Solitudine

da Kyrio

Avete mai provato a tagliare fuori dalla vostra vita un passato brutto senza mai riuscirci. Io sì molte e molte volte, sempre senza risultato. Ho letto molte dediche di persone che dicono di aver "saltato" a piè pari le emozioni di un' intera adolescenza; ecco io sono uno di loro. La mia adolescenza non l'ho mai vissuta come un ragazzo normale; nessun tipo di esperienza amorosa o amicizia sana, niente; solo una guerra giornaliera tra sangue e lacerazioni, tanto fisiche quanto mentali. Non per colpa della mia familgia che ha sempre cercato di portarmi aiuto (invano purtroppo), ma per colpa delle persone che stavano e stanno intorno a me. In vita mia ho incontrato gente che mi ha derubato di cose preziose e convinto della mia diversità. Io ero diverso, un mostro a detta loro, uno di quelli da scansare accuratamente.
Sono rimasto per anni in quelle tenebre, in un buio così pesto e profondo che la mente a fatica ne sopportava la presenza. La convinzione di dover rimanere solo mi ha assalito tanto tempo fà; avvelenandomi il sangue, facendomi diventare gli occhi "cattivi". E in quelle tenebre l'unico bagliore si rivelò essere un oscurità ancora più atroce. Per due anni mi sono chiesto perchè dovessi rimanere solo, in fondo ero un ragazzo normale, che cosa avevo di tanto diverso dai miei amici che andavano avanti ognuno per la loro strada, mentre gli venivano servite innumerevoli occasioni per essere felici. Da laggiù sono arrivato ad odiare persino il mio migliore amico, a cui tengo come un fratello.
Due anni passati a migliorare il mio fisico con allenamenti pesanti e dottori. E adesso, dopo tutto quello che è successo, dopo tutte le ferite ricevute; adesso che avevo sperato di trovare una persona che finalmente mi facesse fare pace con me stesso; adesso io sono di nuovo nelle tenebre perchè si è rivelata essere una come tante. In vita mia ho fatto molte cose di cui non vado orgoglioso: ho piacchiato, ferito le persone che stavano intorno intorno a me inseguendo un deisdero di vendetta per anni. Ho fatto del male a tutti coloro che me lo hanno fatto, senza badare a spese ne tanto meno a rimorsi. Guardando sempre davanti a me. Ma era ovvio che in realtà io li odiavo per invidia. Loro aveva ciò che io non avevo e probabilmente non portò mai avere. La verità è che sono una persona che non può essere amata da coloro che non fanno parte della mia famiglia; perchè non c'è niente da amare in me. Non ho nemmeno l'esperienza necessaria per curarmi di una ragazza. Però questa volta volevo credere, volevo credere che almeno una stella nel cielo brillasse solo per me e per nessun altro. Mi sbagliavo, come mi sbagliavo... Ancora una volta sono nel mio buio, nel mio angolo d'inferno a fare i conti con ciò che sono, che ero e che sempre sarò.
Quaggiù non c'è luce, non c'è niente, ma la cosa peggiore è che nessuno al mondo si preoccupa di chiederti che ti succede, se stai semplicemente bene. Nessuno può vedere le tenebre dentro di me. Non voglio più sentirmi usato, sapere che tanto sarò sempre solo perchè questo è il mio destino.
Non mi resta che rassegnarmi, appendere quel che resta del mio cuore al chiodo e vivere solo per me stesso, indossando sempre una maschera da persona felice. Questo è ciò che sono costretto a scegliere di essere.

25 luglio 2008

Categoria: Solitudine

da Anonimo

anche io ho vissuto quello che hai vissuto tu...non ho mai avuto un'adolescenza come tante altre...mi sentivo diversa perchè' in realtà lo ero...avevo conosciuto un ragazzo..erano quasi cinque anni che siamo stati insieme e ieri mi ha lasciato, me l'ho cercata lo so e ora sono a pezzi vorrei tornare con lui, abbraccciarlo e dirli che lui è la mia vita ma non posso lui ha bisogno della sua felicità che con me non ha...e quindi morale della favola fai bene ad accettare le cose come stanno, non suìiamo nessuno per poter cambiare il mondo...

26 luglio 2008