Sembra una situazione molto comune: la liceale, alle prese con i vari Seneca e Platone, che s'infatua dell'insegnante, bello e dannato -nel mio caso di filosofia-.
Ma non c'è solo attrazione biecamente fisica; è qualcosa di più, un'intesa perfettamente armonica delle nostre menti, un'alchimia speciale quando le mani si sfiorano, elettricità allo stato puro negli sguardi..
Quello che mi fa più male non è il fatto che non sarà mai mio, ma l'idea che lui, un giorno, potrebbe accorgersi di quello che il mio cuore sente, e giudicarmi una ragazza banale e scontata.
Il suo giudizio potrebbe ferirmi più di qualsiasi altra cosa..
Se qualcuno ha voglia di rispondermi, accetto di buon grado ogni suggerimento.
25 febbraio 2004
Categoria: Aiuto