Ciao, non ho nessuno con cui potermi sfogare, quindi scusate, ma mi permetto di piangere un pochino sulle vostre spalle. E' iniziato tutto in uno studio medico, ero sola, ed ero sola quando il medico mi ha detto che non si tratta di una cosa benigna come pensava. Ero sola, quando gli ho chiesto se allora è maligno, e lui ha fatto cenno di si con la testa. Ero sola quando sono uscita da li come uno zombie, quando tutta la vita degli altri continuava ad andare avanti tranquillamente. Ero sola quando il mondo continuava a girare, ed io lì pensavo a quanto tempo avessi sprecato nella mia vita, a quanto era inutile farsi dei problemi ma sarebbe bastato solo vivere, quanto tempo ho buttato. Ho 30 anni, pensavo sempre come tutti che queste cose succedono solo agli altri. Ed ero sola mentre tornavo a casa pensando in quale modo dirlo ai miei senza farceli restare secchi. Ero sola dal panettiere mentre la commessa mi serviva sorridendo, e pensavo che se porto a casa il pane, se sono passata dal panettiere, magari i miei pensano che non è una cosa grave. Ma ero sola quando l'ho detto ai miei, non ho avuto la forza di mentire, ho solo fatto finta di avere la forza per combattere quello che sta succedendo al mio corpo. E sono sola la notte, quando non so più a cosa pensare, quando continuo a ripetermi che dev'essere un errore medico, non può essere, a me?!?! no, dev'essere per forza uno sbaglio. Ma il referto è sempre li a confermarmelo.
Tra qualche giorno entro in sala operatoria, sperando che...sia stato uno sbaglio, che non tolgano più del dovuto. E comunque l'affronterò, ho sprecato tanto tempo della mia vita a farmi ridicoli problemi, non voglio sprecarne più, voglio vivere ogni singolo secondo e voglio realizzare i miei sogni. Voglio vivere e vivrò. Voi non fatevi problemi dove non ce ne sono, la vita è una sola, non sprecate il vostro tempo. Grazie per lo sfogo, tornerò presto per dirvi che tutto si è risolto nel migliore dei modi. ciao!
19 giugno 2008
Categoria: Solitudine