporti smorzati, finalmente, circa due settimane fa, ho chiamato la mia mamma e piangendo al telefono le ho detto che non ho piu' rancora verso di lei, che mi dispiace se sono stata un'adolescente difficile, che la perdono e mi perdono, e che ho ancora bisogno di lei come madre, che mi pensi e mi mandi una carezza oltremare, a me e al mio compagno che in questo momento stiamo vivendo una situazione molto difficile, ma che ci sta facendo crescere molto spiritualmente.
Non so perche' ho voluto raccontarti questa cosa.
Sara' che tua figlia si chiama un po' come me, sara' che per come la descrivi mi ricorda tanto quell'Alice che scriveva le poesie e che preparava la cartella per la scuola con impegno.
Un'Alice che ho perso con gli anni e le esperienze e che ora ritrovo, in questo periodo di esilio forzato, mentre mi faccio forza per costruirmi un futuro, e imparo ad essere donna.
Non ho altro da dirti.
Tranne che l'Acropoli sembra piu' luminosa del solito stasera.

20 maggio 2008