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da Cat
La gente pasciuta di ottimismo e di vigliaccheria crede sia da codardi pensare al suicidio.
Dà sempre il suo giudizio, puntando il dito, avendo "l'assoluta verità" in mano, con quella saccente aria di superiorità priva di ogni misericordia.
Dicono che chi si uccide non ama la vita. Quale idiozia!!!
Chi si uccide la vita l'adora!
E proprio per questo non sopporta di viverla a metà, si ribella alle limitazione ch'essa ci impone dandoci prima i desideri e poi togliendoceli con gratuito sadismo.
E i motivi non contano poi così tanto: ci si ammazza per amore o per una malattia incurabile, per mancanza di una posizione sociale o per semplice angoscia.
Ci si ammazza perchè una donna (o un uomo) che credevamo ci amasse, invece se ne frega di noi. Sentiamo la sua indifferenza o il suo fastidio. Anzichè calore umano e accettazione ci dà freddezza e superficialità. E noi, che rimettiamo in questa persona la nostra vita, ne siamo condizionati.
Ci si uccide per stanchezza; perchè vogliamo dormire senza pensieri, senza vedere il cielo grigio, senza che tutto sia inutile.
Ho letto questa frase "Colui che è pronto a morire in qualsiasi momento è uno che ha la coscienza tranquilla e non teme il giudizio di Dio, non sa se Dio esiste, qualora esistesse, non gli farebbe paura, anzi, vorrebbe fare con Lui una bella chiacchierata."
Sì, io non so se finirò la mia vita così oppure se avrò davanti a me una serenità fino adesso vagheggiata.
Ricordate la canzone di De Andrè? "Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza
preferirono la morte."
Ma so che ho pensato tante volte al Gesto Supremo. Lanciarsi nel vuoto, la paura che ti assale, mista a una sensazione di assoluta libertà. Poi il sonno, la pace, il riposo.
E un amore fallito torna ad essere un sogno che non ci dà più fastidio; l'angoscia cessa di tormentarci; la pesantezza si annulla; le emozioni si diradano; i sensi di colpa evaporano.
Tutto diventa nuvola. E noi, un ricordo.
28 ottobre 2008
Categoria: Solitudine
da enrico
Parli di gente pasciuta di ottimismo come se fosse una malattia terribile da debellare al più presto!
La gente che si uccide adora la vita? Non credo proprio, che si valuti caso per caso ma nel caso del mio amico per lui la vita era diventata un fardello troppo pesante, parole sue "Non ne valeva la pena viverla". Per fortuna s'è salvato e ora è + ottimista di me. Detesti l'ottimismo e allora continua a fare quel che stai facendo: continua a crogiolarti nella tua negatività assoluta, poi però non stupirti se la gente ti evita. La gente ha già abbastanza angosce proprie non ha forza ne voglia di farsi carico di quelle altrui e alla compagnia di una persona per la quale tutto è nero e grigio e una valle di lacrime preferiscono la compagnia anche di un cane piuttosto, ma pieno di voglia di vivere e di giocare negli occhi.
Allora i bambini che giocano al parco dove senti le loro risate, ai bambini qualsiasi cosa mette il sorriso sul volto, certo non hanno le preoccupazioni degli adulti, ma allora tutti sti bambini sorridenti son tutti da mandare al rogo perchè hanno osato sorridere alla vita!!! Anche i bambini del terzo mondo, che non hanno niente di niente, eppure basta che li vedi con un pallone in mano e sembrano le persone più ricche e felici. Anche loro non hanno capito niente?!?
Si trovo che sia un po' da codarti tentare di uccidersi: molto più comodo morire che continuare a vivere e a trovare il coraggio di vivere. Per stessa ammissione del mio amico ex aspirante suicida: chi vuole morire è perchè trova una fuga da una vita che non ha più coraggio o forza di affrontare. Aggiungo che a morire son tutti capaci, è a vivere una vita spesso difficoltosa che non è facile ma non tutti si arrendono, tanti si rialzano o passano metà della loro esistenza a cadere e a rialzarsi e queste persone che io stimo moltissimo; non stimo quelli che si arrendono, specialmente quelli che si arrendono stupidamente alla prima sconfitta, come se a nessun altro tranne che a loro sia mai capitato un periodo brutto a dire poco.
29 ottobre 2008
da mery
Dopo le prime righe che ho letto, ho provato vergogna al posto tuo e ho detto tutto.
29 ottobre 2008
da viviana
Sembri una persona molto superficiale infarcita di frasi fatte, pensa a chi sta combattendo una malattia terribile lottando ogni giorno per vivere anche solo un giorno in più. Come mia madre che vuole vivere per venire al mio matrimonio: mi sposo il 10 marzo. Ogni giorno lei lotta contro la morte per riuscire a vedermi all'altare almeno ed io impotente assisto e la vedo mentre si consuma poco alla volta sapendo fin da adesso che non riuscira' a vedere i miei figli.
Anche lei lo sa che non ci riuscira'.
Ma non si è lasciata andare un solo giorno, mi aspettavo che crollasse piangesse, niente di ciò. E tu hai il coraggio di venirmi a dire che la gente "è pasciuta di ottimismo"?. Tu non sei manco degno di allacciare le scarpe a mia madre o di stare nella sua stessa stanza.
Dimenticavo dai anche l'impressione di essere molto arrogante.
29 ottobre 2008
da venere
Io non penso che sia da codardi pensare al suicidio, non giudico chi arriva a farlo, ma è naturale cercare di distogliere da quell?idea chi vorrebbe farlo ?forse a volte ci si pensa perché si hanno momenti di debolezza e di sconforto nei confronti della vita e bisogno di pace, ci sembra di non farcela, di non essere abbastanza forti, si avrebbe bisogno di sostegno, ma davanti e dentro noi c?è solo vuoto, un immenso vuoto?.e il solo pensiero di mettere fine a tutto questo ci pare dolce e consolante?anche a me è capitato a volte di pensarci?anche ora a volte mi capita, quando mi sembra non esserci via d?uscita?ma poi mi assale un brivido, penso al corpo gelido senza vita, al mistero della morte, al nulla?.alle persone care che mi vogliono bene prese dalla disperazione?sconvolte dal mio gesto?e allora quel gesto che mi sembrava unica dolce consolazione diventa gelida paura e non c?è nulla più che possa consolare se non continuare a lottare finchè ci sarà concesso vivere.
29 ottobre 2008
da Anonimo
Ma perche' sapete solo giudicare Cat per cio' che ha scritto senza davvero cercare di capire nel profondo cio' che ha scritto... pasciuta di ottimismo e' quella gente superficiale...chi non crede in nessun vero valore e quindi nulla davvero puo' ferirlo... chi non mette cuore ed anima in cio' che fa e quindi anima e cuore non possono essere colpiti... chi quando vive un rapporto lo fa dando il minimo e non amando mai veramente, e quindi non sapra' mai cosa significa soffrire per amore e voler morire perche' l'altro ci ha abbandonati dimenticando le tante promesse fatte... questa e' la gente pasciuta di ottimismo e non certo chi lotta davati ad una brutta malattia, che merita tutto il rispetto di questo mondo... a volte si desidera morire perche' si capisce di non essere fatti per questo mondo... immaginare per un attimo di sentirsi liberi, leggeri senza quella paura di affrontare ogni giorno... ma quasi sempre e' pensiero di un attimo e dopo si torna a guardare ed affrontare la realta'... e' evadere per un istante... spero Cat di aver interpretato bene il tuo pensiero, che io approvo come il resto di cio' che dici sempre... un grande abbraccio amico...
29 ottobre 2008
da Claudia
Cat sono stata io a scrivere la dedica sopra, ma mi sono dimentica di firmare...ciao amico...
29 ottobre 2008
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