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da giorgia
Ho sempre creduto che parte integrante di ciò che siamo è determinato dalle nostre scelte. Quanto poi queste siano corrette o no passa quasi in secondo piano perchè il percorso che ci porta a farle è molto più arduo della scelta stessa.
Nel percorso alla fine si trova sempre la consapevolezza, nella scelta invece è intriso l'obbligo dettato dal cuore o dalla mente. Data la mia natura ritengo che le scelte del cuore siano sempre quelle più giuste. Per quanto mi renda conto che a volte il riflettere dovrebbe portare ad una conoscenza della verità, non sono mai stata in grado di far funzionare la testa li dove c'era un sentimento o qualsivoglia emozione e da una parte ne sono felice.
Fino ad oggi le mie scelte mi hanno portata dove volevo.
Forse agli inizi il fine poteva apparirmi diverso.
La strada non è mai stata in pianura. Piuttosto potrei definirla come il risalire un fiume. Ecco! Forse questo renderebbe l'idea.
L'acqua che ti arriva a metà corpo, che ti spinge all'indietro e ti fa barcollare, che ti entra dentro, che ti gela le ossa e d'inverno ti taglia in due.
Ma pian piano le stagioni passano e arriva l'aria tiepida della primavera e ti ritrovi a risalire quel fiume in un paesaggio di incontaminata bellezza..i fiori, gli uccellini, i capelli che si scompigliano al vento.. e poi arriva l'estate con il suo caldo afoso che ti toglie il fiato..e forse proprio in quel momento capisci che quell'acqua che ti arriva fino allo stomaco è la cosa migliore che ti sia capitata.
Probabilmente bisogna viaggiare, sbagliare, valutare prima di capire qual è la meta giusta.
Io ho viaggiato, sbagliato e valutato cosa è meglio per me.
Qual è il mio scopo.
Il mio obiettivo.
La mia scelta.
29 luglio 2008 - Rimini
Categoria: Pensieri
da Sere90
Tu sei una donna saggia, e come tale sai vivere e pensare ciò che puo' farti stare bene.
Ti stimo,
Sere
30 luglio 2008
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