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da Cat
Forse l'aspetto più tremendo della solitudine è la sua insensatezza.
Vogliamo dare amore e questo spaventa; vogliamo riceverlo e questo terrorizza.
Spaventa e terrorizza le persone che ci circondano.
Come se fossero tutti in imbarazzo ad alleviare la nostra mancanza.
Vi è mai capitato di provare vergogna facendo della carità a un povero barbone ai bordi della strada? A me, sì.
E così credo si sentano gli altri quando vedono il nostro bisogno di amore, il nostro mendicare attenzioni.
Alcuni non lo captano; altri sì, ma si vergognano di venirci in aiuto e si limitano a commiserarci.
Per questo allontaniamo le persone: perchè esse, anche quando lo sentono, si trovano in imbarazzo di fronte al nostro bisogno d'amore, di tenerezza.
Ci vedono come lebbrosi, come se, avvicinandosi a noi, potessimo attaccare una sorta di malattia.
Il mio esempio è abbastanza lampante. Non sono un ragazzo con problemi fisici o morali o intellettuali, eppure qualcosa in me ha sempre impaurito gli altri, senza apparente motivo logico perchè credo di possedere sufficiente tatto -per non dire discrezione- da non impormi a nessuno.
Nonostante la mia estrema attenzione a non essere invasivo, per tutti i miei 27 anni di vita, qualcosa ha deciso che io dovevo rimanere un alieno rispetto alle normali modalità di relazione. Quasi ci fosse una forza nascosta che mi impedisse di esprimere a un'altra creatura tutta la mia fragilità.
Io sono una persona di carattere e senza grilli per la testa: insomma, assolutamente normale. Ma, proprio perchè per me ogni parola è importante, ogni gesto, ogni emozione, ho come l'impressione di spaventare gli altri, di metterli in imbarazzo.
Con le ragazze spesso è andata così. Non credono che io possa davvero avere solo un bisogno disperato di amore, di affetto. Anche quando lo vedono e quando sono interessate a me si sentono come impaurite da tutto questo. Soprattutto nella fase della conoscenza, quando tutto è un gioco di segnali.
E' come se spaventassi, anche se, razionalmente, proprio per tenere a bada la mia emotività, faccio di tutto per essere distaccato, per non invadere l'altro.
Ma c'è sempre quella forza che mi impedisce di vivere appieno una relazione, che mi costringe a rimanere solo con me stesso, che mi priva del conforto di una carezza, di un bacio, di un amore.
La solitudine è un mistero. Ed è questo a renderla così tremenda: non la capiamo!
Se fosse una pena da espiare dovrei almeno avere in mente la mia colpa, e invece non credo di aver fatto niente per meritarmela. Magari è una prova da superare; ma come facciamo ad essere motivati se non sappiamo se ci sarà un premio?
Forse dipende solo dal caso, come tutto quello che ci circonda.
Forse è un modo per insegnarci a vedere tutto in un altro modo, che poi è il modo peggiore.
E' questo che mi disturba più di ogni altra cosa: il non capire perchè io devo essere illuminato dall'umiliazione di non essere visto.
E mi chiedo se mai qualcuno avrà il coraggio di vedermi e di scoprire che, in fondo, sono una persona normale, con solo tanta sofferenza in più.
4 settembre 2008
Categoria: Solitudine
da Greta
Cat, ti auguro davvero di ricevere amore e donarlo senza paura, senza mendicare, senza limiti. Ti leggo sempre e mi affascina il tuo modo di scrivere e ti immagino così spigliato e sicuro di te con le donne, con gli amici che ti scrivono qui. Hai sempre la risposta "giusta" che mi lascia senza parole. Non provo compassione nel leggerti anzi delle volte sei presuntuoso, ma delle volte sei così dolce e non mi spigo come facciano a non incuriosirsi di te.
4 settembre 2008 - Bari
da Carla
Hai ragione..è capitato anche a me..piu volte.
Mi sono trovata nella situazione di stare con delle amiche, di chiacchierare e di cercare di aprirmi un po, di ricevere ascolto e aiuto.
Ma come si accorgevano della mia malinconia, non so come dire..si bloccavano!Non so se mi consideravano sfigata o con problemi;fatto sta che nessuno è riuscito ad andare oltre le apparenze, nessuno ha voluto conoscermi piu a fondo.
Forse siamo tutti un po insicuri e siamo attratti dalle persone forti, che dimostrano una certa sicurezza;ma quando ci capita qualcuno che sta peggio di noi, non ne vogliamo sapere niente, lo consideriamo un peso!!
Personalmente non è così;è capitato che io frequentassi persone un po piu in difficoltà di me..beh mi si è smosso qualcosa dentro, ho sentito il bisogno di far capire alla persona che c'ero, che su di me poteva contare.
Ma nei miei confronti nessuno mai ha avuto questa sensibilità.
Come te sono una ragazza apposto;carina, simpatica,disponibile, studio e sono"seria",cioè non ho vizi e non mi piace la filosofia dello"sballo"per divertirsi.Eppure..a quanto pare non basta.
Non capisco il perchè..questa solitudine mi fa pensare molto, di giorno, di notte, occhi aperti, occhi chiusi..e non ne capisco il senso!
Aspetto una persona sensibile che sappia starmi accanto, ammesso che ci sia.
Io voglio credere che esiste e prima o poi la incontrerò.E la incontrerai anche tu Cat!Un abbraccio
5 settembre 2008
da Cat
Greta, mi hai dato una ventata di ossigeno, di gioia. Le tue parole valgono molto per me.
Io so solo che sono come sono :-) e alle volte non riesco a dimostrarlo per mancanza di tempo. Non mi danno l'opportunità e io rimango con le emozioni interrotte.
Vorrei trovare una persona che mi desse fiducia, che mi permettesse di mostrarle la mia umanità senza dover per forza chiedere l'elemosina, senza darle l'idea del mio bisogno.
Perchè dare amore o almeno il bene è così complesso?
5 settembre 2008
da Serena
Sei una persona eccezionale. Io ti leggo spessissimo. Secondo me chi saprà vederti sarà fortunata e non dovrà lasciarti scappare. Kiss from Sere
5 settembre 2008
da venere
a me fin dalle elementari hanno detto che ero "strana" e che mettevo in soggezione...non sai quanto ci stavo male...mi chiedevo: strana io? soggezione? ma se sono proprio io quella a sentirmi in imbarazzo, che muore di timidezza e che ha chiesto sempre solo amore, tenerezza e comprensione...io mi sono sempre vista normalissima, al contrario di certe persone che sono veramente strane ed eccentriche, e non so perchè mi sono "meritata" questo appellativo per me odioso, spesso le persone fraintendono i bisogni che abbiamo e questo lascia una grande amarezza. Anch'io peso molto le parole, gli do molto valore, sia per quello che dico che per quello che dicono gli altri, e per me una delle maggiori qualità è la coerenza, anch'io spesso ho "spaventato" gli uomini per la mi estrema sensibilità, ma quando incontri la persona giusta saprà apprezzare tutto ciò che gli altri non hanno saputo vedere e questo sarà il tuo premio.
5 settembre 2008
da DOLCE CUCCIOLA
a volte non si ha neanche il coraggio di amare..io ne ho bisogno..ma ormai ho smesso di credere a tutto..l'amicizia in primis...che vita..è troppo dura da affrontare..spero tu un giorno sia felice..un abbraccio
5 settembre 2008
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