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da Sadspirit per tutti
Tutti siamo soli, anche se di questo si accorgono solo gli animi più sensibili e intelligenti. L'uomo nasce solo. Muore solo. Durante il cammino dell'esistenza fa una moltitudine di incontri e conoscenze. Gli amici altro non sono che persone che si servono di noi, a volte anche solo per avere le nostre attenzioni o "sentimentalmente", e di cui noi ci serviamo. E' triste, ma è la verità. Il mondo purtroppo non è bello. L'uomo, piuttosto che accettare questo, preferisce spesso illudersi. In tanti modi, anche con la religione. E' bello sapere che dopo la morte saremo felici e tutto sarà perfetto, se ci comportiamo bene in vita ("bene" come conviene ad alcune persone). Io sono ateo, ma credo comunque nell'anima e in qualcosa di superiore. Ma non aderisco a nessuna religione, tutte le mie "attuali" certezze sono soltanto frutto di mie elucubrazioni. Una cosa bruttissima per una persona è la diversità. Sia in bene che in male. E' una maledizione. Gli altri non ti riconoscono come loro "simile", e non hai diritto neanche alla loro compassione. Io sono diverso dagli altri, me ne rendo conto: ragiono in modo differente, ho una vita differente, un modo di fare differente, interessi differenti. E voglio morire.
Un malinconico saluto a tutti,
Sadspirit.
18 marzo 2004 - Roma
Categoria: Solitudine
da luca
io non la penso così... la vita secondo me è stupenda, certo, haq delle difficoltà, ma anche quelle servono a crescere! poi ci sono moltissime persone che ci amano per quello che siamo, e non per quello che loro vogliono che siamo.
ciao un bacio
18 marzo 2004
da dada
io non credo che l'essere differente sia un male. Non esiste 1 persona uguale ad un'altra per questo siamo tutti diversi. Dovremmo quindi diffidare da tutti se fosse come dici tu! delle persone possono avere stessi interessi stessi gusti, ma non saranno mai identiche. Per quanto riguarda gli amici.. bè è vero molto spesso è solo gente che se approfitta di noi per raggiungere degli scopi, ma quando ci troviamo davanti delle persone che sono in grado di ascoltare le nostre lamentele anche quando diventano noiose, che non ci asciugano le lacrime per il semplice fatto che ci aiutano a non versarle, che sono disponibili sempre per darci una mano o un consiglio... davanti quelle persone non si può dire che tutti se ne approfittano o che la vita non è bella come si crede, perchè se siamo qui su questo mondo è per provare dei sentimenti non per farci prendere per il c**o anke se molte volte i "potenti" fanno molto più che prenderci per il c**o, ma questa è un'altra dimostrazione che non siamo tutti uguali. Tu dici che vuoi morire: pensa solo che ci sono bambini che vengono uccisi quando invece vorrebbero vivere. Tu che hai la possibilità di vivere perchè non dovresti farlo, forse avrai dei prob ma chi non ne ha?! riflettici...
18 marzo 2004
da contorta
ciao anke se in modo differente ti kapisco... anke a me c sono momenti ke nn trovo qualkosa di buono nella mia vita nel mondo ma poi rifletto e credo ke ora ivo e devo cercare di vivere fino in fondo anke se ti senti solo ci sono xsonee ke cn un sorriso ti riallegrano
21 marzo 2004
da ale
Capisco qual è la diversità a cui ti riferisci. Anche io mi sento diversa. E' come se tutto il mondo andasse da una parte e io.. da sola... dalla parte opposta. Credo che in ogni caso bisogna essere determinati e un po' piu' fiduciosi nei confronti degli altri.. perche' tra tanta gente potrestri trovare persone davvero speciali. ciao
21 marzo 2004
da Mary
Sei depresso perchè hai chiuso il tuo cuore a Dio, l'unica fonte di vita. (la religione come la vedi tu fa tristezza...)
Forse dovresti leggere qualcosa di illuminante, ci sono tante cose interessanti e belle da conoscere. Non hai niente da perdere, l'unico rischio è che potresti decidere che la vita merita di essere vissuta nella sua pienezza.
"Come la creazione è la soluzione di fondo del problema dell'essere, così l'illuminazione è la soluzione di fondo del problema del conoscere.
Dio è il sole dell'anima. L'anima ha il suo sole come l'occhio del corpo il suo. Nella preghiera dei Soliloqui leggiamo: " O Dio, luce intelligibile, nel quale, dal quale e per mezzo del quale splendono intelligibilmente all'anima tutte le cose intelligibili che conosce "
Dio è il maestro interiore?.. , perché se l'uomo vuol crescere nella verità deve purificare il cuore, rientrare in se stesso - nell'uomo interiore dove abita la verità, e stabilire il colloquio con Dio che interiormente illumina.
Dio è verità. In questa verità vediamo tutte le verità che la nostra mente percepisce.
La morte dunque non viene da Dio. Dio, infatti, non ha creato la morte, né gode per la rovina dei viventi, giacché la somma essenza fa essere tutto ciò che è: per questo si chiama essenza. La morte, invece, fa sì che tutto ciò che muore non sia più, in quanto muore. Se, infatti, le cose che muoiono morissero del tutto, certamente giungerebbero al nulla; esse invece in tanto muoiono in quanto partecipano meno dell'essenza o, per dirla in maniera più breve, tanto più muoiono quanto meno sono. Ora, il corpo è inferiore a qualsiasi genere di vita perché, per quanto poco conservi la sua forma, la conserva in virtù della vita, sia di quella che governa ogni essere animato sia di quella che regola l'intera natura del mondo. Il corpo dunque è più esposto alla morte e quindi è più vicino al nulla; pertanto la vita che, attratta dai godimenti del corpo, dimentica Dio, volge verso il nulla. In questo sta l'iniquità.
La morte della vita non è altro che l'iniquità, la quale appunto è così chiamata perché non è nulla, ed è per questo che gli uomini più iniqui sono chiamati uomini da nulla. La vita dunque volge verso il nulla se, per volontaria colpa, si allontana da Colui che la creò e della cui essenza godeva, per poter godere, contro la legge divina, delle realtà corporee alle quali Dio l'aveva preposta. In questo sta l'iniquità. Ma ciò non significa che il corpo sia nulla : anche il corpo, infatti, presenta una certa armonia tra le sue parti, senza la quale non potrebbe assolutamente essere
Se invece l'anima, finché è nello stadio della vita umana, riesce a vincere quei desideri che ha alimentato a suo danno godendo delle cose mortali e, per vincerli, confida nell'aiuto della grazia di Dio, che serve con la mente e la buona volontà, senza dubbio sarà rigenerata e dalla molteplicità delle cose mutevoli sarà riportata all'Uno immutabile e, rinnovata dalla Sapienza non creata ma che crea tutte le cose, godrà di Dio per virtù dello Spirito Santo, che è suo dono. Così si forma l'uomo spirituale che tutto giudica senza essere giudicato da nessuno, che ama il Signore Dio suo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, e il suo prossimo non secondo la carne ma come se stesso. Ama se stesso secondo lo spirito chi ama Dio a partire da tutto ciò che in Lui vive".
S. Agostino
24 marzo 2004
da FedeKiKO
Oggi ero in chiesa all'ordinazione diaconale di Gianpaolo, e mentre il vescovo predicava io non riuscivo a concentrarmi, sentivo solo "BlaBlaaa Blaa e poi Blaaa" (alla Homer Simpson). In quel momento ho pensato di essere stanco di tutto, ho pensato che non valeva continuare a vivere, ho pensato che non aveva proprio senso continuare a vivere. Tra la mia vita passata presente e futura ed il nulla preferivo il nulla. Dopodichè ho continuato a seguire la celebrazione, ho continuato la mia vita con tutto quello che avevo da fare, quasi sovrappensiero. Adesso che sono qui a ripensare al fatto ho qualche idea più chiara. Esistono cose nella vita che piacciono all'uomo, che rendono la vita più piacevole, ecco, quelle cose spesso non le abbiamo, e tiriamo avanti solo con la speranza di averle. Vivendo così saremo sempre accompagnati da quella sgradevole sensazione che nulla vada come vogliamo. In realtà è solo una nostra convinzione. Basta pensare a quanti vivono una vita decisamente peggiore della nostra. Gente che non può neppure sperare in qualcosa, gente alla quale servirebbe un "miracolo" e, credimi, ce n'è tanta. Secondo me, chiunque, in qualunque condizione di vita, può essere felice od infelice allo stesso modo. Non dipende da quello che ci da' la vita ma da come accettiamo la nostra. Anch'io credo che le amicizie siano delle alleanze tornacontistiche, ma del resto è giusto che sia così in un mondo dove il bene non è quasi mai gratuito. Spero che un giorno possiamo incontrare una persona che ci faccia dimenticare di questi nostri malcontenti. Che ci faccia distrarre da queste riflessioni che sono ai confini della nostra esistenza e dunque invalicabili. La soluzione forse è la distrazione. Non pensarci. Trovare altre cose da fare. Andare a dormire e dirsi: "se non esistessi come uomo non mi chiederei che ci sto a fare, forse sono stato io a preferire tutto questo al niente". Chiudere gli occhi e non pensarci più.
26 marzo 2004
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