Lettere

da Wendy

Io le chiamerei coincidenze o semplicemente azzardi per attirare la mia attenzione, per sfogarti, per dire ciò che vorresti e che ora non hai il coraggio di dire. Il bello è che qualcuno travisa, qualcuno si identifica in ciò che non è, e tu mi identifichi in ciò che non sono, in ciò che non ho scritto e non ho mai pensato. Le verità non ti interessano, te le sei già create. Le verità ce le hai sotto gli occhi tutti i giorni, per tutto questo tempo, ma non sono quelle che vuoi sentire evidentemente. Allora mi chiedo, cosa vuoi da me? Cosa ancora? Non ce la faccio più a sentire i tuoi sfoghi, la tua sfiducia, le tue accuse, cose vecchie, cose immaginarie. Una cosa è certa, da quando mi hai visto uscire dal commissariato, una cosa è cambiata, finalmente, se sapevo che bastava così poco, l'avrei fatto prima, non avrei subito per mesi e mesi, a tutte le ore! Ma le accuse sono verso di me, riscrivi cose passate, di cui non sai il significato, cose che non mi appartengono, cose che mi dicevi tu che erano solo coincidenze, rivolte a me, alla mia persona, delle quali IO dovrei arrabbiarmi, ed invece tu ci giochi ancora. E poi mi scongiuri di lasciarti in pace. Beh, io non sto facendo proprio niente, assolutamente niente, faccio la mia vita tranquilla, evitando di farmi vedere e sentire, non ti sto pestando i piedi, non ti sto parlando, rinfacciando, accusando, niente di niente, perchè non voglio più esistere per te, e tu ancora stai così?!?
Sei riuscito ad attirare la mia attenzione, di far scattare la molla (era questo che volevi) ed ora non lamentarti.
Sei tu che devi lasciare in pace il mio nome, la mia ombra, il mio ricordo, non ossessionare. Basta.

2 novembre 2008

Categoria: Lettere

da Anonimo

io volevo solo essere tuo amico... basta tutto qui..
tu non vuoi... chiuso il discorso allora..

4 novembre 2008

da Wendy

Faresti bene a firmarti visto che dici che volevi essere mio amico. Ma chi sei.

4 novembre 2008