Drammatiche

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da Marco per Papa Michele

Fra qualche giorno sarà il mio compleanno...ma sara' anche un mese dal giorno in cui hai chiuso i tuoi okki alla vita...dopo la disperazione iniziale ora il dolore si trasforma in qualcosa di soffocante terribile, qualcosa che non mi da pace, mi manchi papà mi mancano i tuoi silenzi...il tuo scrollare le spalle quando ti chiedevo come stessi...mi manca l'accarezzarti...il consolarti durante questa malattia che ti ha stroncato senza nemmeno renderci conto...senza che potessi dirmi ciao...

13 ottobre 2008 - Torino

Categoria: Drammatiche

da Bimba

Mi dispiace per la perdita di tuo padre...non posso capire il tuo dolore perché non l'ho provato...ed è inutile dire "ti capisco"e cose del genere...ma ti dico una cosa, dentro ognuno di noi c'è una forza incredibile, una forza che ci da il coraggio di andare avanti e continuare a vivere, anche senza le persone per noi essenziali!!trova questa forza e lotta per ritrovare la serenità che non hai...ti faccio i migliori auguri per il tuo compleanno, sperando che la vita d'ora in avanti ti riservi solo felicità!!un forte abbraccio..

15 ottobre 2008

da maria

Caro Marco, mi dispiace molto per la perdita di tuo padre, capisco il tuo dolore e ti sono vicina, anche a me e venuto a mancare la persona più importante, sono passati 3 anni da quel giorno, ma so che lui mi e sempre vicino, non mi lascia mai e mi guida in tutte le mie decisioni, credimi lui ti e vicino, in quel periodo dopo 3 giorni dalla sua morte mio marito mi ha lasciato con 3 figli stavo impazzendo, erano venuti a mancare due pilastri, ma non so come, ho trovato la forza di combattere e rialzarmi, mi ricordavo sempre quello che mio padre mi diceva di non smettere mai di sperare e di sorridere, lui era una persona molto solare che riusciva sempre ad avere un sorriso per tutti, ricorda sempre il suo sorriso e parlagli non smettere mai di rivolgerti a lui, lui e li che ti ascolta e ti guida, non essere triste.Sai mi capita spesso quando penso a lui di vedere sempre una farfalla volare, voglio pensare che lui si sia trasformato in una farfalla e mi stia sempre vicino, un forte abbraccio

16 ottobre 2008 - Torino

da Marco

Grazie Maria, ma è molto difficile...pensare che ora lui sia qua...non mi risponde... non mi dice nulla... a me manca manca manca...

17 ottobre 2008 - Torino

da maria

Caro Marco, lo so e molto difficile da accettare ma devi farti forza, pensa anche a tua madre che se ti vede soffrire soffre anche lei, parla con qualcuno ricorda i momenti belli, e ricorda lui non vuole vederti soffrire, te lo dice una che stava per fare una sciocchezza... ma per fortuna e grazie ai miei figli sono qui un bacio e quando vuoi ci sono un bacio

17 ottobre 2008 - Torino

da anonima

Portalo nel cuore Marco come faccio io con la mia mamma, so che stai soffrendo e so che e' terribile e i giorni che verranno lo saranno ancora di piu' e ti sentirai impazzire, ma devi andare avanti e vivere quella vita che papa' ti ha regalato quando ha deciso di metterti al mondo, avrebbe voluto vederti ancora e ancora, ma la vita a volte bastar**a fa scherzi mica da poco. Non ti dico queste parole perche' mi sono rassegnata, mia madre e' morta 5 anni fa ed io ancora la cerco, a volte succede qualcosa ed io d'impeto prendo il tel e compongo il numero senza rendermi conto che lei non rispondera' piu', tra non molto sara' anche il mio di compleanno ma non ricevero' nessun telegramma, un Natale scrisse una lettera a mio figlio e impresse un bacio col rossetto forse per sentirlo vicino questo suo adorato nipotino, quella lettera e'nel mio portafoglio ed ogni volta che lo apro i miei occhi cadono sempre li sulla sua scrittura che riconoscerei tra mille e la sento piu' vicina, voglio sentirla cosi' mi serve per andare avanti, per sopravvivere. Mi diceva sempre che il dolore di una mamma e' sopravvivere ad un figlio, non le potro' mai dire cosa sente un figlio quando un genitore chiude gli occhi per sempre, non le potro' dire che e' un dolore che di umano ha troppo poco anzi niente, ma ho dovuto fermarmi anche io con una rabbia che non ti dico perche' avere la consapevolezza anzi prenderne coscienza che non si puo' fare niente e' una cosa che fa davvero troppo male.Marco l'unica cosa che mi sento di dirti e' di prenderti un po' di tempo per te stesso con calma con molta calma, tieni dentro al tuo cuore tutti i ricordi quelli di bimbo, quelli da adolescente e quelli da uomo, conserva i suoi sorrisi e i suoi silenzi, conserva tutto di tutto e non temere di dimenticar la sua voce o che sbiadisca il suo volto perche' questo non potra' mai accadere. Queste cose ti aiuteranno fidati per andare avanti come ho fatto io. Ti abbraccio forte nella speranza che le mie parole ti possano portare un po' di conforto.

20 ottobre 2008

da Marco

Belle e importanti parole, come dicevi tu...la consapevolezza di non poter fare nulla.. di qualcosa che pian piano li spegne, vedi lui è stato poco tempo malato, neppure 8 mesi, ma non sembrava lo fosse, e poi ad un tratto in brevissimo tempo è volato via in alto senza neppure poter proferire una parola, un saluto.
Io e lui eravamo una cosa sola ormai, durante al sua malattia si era completamente adagiato su di me e io lo accompagnavo, lo supportavo, gli sorridevo e scherzavamo su fatto che presto sarebbe morto...ma in cuor mio dopo i primi esiti delle terapie ho creduto che per un po di tempo ancora avessimo vinto la malattia...invece no non era così, non lo è stato e di quei giorni sono rimaste impresse nella mia mente delle immagini, come dei flash, terribili,la sua agonia, il modo di respirare, la morte, il vederlo su un tavolo in acciaio freddo, in un ambiente freddo...nella bara e poi la sepoltura...avrei voluto riportarmelo a casa...Ora siamo rimasti io e la mia mamma a vivere circondati dalle sue cose, dalle cose che ha fatto e ogni sguardo si riflette nel suo viso...Grazie

21 ottobre 2008 - Torino

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