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da Cat
Avere per le mani le chiavi di casa e aprire la porta. Entrare. E vedere che le stanze, piccole e ben arredate, sono vuote. Vuote di persone, piene solo di me, solo della mia presenza. Nessun'altra ce n'è.
Mangiare un boccone. Fuori piove. Per non farsi vincere dall'agonia tentare di far qualcosa: guardare un film, leggere buone pagine di un libro che un tempo ha suscitato emozioni. Ma il film finisce e le pagine rimangono in gola.
Perchè?
Per l'angoscia. Avere tutto e sentirsi padrone di niente. Non una carezza, amici pochi e spersi, ognuno a cercare di trovare una strada. Ricordare che, le donne, per destino, per colpa o per scherzo, sono sogni lontani. E sedermi sul divano, sentire la pioggia, guardare le luci della città, e pensare...
Che là fuori c'è vita, con le sue trasgressioni, le sue contraddizioni. Ma vita.
Gli innamorati si accarezzano, fanno l'amore. Un uomo sente di essere importante, si sente riscaldato dalle parole.
Ce ne saranno tanti così, sotto quelle luci.
Io no. Non so di cosa parlo, non conosco queste sensazioni. Pur sapendo di poter piacere e sapendo di essere più vero di altri, ecco che a poco a poco l'aridità si impossessa di me. E i ricordi, veri padroni di casa mia, mi ricordano di quando fui ragazzo. Di quando c'era ancora una speranza di non essere solo, di vivere la vita con le sue contraddizioni e i suoi dolori, ma pur sempre con le sue tenerezze.
Ma ora no. Ora è solo la pioggia che cade. Una casa vuota. Una vita buttata. Delle luci fuori dalla finestra. E un grido disperato per cacciare l'angoscia... domani è un altro giorno. Ma quanti giorni uguali.
Solo, senza un amore, trattato con indifferenza, come un appestato. E odiare tutto.
Volersi fare pioggia per essere lì fuori e vivere. Poi cadere, ma sapendo che si arriva dal cielo.
E invece rimanere qui, sul divano. E guardare.
Guardare verso luci sotto cui qualche innamorato starà accarezzando la sua bella...
E domani è un altro giorno.
24 giugno 2008
Categoria: Solitudine
da NighT
Provo le stesse cose Cat... purtroppo siamo nati così... diversi...
24 giugno 2008
da donna
Dalle cose che dici credo di essere più giovane di te..nonostante ciò mi sento di dirti che devi metterti in gioco fino all'esasperazione, spesso ci chiudiamo in noi stessi senza rendercene conto creando un muro tra noi e il mondo esterno... trova il coraggio anche di fare delle mosse azzardate perchè LA VITA è UNA SOLA e tu devi avere la certezza di aver tentato tutto per essere felice... dopo il lavoro non restare in casa a guardare dalla finestra ma ESCI, CONOSCI GENTE E VIVI QUEL MONDO.Io credo che la solitudine in un certo senso la creiamo noi, così come la creiamo possiamo distruggerla MA BISOGNA VOLERLO. Inoltre da come scrivi mi sei sembrato molto sensibile...le donne sono colpite dagli uomini sensibili, e ora che ce ne sono pochi sfrutta questa tua potenzialità!! TI PREGO REAGISCI E ESCI DALL'OMBRA
Un abbraccio
24 giugno 2008
da Squirrel
Le tue parole sono solo una piccola dimostrazione dell'universo che hai dentro.Si nasce soli per un motivo. Perché è l'unico modo per conoscere se stessi ed amarsi... tu ti conosci, ti riempi il cuore di segreti... hai la tua vita, una tua identità. Io ero sola, ma ero fiera di esserlo: perché così mi conoscevo, sapevo perfettamente chi ero... all'inizio mi sembrava tutto orrendo, sì: gli altri si vogliono bene, io sono sola... poi se apri il cuore capisci che la solitudine non è che una pausa di riflessione, in cui ti crei una tua identità... sai chi sei... e sei bello dentro. Leggendo le tue parole sono rimasta impressionata dalla tua ferrea decisione: forse non te ne rendi conto, ma hai delle basi per cui lottare... hai una tua personalità, una tua vita. Sei forte dentro, e quando ormai avrai capito che la solitudine ti insegna ad adorare te stesso per come sei... allora forse capisci che... non è male... i baci degli altri, quell'amore che vedi intorno, lo invidi perché in realtà sai che è qualcosa di meraviglioso. Lo sai perché fa parte anche di te: ce l'hai dentro, nel sangue, quell'amore... non è male.
Non sai il brivido che mi ha trapassata come un coltello quando ho letto la parole "carezze". Una volta quella parola... anche se non l'ho mai vissuta sincera... aveva un suono così dolce, così buono...
Ora ti dirò che non basta... aver baciato, essere stata baciata... dipende come è successo... e io per mia esperienza non ho mai potuto assaporare un bacio vero...
La violenza sessuale, quella fa male... ti strappa via quella sostanza meravigliosa di cui sei fatto anche tu... quella sostanza chiamata VITA... che ti fa conoscere te stesso, che ti fa capire... anche invidiare... L'AMORE... ma non è l'amore che bisogna odiare, no.
Perché quando sei solo, quando hai capito come sei fatto dentro... apprezzi tutto... non lo vivi di persona, ma ti apri, lo senti dentro... e senti che quei baci, quelle carezze che vedi non sono da invidiare né odiare... sono POESIA... sono una dolcissima poesia... si apprezzano le persone che si amano, perché vuol dire che sono buone dentro. Che hanno un'anima... e vederli... quando ci credevo, anche da sola... quando sentivo me stessa e vedevo un universo nel cuore di tutti... quei baci non miei erano una storia stupenda in cui immergermi.
Sono invece le persone senza un'anima né un cuore che fanno paura... quelle persone vigliacche, perse... egoiste, sadiche... che ti uccidono dentro...
che ti saltano addosso come fossi un oggetto, quando anche se da sola... ci credevi all'amore... lo sognavi, riuscivi ad adorare quella bellezza... che non va invidiata... ma amata. Ci credevo, ci credevo tantissimo... ma se ci credo tutt'ora... è proprio perché sono nata da delle basi solide... perché sono stata sola e so com'ero dentro...
prima che tutto svanisse... perché io non ho mai veramente baciato... io le mie storie le ho vissute, sì... ma per sognare... avrei preferito non viverle, anche se servono a farti crescere dentro... ma anche ad ucciderti. Non ti rendi conto della fortuna che hai a conoscere te stesso... io mi sono persa, quella notte... tutto è visto da lontano... quei baci... non so come facciano a piacere a quella gente... non so... come li apprezzino... eppure era così bello sognarli una volta... ora non mi resta neanche questo.
È tutto svanito... anche le parole che ti sto scrivendo ora... sono un sogno lontano... credo che la vera solitudine sia questa: aver perso se stessi... non aver neppure idea di cosa possa essere... l'"amore"... la paura che mi fa questo nome, il disgusto... perché non capisci che hai tanto dentro, che sei fortunato.
Esci, vivi... con tutto ciò che hai dentro... con la tua forza di sognare... non sei solo. Non lo sei, hai già te. E questo è già tantissimo. Non sai quante persone dipendono da altri.
Io so com'ero, io voglio tornare sola per un po', solo per conoscermi... per non sentirmi piu' sporca dentro... per capire che... non è stata colpa mia che l'amore è bello... che tutte le anime lo sono... perché sono forti, sanno amarsi... non c'è niente da invidiare in questo quando fa parte anche di te. Sorridi, senti la vita che c'è intorno come fosse tua. Perché l'hai detto anche tu che quelle carezze non sono brutte: non devono essere brutte neanche viste da fuori. Sei padrone della tua vita, puoi tutto: puoi decidere se stare bene, e apprezzarle, o puoi cadere nell'abisso dell'odio fino a non vivere piu'. Ma ricordati che non sono quelle il tuo male, che non è l'invidia il peggior male...ma... almeno secondo me... è il non poter piu' vedere la bellezza dell'amore, ma provare solo, paura, disgusto.
E so che non è così. Io voglio tornare sola.
Un bacio da Sere
24 giugno 2008 - Belluno
da Cat
Cara Squirrel,
Ma non capisci che per me la questione non è una banale mancanza o un capriccio?
Io mi conosco benissimo perchè ho sempre sofferto di depressione e un vero bacio non l'ho mai dato. Di quelli finti non sai quanti, ma non contano per niente.
Io sono morto dentro e odio, tutti capisci?
Naturalmente non lo farei mai, ma la violenza sessuale fisica è un contraltare a quella psicologica. Sapessi quante volte vorrei rovinare per sempre una bella ragazza che sorride col suo fidanzato...Per puro spregio, per sanare la mia voglia di disprezzo per qualcosa che lei ha e io no! Naturalmente non lo faccio, perchè ho una morale e mi rendo conto del disgusto del gesto.
Ma la violenza è anche la mancanza d'amore, non soltanto una penetrazione fisica. La violenza sessuale è una ferita psicologica, esattamente come qualsiasi trauma grande.
Per cui capisco benissimo cosa vivi tu, ma non puoi capire cosa vivo io.
Tu, magari, rifiuti l'amore perchè lo vedi sporco. Io lo vorrei sporcare perchè non riesco ad averlo.
E me ne frego di come sono o cosa sono. So benissimo di essere più affascinante e più intelligente di molti altri.
Ma so che questo non sevre a niente se non si hanno fortuna, contatti giusti, voglia di vivere e soprattutto speranza.
Siamo stati entrambi violentati.
Non credere di essere l'unica a soffrire.
24 giugno 2008
da Cat
Donna: Dalle cose che dici anche io mi rendo conto che sei più piccola di me...
Grazia comunque.
Night: Lo so che mi capisci e forse sei uno dei pochi.
Sai, certe volte vorrei essere asessuato e fare come i monaci tibetani, che predicano la più assoluta castità.
Ma quanto è bello poter amare un corpo e un'anima che scaldano la tua anima e il tuo corpo.
Non capisco e non capirò mai perchè la vita è così sadica da promettere ciò che non vuole o può mantenere...
24 giugno 2008
da Anonimo
il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma sta a noi decidere come vederlo e cosi le stanze della tua casa sono tristi e vuote oppure semplicemente silenziose per permetterti di godere della visione di un film o della lettura di un libro. Lo so non è facile, anche io vivo da sola e so cosa significa talvolta non aver voglia di tornare in una casa dove non c'è nessun'altro otre te che ti aspetta, ma nella vita ho imparato che se vedi tutto nero, tutto più scuro diventa. E allora anche in questo periodo dove tutto ho tranne che da stare allegra... cerco sempre il bianco nelle mie giornate e se proprio così non puo essere c'e sempre il grigio!!!!
forza tirati su "Non può piovere per sempre il sole dovrà tornare a risplendere ancora".
24 giugno 2008
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