Drammatiche

da Marco per Papa Michele

Ciao Papà, dove sei...stanno passando i giorni, stiamo cercando di andare avanti, ma tu non ci sei, ogni cosa, ci riporta a te...chissà papà come l'avrebbe fatta...chissà cosa avrebbe detto...sai come sono, non avevo la tua passione per il giardinaggio, non ho mai imparato a potare una pianta...e quindi ora e' tutto così difficile, l'altro giorno per tagliare l'erba, nella difficoltà di utilizzare l'attrezzatura ho invocato il tuo nome a squarciagola...volevo morire mi sei mancato incredibilmente...se c'eri eri li pronto in mio aiuto a spiegarmi...come faccio giorno dopo igorno serve la tua presenza i tuoi consigli...Papà mi manchi io non riesco a sostenere tutti...mamma in primo luogo si si dorme da sola, ma so che passa le notti piangendo...e ricordando la vostra vita assieme, una vita si, tra alti e bassi, ma pur sempre una vita condivisa 1/2 secolo quasi...
Ciao papà pensaci da lassù e cerca di darci l'aiuto necessario, anche solo con il tuo sguardo come sapevi fare un bacio

30 ottobre 2008

Categoria: Drammatiche

da babyangel93

Ciao marco, io ti posso assicurare che so quello che stai provando (pur avendo un padre, più o meno)e capisco come e quanto male tu ti possa sentire.La mancanza di un padre, non si rimpiazza con nessuna cosa al mondo e questa forse è la cosa che fa più male.Comunque quando ti senti in difficoltà, pensa a quello che avrebbe fatto tuo padre e fallo (giusto o sbagliato che sia).Non servirà a farti passare il dolore ma servirà almeno ad essersi comportati come una persona speciale.Ciao e se hai voglia di parlarne, sai dove trovarmi.

30 ottobre 2008 - Milano

da l invisibile

Ciao MARCO come va credo che ai bisogno di una mano, si è vero è difficile potare una pianta o tagliare l'erba ma devi farcela, non so la tua età non so di dove sei ma se ti serve una mano per imparare io ci sarò lo fatto per tanti amici anche non conoscendoli.LUI da la sù vi proteggerà, perchè sarà il vostro ANGELO un abbraccio da me e da tutti.ciao MARCO a presto

30 ottobre 2008 - Roma

da ele

Mi chiedevo come stavi e trovo un'altro sfogo e meno male che almeno scrivi, se non lo facessi sarebbe peggio.Sai Marco mia madre la casa nuova non l'ha mai vista, anzi non ho avuto nemmeno il tempo per dirglielo che avevo una casa nuova, avrei voluto tanto vederla girare per casa e commentare questo o quell'altro invece purtroppo cosi' non e' stato e la cosa mi ha provocato un grande dispiacere. Ho arredato casa con tante cose che a lei sarebbero piaciute, ho messo tante composizioni di fiori secchi fatti ad arte dal fioraio, e per ultimo ho piantato tutti i fiori che avevamo nel nostro giardino quando io ero molto piccina e che lei tanto amava, io pero' ho un balcone enorme al posto del giardino e in primavera e in estate e' tutto fiorito dei suoi fiori preferiti. Anche loro pero' ogni anno devo potarli e purtroppo io anche se amo moltissimo fiori e piante forse non riesco come vorrei, alcune le prime volte sono morte altre che invece non dovevano arrivare nemmeno a ottobre le ho ritrovate l'anno dopo piu' belle di prima. Le prime volte mi rizzavano i capelli in testa perche' non sapevo da dove iniziare, e mi dicevo : accidenti lei si che sarebbe capace io invece non ci capisco proprio un bel niente, poco per volta leggendo, documentandomi e chiedendo al signore del piano di sotto i danni da me involontariamente provocati son diventati davvero niente. Marco nessuno nasce col pollice verde, non credere che papa' non abbia sbagliato le prime volte, ma come hai potuto vedere col tempo ha ottenuto un bel risultato, cosa che farai anche tu tra un po', perche' quelle piante, i fiori saranno accuditi con amore, forse qualcosa andra' perduta spero di no, ma tu persevera, informati e vedrai che tutto fiorira' ancora come quando papa' era li con te. La mamma uhmmmm che dire... quando due persone condividono parte della loro vita insieme e' difficile esistere ed accettare la scomparsa del proprio compagno/a, l'amore di tutta una vita, il papa' dei propri figli, il compagno di molte avventure di quando si era giovani e spalla indispensabile di quando si invecchia e ci si fa compagnia magari crescendo i nipotini. Girarsi nel grande lettone e vederlo e sentirlo vuoto e' una realta' molto cruda da mandare giu', si sente sola la tua mamma, sente suo figlio solo e lo vede soffrire anche se lo nasconde, l'aria in casa e' pesante come i silenzi che aleggiano e i mille pensieri che ognuno di voi fa. Stalle vicino, piangi se vuoi insieme a lei, insieme sarete meno soli e la cosa dopo un po' vi pesera' meno, il tempo e ve ne occorrra' molto fara' il resto. Marco scrivi ancora credimi ti fara' bene e darai a noi tutti l'opportunita' di darti una mano. Ti abbraccio Ele

31 ottobre 2008

da Marco

Grazie ele che dire...non lo so

1 novembre 2008