Sfoghi

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da Scelto

La gente pasciuta di ottimismo e di vigliaccheria crede sia da codardi pensare al suicidio.
Dà sempre il suo giudizio, puntando il dito, avendo "l'assoluta verità" in mano, con quella saccente aria di superiorità priva di ogni misericordia.
Dicono che chi si uccide non ama la vita. Quale idiozia!!!
Chi si uccide la vita l'adora!
E proprio per questo non sopporta di viverla a metà, si ribella alle limitazione ch'essa ci impone dandoci prima i desideri e poi togliendoceli con gratuito sadismo.
E i motivi non contano poi così tanto: ci si ammazza per amore o per una malattia incurabile, per mancanza di una posizione sociale o per semplice angoscia.
Ci si ammazza perchè una donna (o un uomo) che credevamo ci amasse, invece se ne frega di noi. Sentiamo la sua indifferenza o il suo fastidio. Anzichè calore umano e accettazione ci dà freddezza e superficialità. E noi, che rimettiamo in questa persona la nostra vita, ne siamo condizionati.
Ci si uccide per stanchezza; perchè vogliamo dormire senza pensieri, senza vedere il cielo grigio, senza che tutto sia inutile.
Ho letto questa frase "Colui che è pronto a morire in qualsiasi momento è uno che ha la coscienza tranquilla e non teme il giudizio di Dio, non sa se Dio esiste, qualora esistesse, non gli farebbe paura, anzi, vorrebbe fare con Lui una bella chiacchierata."
Sì, io non so se finirò la mia vita così oppure se avrò davanti a me una serenità fino adesso vagheggiata.
Ricordate la canzone di De Andrè? "Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio."
Ma so che ho pensato tante volte al Gesto Supremo. Lanciarsi nel vuoto, la paura che ti assale, mista a una sensazione di assoluta libertà. Poi il sonno, la pace, il riposo.
E un amore fallito torna ad essere un sogno che non ci dà più fastidio; l'angoscia cessa di tormentarci; la pesantezza si annulla; le emozioni si diradano; i sensi di colpa evaporano.
Tutto diventa nuvola. E noi, un ricordo.

13 ottobre 2008

Categoria: Sfoghi

da Anonimo

Cosa si può dire ad una persona che fa questi discorsi? Niente che non sia stato detto, quindi nessun argomento che possa smontare un simile proposito. Io ho 38 anni, e devo dire che quando ero adolescente e talvolta ancora oggi sono così depresso che mi vengono in mente pensieri suicidi. Pensieri in cui la morte appare come una liberazione da tutte le insoddisfazioni della vita. Quindi, per quanto possa servirti, ti dico che io ti comprendo e non punto il dito su di te. Voglio solo aggiungere che un mio caro amico qualche anno fa si è tolto la vita, ed in me è rimasto un grande rammarico di non aver capito il suo disagio e quindi non averlo potuto aiutare. Hai cercato di far capire a qualcuno che ti sta vicino qual'è il tuo stato d'animo? Ti sei veramente aperto? Oppure ritieni che nessuno sia veramente interessato a te?
Le esperienze sono diverse, e non posso essere maestro di niente; però nel mio caso sono convinto di aver superato le mie angosce, sopattutto quelle adolescenziali, grazie all'aiuto di altri. Ed ho la fortuna di esserci riuscito. Quando attraverso dei momenti di depressione tutt'ora cerco il contatto con chi mi sta vicino, e comunque mi viene in aiuto la consapevolezza di come certe esperienze del passato, vissute come senza via di uscita, oggi siano solo ricordi sbiaditi. Ti saluto.

13 ottobre 2008

da LORY

Concordo con te, ma credo che siano poche le persone che hanno la coscienza totalmente pulita e tranquilla da poter morire subito.
Se già siamo pessimisti (e io lo sono perchè non navigo in buone acque) di sicuro abbiamo qualcosa da rimproverarci anche se la vita ci è ostile. Io ad esempio mi rimprovero di non avere la forza di andare avanti nonostante tutto. Penso che ci voglia un gran coraggio ad uccidersi, non credo che lo farò mai (anche se in realtà mi sto uccidendo piano piano ogni giorno). Vorrei urlare anch'io che chi si uccide ama la vita, che chi non cerca gli altri in realtà ha una gran fame d'affetto...
Credo che molte persone pensino al suicidio, ma è angosciante sentire al telegiornale che qualcuno si è tolto la vita. Ti auguro ogni bene, ciao.

13 ottobre 2008

da titty

le manie suicide...
cari miei...io non vi punto il dito contro...no!!!!e il dolore di chi resta???non tutto nella vita va bene...ma non bisogna essere così egoisti da lasciare i perchè ai vivi che in vita erano la vostra vita...l'angoscia...qualcosa che ti tormenta...e lo so cos'è l'angoscia... è quel dolore che ti contorce lo stomaco e ti fa mancare l'aria per i sensi di colpa che ho... quell'immensa rabbia che provo per non aver capito e l'unica mia consolazione è pensare che per lui è stata una liberazione e a me resta e resterà un perchè per sempre... qualsiasi sia la vostra scelta lasciate un perchè a chi vi vuole bene...perchè se no magari ponete fine al vostro dolore interiore dando inizio al dolore di chi vi è vicino e vi ama...

13 ottobre 2008

da Scelto

Cari amici, rispondo a entrambi.
Il suicidio è sempre un grido di aiuto. Io ho 27 anni e non sono certo un vecchio. Ma non ne ho neanche 16 e ho passato davvero momenti di vera e piena angoscia. Questo è uno di quei momenti.
Non mi hanno rinnpovato un contratto e la ragazzo che mi piace abita a 1600 km di distanza e, pur dicendomi di amarmi, sembra sempre un po' scocciata nel sentirmi.
Io ho solo bisogno d'amore. E nessuno è disposto a darmelo. Noi viviamo per amare e se non veniamo amati e non amiamo siamo già morti.
Il suicidio potrebbe essere una situazione già presente che si tramuta in fatto.
So bene che ucciderei anche i miei. Ma l'alternativa qual'è? Soffrire fino a morire comunque? C'è una soglia oltre il quale la sofferenza non è sopportabile. Io forse ci sono sopra.
E poi sono stanco...tanto stanco...tano stanco...

13 ottobre 2008

da Cat

Cara titty,

E quindi dobbiamo continuare a soffrire indicibilmente perchè così gli altri non sentiranno la nostra mancanza? Questo sarebbe il senso della vita?
Tenetevelo!!!

14 ottobre 2008

da bambola

nn mancheremo nei cuori di chi ci sta vicino perchè x loro non siamo mai esistiti

14 ottobre 2008

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