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da Auanagana Bob per Tutti
Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola.
Il suo nome era Alex e sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
Dissi tra me e me: perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano.
Io avevo il mio weekend pianificato (feste e una partita di pallone con i miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro ad Alex... Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell?erba un paio di metri
più in là. Lui guardò in sù e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi. Mi rapì il cuore! Così m?incamminai verso di lui mentre stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: "Quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere."
Alex mi guardò e disse: "Grazie!" C'era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine.
Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva.
Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo mai visto prima.
Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri.
Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare a calcio con i miei amici e lui disse di si.
Stemmo in giro tutto il weekend e più lo conoscevo più Alex mi piaceva così come piaceva ai miei amici.
Arrivò il lunedì mattina ed ecco Alex con tutta la pila dei libri ancora.
Lo fermai e gli dissi: "Ragazzo finirà che ti farai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!"
Egli rise e mi diede metà dei libri. Nei successivi quattro anni io e Alex diventammo amici per la pelle.
Una volta adolescenti cominciammo a pensare all'università, Alex decise per Milano ed io per un altra città. Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza non sarebbe stata un problema per noi.
Alex sarebbe diventato un medico mentre io mi sarei occupato di cause e litigi(incredibilmente diventammo tutti e due medici).
Alex era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione. Alex doveva preparare un discorso per il diploma. Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare.
Il giorno dei diplomi, vidi Alex, aveva un ottimo aspetto.
Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole superiori. Si era un pò riempito nell'aspetto e stava molto bene con gli occhiali.
Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano.
Ragazzi qualche volta ero un pò geloso!
Oggi era uno di quei giorni, potevo vedere che era un pò nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi:"Giovane te la caverai alla grande!"
Mi guardò con uno di quegli sguardi (quelli pieni di gratitudine) sorrise e mi disse: "Grazie".
Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce:
"Nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri. I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i tuoi amici. Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare.
Voglio raccontarvi una storia:
"Guardai il mio amico Alex incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il weekend.
Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stesse portando a casa tutte le sue cose.
Alex mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso.
"Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto". Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni.
ll ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole.
Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine.
Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento.
Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni.
Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio.
Dio fa incrociare le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Cercate il buono negli altri.
"Gli amici sono angeli che ci sollevano i piedi quando le nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola."
Contro il bullismo che odio materia per vigliacchi, questa è una storia realmente accaduta!
Loving, Bob
16 giugno 2008
Categoria: Vita
da bellissima 94
mamma mia.è semplicemente stupenda... !!!grazie perchè mi hai fatto capire un pò di cose..
16 giugno 2008
da paky
bella storia, carica di senso.
16 giugno 2008
da una tipa
Wow che storia...è fantasica e mi è piaciuta un sacco!!!Dev'essere fantastico sapere di aver salvato ank se inconsapevolmente la vita del tuo migliore amico...l'unica cosa:gli hai mai chiesto perchè non te ne aveva parlato prima ???
1 bacio
16 giugno 2008
da anOnima
Forse mi sbaglio... ma credo di aver già letto questa storia in una catena che girava su msn un po di tempo fa...
In ogni caso dà un bellissimo messaggio! Contro il bullismo e sottolinea la forze dell'amicizia!
Grande Bob!! Come sempre!!=)
17 giugno 2008
da Sere90
Ciao Bob, non sai quante lacrime mi ha fatto cadere la tua storia... in questo vuoto così assurdo e vago, dove non riesco a trovare niente di me... del mio sorriso, del mio dolore.
la mia vita era come la tua: così carica di senso... e tutte le persone che mi attorniavano: mi sembrava di vedere negli occhi di ognuno una ricchezza interiore che mi affascinava, li rendeva unici. Mentre i bulli... in quelli c'è sempre qualcosa di perso, di vago, e solo pochi di loro riescono a trovare se stessi e amare. Rivedo nella tua storia la ragazza che ero io, che riusciva a vedere in un sorriso un universo intero... parole che ora mi sembrano buttate qui, senza senso, perché tutto non è che dolore... tutto è sparito, non c'è piu' niente. La mia mente vaga, viene calpestata dalle parole degli altri, solo parole... ho perso me stessa, non ci sono piu'. Se rileggi le mie vecchie dediche capirai la persona che ero: ora come ora devo rialzarmi, ma perché... vedere tanto in una persona, cercare di farsi in mille per questa persona... perché sentivo la felicità pulsarmi dentro quando davo... e essere uccisa dentro, distrutta, usata. Violentata non solo nel corpo ma nell'anima... perché lo sentivo debole, triste, diceva che non era niente... e volevo farlo sentire tutto, voevo che capisse che valeva tanto... ed era solo un inganno: perché così non potevo piu' ribellarmi. Mi sono persa in un buio senza fine... e ogni volta che vedo uno spiraglio per ritrovare me stessa, sento intense fitte di dolore e di vergogna. Di sporco: mi seto sporca dentro... lo so bene che è da deboli dirlo, io non voglio essere debole, io voglio combattere per risentire chi ero. Non so perché sto qua a scriverti queste parole ineffetti... penserai questa è una che non sa cosa fare se non piangersi addosso... ma volevo dirti che sei molto fortunato, perché dentro di te hai tanto, e vali tanto: noto dentro di te un universo intero... quell'universo che io ho perso, che mi provoca solo dolore. Mi raccomando resta come sei, sii felice di ciò che fai... sempre... perché se per una volta non lo sei, se per una volta vai te contro te stesso o sei costretto... è come perdere tutto.
Stiamo forti...
ti dono un sorriso. ^_^
Sere
17 giugno 2008
da Auanagana Bob
Cara Sere90,
tu non sei cambiata, devi soltanto togliere un pò di polvere dallo specchio della tua anima in modo che rifletta di nuovo la luce del Sole, quell'energia cosmica che Dio regala a tutti noi.
Usa lo straccio dell'equilibrio e il detergente dell'umiltà e la tua anima tornerà a risplendere di nuovo.
Alcuni periodi la vita si fà dura, attraversali senza arrenderti mai con coraggio, come fà il bravo marinaio con il mare in burrasca, giungerai al porto della Pace, dell'Amore e della serenità.
Forza,
Un bacio cara Sere90,
loving, Bob
18 giugno 2008
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