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da pensiero per Enzo
Carissimo Enzo, stanotte sono andata da sola al mare per pensare.La spiaggia era deserta, i raggi della luna si riflettevano sulle onde.Mi sono seduta e, come sono solita, a volte, fare affondavo i piedi nella sabbia e poi ne facevo scrivolare via i granelli.Poi, all'improvviso, nel profondo silenzio, interrotto dal fruscio del mare, sono rimasta immobile a fissare quello scenario, mi sono persa in quel luccichio ondeggiante, in quella luna così tonda e immensa che sembrava volesse fare gelosamente suoi, per custodirli, tutti i desideri celati nell'anime travagliate di noi fragili creature umane.Era come se, all'improvviso, il tempo, tutto,persino il mio cuore, si fosse fermato.Di colpo mi sono venuti in mente i tuoi pensieri, che ormai fanno parte di me, accompagnati da un gran calore nel cuore e all'improvviso le lacrime mi sono scese da sole.Era bellissimo leggerti, è stato un bellissimo sogno leggere ogni parola di un tuo componimento.È stato, per me, come se mi si fosse aperto davanti un mondo che non conoscevo, ho iniziato a vedere cose che i miei occhi non riuscivano a vedere, né la mia mente a pensare, né il mio, a volte ottuso, cuore,a sentire.Era un sogno fantastico guardare le cose che avevo davanti, attraverso le tue parole, con i tuoi occhi, con la tua testa, con il tuo cuore...Era come immergersi in una favola senza tempo.Poiché io non amavo sognare, poiché era duro il risveglio a fine lettura, avevo rabbia per una realtà diversa dai sogni e così, egoisticamente,senza volerlo ho spezzato le ali, non solo ai miei sogni, ma anche ai tuoi sogni per lei senza averne titolo.E solo oggi che mi sento morta...morta...capisco che ti ho ucciso con le mie parole più di ogni silenzio.Vorrei tornare indietro, vorrei fermarmi a quei giorni, quando scrivevi, vorrei cancellare questo silenzio che mi sta straziando.Io non mi voglio chiedere più nulla, non mi voglio chiedere chi sei, perché HO BISOGNO DI TE, ho bisogno della tua amicizia, dei tuoi pensieri, del tuo cuore.Non posso amarti, perché non ti conosco, non posso avere un desiderio sessuale, perché non ti ho mai visto.Di te io non ho la più pallida idea, potresti essere mio zio, però io ti voglio un bene che mi sta facendo soffrire tanto l'assenza di te.Non mi chiedo se è giusto o sbagliato, perché non ho la forza, non voglio perdere anche te!Mi chiedo se ho sbagliato a essere sincera con te, a fidarmi di te, ma tu mi hai chiesto e io ti ho risposto.Non sempre nella vita le cose hanno un collegamento, un senso.Spesso una situazione può nascere dal caso o gli incubi rimanere solo incubi, perché spesso sono solo delle paure incoscie e basta.Certo ci aiutano, ci possono preparare a sostenere delle situazioni che possono o non possono verificarsi.Io quello che spero, Enzo,è di ritrovarti, di ritrovare quell'Enzo che ho conosciuto qui e che scriveva quelle splendide dediche.Ovviamente, non posso conoscerti di persona, ma sicuramente, oggi come oggi, non voglio chiedermi, né cercare altro.Intanto aspetterò che ritorni quel lui, che amo come nessuno, evitando di fare "casini"e cercando di parlargli, quando sò che torna, di persona e poi chizzà...Però Enzo, quando sbaglio, perché nella mia vita ho tante, troppe,distrazioni, ti chiedo la faccia tosta, la testardaggine, che ho io nelle cose, non andare via... Mi chiedo, se magari, ti manca, un pò, quella "sbadata"che scriveva di "getto"... e ti parlava del suo amore per lui...Con grande, sincera,profonda, stima e affetto, t.v.b.,un abbraccio forte...
18 giugno 2008
Categoria: Lettere
da Enzo
Delle volte, uno sente che la sua vita è una cosa persa nel vuoto, e non riesce a raggiungere nessuna meta. Per quanto possa correre, si sente perso nello spazio immenso, ma poi per caso, incontri un essere che ti scuote per un attimo, quell'attimo è profondo, che raggiunge il profondo di se stessi giorno dopo giorno, e ti crea un intensità di cose dentro di tè, come la voglia di ridere, e di fare pazzie per lei, e di passare momenti felici insieme. Ma ora mi ritrovo a pensare, io senza lei non riesco a vivere, se non la leggo stò male, il mio fiato si fà corto, e la mia anima diventa inquieta, tutto diventa inutile, niente è più come prima senza di lei. Ma quando la sento vicina a mè, da un senso alla mia vita, da speranza al mio cuore, e mi da la forza di affrontare il domani, ma lei non deve ascoltare mè, deve sentire la melodia del suo cuore. Un abbraccio di bene Enzo.
19 giugno 2008 - Pavia
da pensiero
Capisco hai perfettamente ragione, ti capisco...e non è sbagliato, anzi è una bellissima cosa questa.Ma perché le hai scritto che se le dediche, lei pensa che sono per lei deve avere dei problemi?Forse stavi male e ti sei sfogato così per rabbia?Io non sò, forse sbaglio, ma la paura, l'invidia, la gelosia, è una brutta rogna fosse per queste tre cose saremmo tutti distrutti da esse, non dobbiamo pensarle proprio e andare avanti con grinta e ostinazione.Se sai quanti problemi mi danno a me queste tre cose...Solo perché ho la famiglia un pò così...dovrei strisciare secondo tutti, non avere occasioni, sposarmi con ''uno'',lasciare l'università e mollare!NON HANNO CAPITO NIENTE!IO ME NE VADO E MI FACCIO UNA VITA FUORI SE VOGLIO!Vado da mia zia, in città, ma lì mi accettano e mi rispettano per quella che sono!Eppure quando torno in paese, sento l'affetto della gente, è contenta per me, è contenta di quella che sono fuori da questo ambiente, mi saluta, mi vuol bene.Penso che la gente vada a momenti proprio come cantava la grandissima Mia Martini:''...sai la gente è strana...cambia idea continuamente..."ecco perché bisogna lasciarla perdere, volerle bene e andare avanti per la propria strada...avere CORAGGIO, UN GRAN CORAGGIO!!!T.v.t.t.b.un bacio...
19 giugno 2008
da pensiero
E NON AVERE MAI PAURA!Bisogna essere se stessi sempre, perché il nostro carattere, il nostro modo di fare, il nostro modo di essere e l'intelligenza può vincere su tutto.Ma sai in questo periodo quanti problemi sto avendo io?Sai chi è che mi dà più problemi?Mio padre che vuole che mi piego, mio padre che...guarda non è descrivibile qui la cosa...Io qui in paese mi sento soffocare, sto bene solo qualche giorno, poi me ne devo andare.È vero che la gente ti giudica per il nome che porti, da dove nasci, però è anche vero che quando vai fuori e nessuno ti conosce la gente è obbligata a conoscermi per quella che sono.E questo per me è, è stato e sarà sempre un gran vantaggio.Perché così riesco ad ambientarmi ovunque.Sai come dice il proverbio?"Nemo profeta in patria".Persino Gesù quando tornò a casa sua nessuno lo trattava per quello che valeva.Gli dicevano:"Ma quello è solo il figlio di Giuseppe, il falegname".Ora carissimo Enzo io ho pensato, la famiglia è un marchio, bene,o.k.Posso andarmene da mia zia, come ho già fatto un'altra volta e così posso stare in una ottima famiglia, trovare un pò di serenità...,tanto gli zii vogliono, e ho risolto buona parte dei miei problemi.Ora però non ne sento la necessità, penso che posso resistere ancora qui, però penso che a tutto si può trovare una soluzione.Credimi Enzo nella vita ci vuole solo FORZA, TANTA FORZA.Non curarsi dell'invidia, perché credimi quella male non ne fa',è la nostra debolezza a permettere che l'invidia altrui, in un certo senso, ci condizioni la vita.L'invidia fa male solo a chi la prova...e le paure, a volte, CI BLOCCANO E NON CI PERMETTONO DI ESSERE FELICI.Ti mando una stretta, un abbraccio fortissimo, t.v.u.k.d.b...
19 giugno 2008
da pensiero
Resistere, perché la mia famiglia è una famiglia di lavoratori, una famiglia dai sani principi morali, nonostante i problemi, sempre onesta e devo anche a loro tanto se sono così...Mio padre era una persona eccezionale, aveva un buon lavoro, era un genio dicono...era una persona davvero brillante, non lo scrivo perché era mio padre, ma lo conoscevano tutti quello che era, poi si è rovinato...forse è andato in depressione penso...non sò...l'intelligenza sò solo che può essere usata tanto per creare, inventarsi tanto per distruggere, rovinarsi.È così purtroppo Enzo...
19 giugno 2008
da Enzo
Carissima pensiero, non devi avere assolutamente paura della paura, ne tantomeno della gelosia, quella la crei tu, perchè non esiste mai, siamo noi che le creiamo contorcendosi la nostra intera vita, perchè dobbiamo essere gelosi, se il nostro pantner ci ama? se non ci ama e sceglie strade e percorsi diversi, perchè dobbiamo essre gelosi delle sue scelte? No, questo non va bene, tutti siamo liberi di fare e di agire con nostra coscenza, senza ledere nessuno, quindi, cessa il motivo di gelosia, specialmente se è infondata, senza motivo di esistere. In quanto all'invidia, ma per che cosa? nella vita non bisogna mai invidiare nessuno in nessun modo, perchè tutto quello che noi vogliamo e facciamo, penso sia il massimo che riusciamo ad ottenere, quindi, perchè dobbiamo essere gelosi, ma di chi? per che cosa? quando se guardiamo alla nostra realtà, non possiamo fare molto per cambiarci la vita, quindi l'invidia per mè non esiste, magari delle volte mi soffermo anch'io a pensare quello che ho e quello che hanno in meglio gli altri, ma poi che cosa ottengo nel pensarlo? niente di niente. Io da quando ho sofferto, e credimi, nella mia vita ho sofferto molto, non sono mai stato geloso di nessuno, perchè ho saputo sempre accontentarmi di quello che avevo e non di quello che volevo avere. Certo che da piccolo non capivo tutte queste cose, mi sembravano assurde, ingiuste, tutto mi sembrava contro me stesso, ma crescendo, ho capito il tutto, ho capito perchè mia madre mi diceva SEMPRE NO, ad ogni mia richiesta, anzi, si sfogava con il picchiarmi, ma perchè povera donna, lo capito dopo, non aveva nulla, non poteva darmi nulla. Da adulto tutto si comprende, tutto si capisce, è tutto molto chiaro e da allora, ho sempre apprezzato tutto quello che avevo e che ho tutt'ora. Non'è uno sfogo, è per farti capire che spesse volte, dopo aver lottato per ottenere di più, bisogna, se non ci si riesce, anche sapersi accontentare di tutto quello che abbiamo, apprezzandolo per quello che è, e non avere ne paura, ne gelosia, ne invidia, sii felice nel modo più semplice che ti è possibile esserlo. Un abbraccio di cuore ed un bacione Enzo.
19 giugno 2008 - Pavia
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