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da Sere90
Un sospiro. Due, tre. Mi allagano, mi attraversano come un soffio fresco. Eccoti, Vita. Dov'eri andata?
Ti ho cercata per mesi. Sono passati cinque mesi, da allora. Cinque mesi infernali. Ma dove ti eri cacciata? Dove l'hai presa tutta questa paura?
È incredibile come Tu sia grande, stupenda sopra ogni cosa.
Un dono, quando guardi il tuo corpo e scopri che esisti, e il cuore batte in fretta e furia saltando in gola. Solo una parola, "esisto! Sì, esisto!"
Cos'altro serve?
Ricordo quella sensazione che se ne va crescendo, cancellata lentamente dalla monotonia e dalla noia, terribili assassine.
Cresci, fai sempre le stesse cose, stesse facce, soliti litigi...
e quella sensazione, dove si è nascosta?
Qui, è ancora qui, dentro di me. Da qualche parte. Piccola luce timida, cosa ti occorre ancora per allagarmi come facevi sempre?
Avevi paura, Vita. Temevi ciò che è morto, freddo. Ma alla fine, come facevi a scappare? In fin dei conti sono ancora qui, esisto. Non puoi fuggire, finché ci sono.
Non sei in prigione, sei libera. Quindi non devi fuggire.
Ricordo ancora, quando sembravi scomparsa, al punto che pensavo di non avere piu' un'anima.
Ero sulla riva di un fiume, io e un gruppo di amici. Io mi sono alzata, e mi sono avvicinata per guardare l'acqua scorrere, cercando se c'era vita in quel suono, in quel flusso magico e trasparente che scivolava allegro di fronte a me. Poi mi sono voltata, e ho sentito il profumo di alcuni fiori. Ma ancora niente, nessuna ricchezza che mi riempisse.
Eppure sei sempre stata qui, dentro di me, piena in me. Ricordo che la mia migliore amica si è alzata e mi ha chiesto se stessi cercando "ispirazione", e io ho sorriso. Perché il sorriso ti fa andare avanti anche quando non c'è null'altro che nero attorno: è la tua torcia, la tua forza.
E ho iniziato a dire poesie, poi mi bloccavo. Non sentivo nulla, e lei mi aiutava. Così tentavamo di farti di nuovo scorrere dentro di me, Vita. Di sentirti e tradurti in parole.
Ma ogni volta era una spinta faticosa. E pensavo guardando il fiume, che forse l'acqua d'amore dentro di me era poca per scorrere con le mie emozioni. Troppo poca per portarmi verso le cascate e darmi il lancio per volare, lancio in cui a volte si può anche cadere.
Una volta leggendo la Bibbia mi ha colpito una storiella: raccontava di un'aquila che spingeva i piccoli nel vuoto per insegnargli a volare, ma siccome loro le prime volte non ci riuscivano, appena prima che precipitassero li salvava. Allo stesso modo, Dio non ci lascia mai precipitare.
E mi chiedo... ma chi è che precipita? Chi becca la madre che vuole aiutarlo?
Non c'è altra spiegazione. Gente che offende la vita continuamente, senza tregua, come se gli fossero capitate enormi disgrazie. Gente che non apre gli occhi della mente e del cuore, gente che si ostina a non vedere che le ali ci sono sempre state, sono loro a rifiutarle. A chiuderle, a tagliarle.
E tu Vita, mie ali, dove ti eri rinchiusa?
Le ali ricrescono, ed eccoti qui, piccolo spiraglio di luce. Mi hai sfiorato il cuore, e per la prima volta dopo mesi, ho pianto.
Ho pianto e poi ho riso, perché il fuoco che bruciava le mie ali non c'è piu', non brucia piu'. Perché la tua acqua fresca e pura è scorsa in me, portandoselo via. Mi hai allagata ancora, dopo tanto.
E dove eri andata?
Ti ho cercata così a lungo. Nelle parole di un libro, nel sorriso di un amico, nel profumo di un fiore. Ti ho cercata e non ti sentivo, eri sempre troppo distante. Pensavo di essere morta, me lo ripetevo in continuazione. L'egoismo, l'egocentrismo Ti hanno rinchiusa e spinta in un angolo.
E ora eccoTi, Vita. Quanto ho riso, quando ti ho sentita. Quando ho scoperto che esisTi, che Dio esiste. E io che ridevo e piangevo insieme, e tutti mi abbracciavano, ringraziandoTi. Ho provato un'emozione. Tu ci sei, ci sei ancora...
E lentamente riprendi a farti strada in me, col tuo ruscello di emozioni che sono sicura diventeranno sempre piu' forti, cancellando anche i pensieri, le preoccupazioni, i brutti ricordi. Lasciando solo l'Amore.
Sto rinascendo, e quando rinasci, non hai ricordi. Tutto è svanito, cacciato dalla Tua luce. E si ricomincia, come se di nuovo bimba, ricomincio a scoprire il mondo... l'affetto, la Tua grandezza.
Non smetterò mai di ringraziarTi, Vita.
Ma dove ti eri nascosta?
7 settembre 2008
Categoria: Vita
da matteo
che dire serenella...stai guarendo, questo significa che sei una persona dal carattere forte, molte ragazze dopo un esperienza come la tua non sono mai più le stesse, muoiono definitivamente, ma tu eri soltanto svenuta. non eri morta ma sembravi esserlo, e per fare il rompi scatole che deve sempre dire la sua ecco il mio parere: la tua vita non si era nascosta da sola, eri stata tu a nasconderla, a chiuderla dentro di te perchè nessuno potesse più farli del male. noi siamo come bambini, dio è nostro padre, la vita è un semino dentro un vasetto con un po' di terra che lui ci ha dato perchè imparassimo a prenderci cura di qualcosa che un giorno darà i suoi frutti a noi e a tutta l'umanità, la vita è una piantina delicata, va riparata dalla pioggia troppo forte e dalla neve, va annaffiata e protetta dalle erbacce. se non facciamo queste cose la pianta appassirà e allora non potremo lamentarci perchè sarà stata solo responsabilità nosstra. ma se ce ne prendiamo veramente cura la pianticella diventerà un bellissimo albero pieno di frutti della quale potremo godere. cinque mesi fa un forte temporale ha danneggiato la tua bellissima pianta e tu spaventata l'hai rinchiusa per il terrore che qualcos'altro la fuori potesse battersi su di essa uccidendola completamente. ma poi pian piano hai tirato la testa fuori dal tuo buio e silenzioso nascondiglio e osservando con rallegrazione i raggi del sole hai capito che non c'è più ragione di nascondere la tua piantina.
7 settembre 2008
da PIERRE
veramente bella...
idem
8 settembre 2008
da Sere90
I tuoi pareri sono sempre molto profondi e saggi. Hai assolutamente ragione, per fortuna che le piante sanno anche formare grosse cortecce se vogliono. ^_^
8 settembre 2008
da Anonimo
è veramente stupenda... complimenti
8 settembre 2008
da matteo x sere90
comunque c'è una cosa che per me sbagli da sempre. hai sempre detto che è inutile denunciare questa persona perchè nessuna punizione al mondo sarà mai abbastanza per il male che ti ha fatto. ma non pensi che lui ha violentato te e chi sa quante altre ragazze innocenti! rovinando la vita a delle persone per una sua perversione!! non può farla franca!! non se lo merita!! anche se la galera non sarà mai una punizione abbastanza grande non significa che non lo farà star male con se stesso per ciò che è.
8 settembre 2008
da Greta
Bella, è vero quando riscopri la vita i brutti ricordi prendono un altra forma certo le cicatrici rimangono ma sono meno dolorose e nelle brutte situazioni se ne esci fuori, vai avanti escono fuori anche altre "opportunità" per vivere serenamente.
8 settembre 2008 - Bari
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