CATEGORIE
da BETTY
Ritorno con la memoria a quando ero bambina, a quando affacciata alla finestra della mia casa, aspettavo con ansia mio padre che tornasse dalla campagna ed i primi giorni dell'autunno mi riempivano gli occhi di dolcezza e di serenità, attendendo il momento di un abbraccio che odorava d'uva e di umori della vecchia cantina in cui il mosto riposava in attesa di tramutarsi in vino.
Sento ancora il profumo delle caldarroste che la mamma arrostiva sulla stufa nella padella forata, mentre la polenta cuoceva lentamente nel paiolo di rame!
Ritorno a sognare di vivere l'autunno come era allora, ma tutto si disperde nell'aria, aspettando che mi restituisca le illusioni di ciò che è stato e mai più sarà!
13 novembre 2008
Categoria: Ricordi
da Valeria
Che bellissime parole ha scritto, mi è sembrato di vivere una vita d'altri tempi, ho sentito la dolcezza delle parole di mia nonna che mi raccontava di quanto fosse bella la vita di un tempo, quando mi sbucciava l'arancia e metteva la buccia sulla stufa a legne e tutto il profumo in poco tempo inondava la cucina...che bello sentire ancora parlare di queste meravigliose cose.
Sono felice che ci siano ancora persone che come Lei ricordano tutto questo...e sono pure felice si avere avuto l'onore che qualcuno me le racontasse...alla fine credo che la mia sia stata una delle ultime generazione cresciute come bambini veri, quelli che hanno le mamme che lavorano e le nonne a casa ad accudirli, quelli che guardavano bim bum bam, e piangevano con Candy Candy...mi manca tutto moltissimo! Sopratutto la mia sebben difficile infanzia...grazie mille, Le sue parole mi hanno dato una sferzata di felicita' d'altri tempi...
Io la stimo molto.
un abbraccio
14 novembre 2008
da Anonimo
Grazie Valeria,
sono contenta che alcuni giovani stiano ad ascoltare le loro nonne che raccontano della vita di un tempo perchè, anche se vissuta con poche cose, esisteva un'atmosfera molto più tranquilla e serena e noi bambini eravamo sempre allegri e contenti!
Contenti di cosa? Di due mandarini, di una caramella, di un ghiacciolo, di un po' di marmellata spalmata sul pane per merenda.
E poi i giochi: si coglievano dall'orto le verdure rosicchiate dagli insetti, si mettevano su un asse di legno e si giocava alla "bottega", cioè si vendevano agli altri bambini un po' di tutte le verdure ed essi, come pagamento, ti davano dei fogliettini di carta ricavati da vecchi giornali.
Certo era un mondo diverso da quello di oggi, ma comunque meraviglioso!
Ciao cara Valeria e buona fine settimana!
14 novembre 2008
da BETTY
L'anonimo di prima è "Nonna Betty"!
14 novembre 2008
da Valeria
Cara Nonna Betty leggo sempre volentieri i suoi scritti, mi lascio cullare dall'affetto delle sue parole, e mi sento a casa, a casa di quella nonna che mi ha fatta diventare una donna ma che comunque mi ha lasciata troppo presto.
Io la ringrazio sopratutto per come io mi sento leggendo di lei...
Grazie davvero tanto
Valeria
17 novembre 2008
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938