Vita

da Auanagana Bob per People

Un giorno, alle tre di notte mentre ero profondamente addormentato, squillò il telefono di casa mia e una voce amica mi annunciò che Alessandro, un carissimo amico, il mio migliore amico era morto. Il giorno dopo andai a casa di Alessandro dove trovai molta gente in lacrime. Nella casa trovai molti gruppi di persone che discutevano fra loro sul valore della morte, sulla paura che ognuno aveva, sulla morte di Alessandro e su come la vita, in fondo, trascorra molto più velocemente di quanto immaginiamo. Ettore, che si diletta di poesia e d?esoterismo, diceva: ? io non ho paura della morte. La morte non esiste ed è mia amica. In fondo ogni sera, quando ci addormentiamo, moriamo e poi al mattino eccoci di nuovo in piedi a affrontare una nuova giornata di lavoro. Sono sicuro che Alessandro ora ci sta guardando e forse sorride del nostro dolore ?. A queste parole un uomo, che nessuno conosceva ma che tutti avevano accettato come un amico di Alessandro disse a Ettore: ? Lei dice bene, anch?io credo che Alessandro sia qui, da qualche parte, ad ascoltarci. La morte, comunque la si consideri è un mistero e ciò che ci fa paura non è la morte ma il mistero. Dove vive ora Alessandro? Cosa pensa? Lo rivedremo un giorno? Vi sono molte teorie in proposito ma poche certezze. L?uomo preferisce vedere, sentire, toccare ciò che è intorno a lui anziché credere. Tutte le religioni ci hanno detto che c?è vita dopo la morte ma lei, con tutte le sue certezze, è sicuro di questo? Crede veramente che dopo questa vita ci sia un?altra vita? E se esiste che tipo di vita è?? Ettore guardò questo sconosciuto senza proferire parola e lo sconosciuto proseguì: ? Molti anni fa ero in India, ho visto tanta gente morire per la strada, ho visto altra gente raccoglierla, guardarsi e dire: ?quest?uomo ha finito un suo karma? e affermare ciò senza sofferenza, senza dolore ma con la pace nel cuore. In Oriente la morte è vissuta in un altro modo che da noi e ogni essere umano segue il suo karma, o se preferisce il suo destino, e poi torna da dove è venuto per, nel tempo, riprendere a vivere e a bruciare altro karma. Tutto questo avviene sino alla fine dell?evoluzione. Ora lei mi chiederà: ?quando finirà l?evoluzione?? E? difficile rispondere a questa domanda perché l?evoluzione è un cammino che inizia e non si sa quando e se finirà. Comunque quando finirà si apriranno, davanti alla nostra anima, le porte dell?eternità, luogo dal quale nessuno è tornato ?. Tutti i presenti iniziarono a circondare questo sconosciuto e ognuno di loro non sapeva come iniziare a fargli delle domande. Lo sconosciuto proseguì: ? Io penso che sia impossibile realizzare qualsiasi trasformazione con semplici parole come: ?io non ho paura della morte ? perché in verità non si ha paura della morte ma dell?ignoto, senza dimenticare che ciò che non ci è familiare crea in noi paura, tensione e fuga dalla realtà. Per vincere la paura della morte, che è dentro ogni uomo, bisogna familiarizzare con essa perché solo familiarizzando con la morte si scopre che ciò che è non si distrugge. Credo che ciò che muore in noi sia l?io che con la sua morte manda in frantumi la personalità e si aprono in noi le porte dell?anima. Questo è il percorso dell?evoluzione: partire dall?individualità per raggiungere l?essenza dell?essere ed annullarsi nell?immensità. Solo quando raggiungeremo l?illuminazione l?oscurità che abbiamo di fronte si dissolverà per lasciare spazio alla luce dell?eternità e dell?ignoto. Quando arriveremo a questo scopriremo che la morte non esiste, perché, quando moriremo, qualcosa di noi, forse l?anima, continuerà a vivere in altre dimensioni. Lo sconosciuto se ne andò e ripensando a ciò che aveva detto, tutti i presenti si sollevarono d?animo, perché ora Alessandro era di nuovo tornato in mezzo a noi, forse in modo illusorio ma si ?sentiva? la sua presenza.
Devo aggiungere una mia grande convinzione, nella quale credo ciecamente, semplicemente ?noi saremo quello che noi pensiamo?...
Pace
Buona vita a tutti

29 ottobre 2008

Categoria: Vita

da matteo

ciao bob, bella storia, aspetta che provo ad indovinare... quello sconosciuto era dio vero? XD tu ce lo metti sempre in ogni tua storia un perfetto estraneo che poi si scopre essere dio, comunque è vero, io non ho paura che il mio corpo smetta di vivere, io ho paura che appena il mio cuore cesserà per sempre di battere non ci sarà nulla, ho paura di non vedere dio, il paradiso, gli angeli e tutti i miei cari defunti prima di me, non esistere più... questa è la paura più nera, comunque io sono fermo su una decisione, alla mia morte non verrò sepolto, ma verrò bruciato e le mie ceneri sparse in un bellissimo parco, così se dovessi non esistere davvero più perlomeno i resti della mia esistenza staranno alll'aria aperta, in mezzo a coppiette che passeggiano e bambini che giocano, e non a marcire giorno dopo giorno dentro una tomba mentre i vermi si riempiono la pancia!! comunque queste sono solo idee, perchè io credo cecamente che dopo la morte ci sia il paradiso!

29 ottobre 2008

da venere

ciò che mi spaventa di più della morte degli altri è di non averli più vicini, sentire il profumo, l'odore, la voce, il calore di un abbraccio, il nulla dopo una vita condivisa (mi riferisco soprattutto alla perdita di famigliari)...al di la della fede religiosa, la paura più immediata e reale è soffrire per la mancanza fisica di una persona cara. Per quanto riguarda la mia morte mi spaventa l'ignoto dell'anima e mi impressiona la decomposizione del corpo.

30 ottobre 2008

da aaa

caro bob, la morte fa paura..credimi.. te lo dice una persona che sa che presto la donna con il manto nero e la falce verrà a bussare alla sua porta...e lascerà la sua bimba di soli tre anni senza il calore e l'amore della sua mamma..

31 ottobre 2008

da Charla

Tante volte quando entro in questo sito mi viene da scivere anch io racconti..ma una volta completati non gli invio...mi sembrano banali e ripetitivi...così commento quelli degl'altri x dire la mia...
La morte...qual'è la mia paura?? come dici tu, la paura dell'ignoto...la paura di non riuscire a diventare quello che sogno, di non esserci quando ce ne sarà bisogno, di non vedere quello che vorrei vedere e provare quello che vorrei provare. Ma dopo la morte cosa c'è?? sono sempre stata educata ad una vita cattolica. Tutte le sere e le mattine recitavo le preghiere, la domenica c'era la messa. Tutti gli insegnamenti ricevuti ruotavano attorno al Signore. Poi Ho passato un periodo nel quale mi sono un po' staccata, la vedevo come una routine, parole, solo parole. Ma ben presto mi sono resa conto che non ce la facevo da sola. e dosì mi sono riavvicinata a Dio, più sicura e convinta. Più matura. Cosa ci sarà dopo la morte?? seguendo la Bibbia Il paradiso, o diceversa l'inferno (anche se dubito che esista davvero l'inferno)..se guardiamo altre religioni orientali potrebbe esserci la reincarnazione o roba varia...Io non so con esattezza..E credo che nessuno lo saprà mai finchè non ci sbatterà la testa di persona. Se non c'è niente, noi non saremmo niente, e quindi non rimpiangeremo niente. MA se c'è qualcosa, e qualcosa ci deve essere, allora sarà un qualcosa che nessuno x ora può capire. Che va oltre ogni religione. Ogni rito. L'amore, la pace, la gioia

9 novembre 2008

da Charla

Il tempo esiste??? Non so il perchè di questa domanda..ma mi è sorta ora...stavo leggendo alcuni testi di questa sezione di alcuni mesi fa...e in una delle tue è ricomparso il nome Alessandro. Anche lì identificato come il tuo migliore amico. Quello morto...A scuola si studiava nello studio dei testi narrativi le anticipazioni i i flashbag...questo di questa storia quindi è un ricordo piuttosto remoto?? il tempo è una essenza affascinante...siamo vincolati, soggiogati dal tempo...eppure riflettendo è una cosa indefinita..l'intero arco della nostra veita( che a noi sembra eterna) equivale a meno di un briciolo guardando tutta la storia..e da quanyto esiste la Terra?? e prima??

9 novembre 2008