questa mattina sono andata a ritirare gli esami.ora non ci sono più dubbi.le possibilità di guarigione ci sono ma non superano il 2% e la terapia è devastante.ho ringraziato il cielo di esserci andata da sola.si, in quel momento avrei voluto delle braccia che mi avvolgessero ma meglio cosi.mi è crollato il mondo addosso eppure alla dottoressa non ho lasciato vedere niente.fredda, distaccata.come se la cosa non mi toccasse.ho avuto paura.tanta paura.quando sono uscita dall'ospedale ho preso il telefono e ho fatto il suo numero.volevo chiamarlo e dirgli tutto quello che provo per lui.l'idea che potesse andare male non mi ha sfiorato nemmeno un attimo.è stato il mio primo pensiero.poi mi sono fermata.ho spento il telefono e l'ho messo via.se mai fosse felice delle mie parole, come potrei poi dirgli come stanno le cose?meglio che non si leghi meglio dimenticare.non avevo voglia di tornare a casa.sono stata dalla mia migliore amica.è arrabbiata per il poco tempo che le dedico.ho lasciato che si sfogasse senza dire niente.dice che adesso che sto bene e non ho più bisogno, non la cerco più.pensa che sono una stronza.meglio cosi anche per lei.prendere le distanze è l0unica soluzione.eppure man mano che mi alontanavo da casa sua, sentivo il vuoto che creceva immenso.non sono riuscita a tornare a casa subito.ho pensato a tutto quello che perderò.le esperienze che non vivrò mai, i posti che non potro vedere, le cose che non riusciro a conoscere.mi manca già tutto quanto.
28 settembre 2008
Categoria: Drammatiche