Sfoghi

da Mario per Barbara

L'ultima volta che scrissi qualcosa, era estate, e in me si affollavano tanti pensieri sull'inizio di questo quinto anno.
Ora a distanza di qualche mese, questi pensieri si sono trasformati in realtà, con la sola differenza che essi purtroppo siano abbastanza negativi.
Il mio ultimo anno scolastico è iniziato, come le mie preoccupazioni, che anzichè diminuire aumentano.
A scuola non va bene, sono distratto, vago, assente, con la testa sempre in un altro mondo, o in un'altra classe.
Alcune delle mie nuove "preoccupazioni" sono nate quel 25 settembre, una data difficile da dimenticare.
Oggi 14 Novembre, dopo quasi due mesi, sono cambiato, prima potevo dire di andare a dormire tranquillo e sereno, oggi ho difficoltà a dormire, l'ansia mi attanaglia, penso a quello che vorrei ma non posso avere, penso a dove mi troverò l'anno prossimo a quest'ora, penso a lei incessantemente, perchè mai mi sarei immaginato di affezionarmi così tanto.Porco Giuda!
Non mi era mai successo, anzi, è arrivata proprio quando ormai avevo perso le speranze, ma oggi su di me è crollato un palazzo di dodici piani, da cui però devo rialzarmi e risalire dalle macerie, anche se fa malissimo e ho tutte le ossa rotte.
Io avrei cercato, tentato, sarei riuscito a cambiare le cose, il mio mondo sarebbe stato il tuo, e le mie emozioni le tue, io questo avrei voluto, ma per l'ennesima volta ho sbagliato, colpa mia.
Oggi ho fumato la mia prima sigaretta per te, povero cretino! Ero così nervoso che se mi avessi messo una mano sul cuore lo avresti sentito battere a 3000, ma non lo hai fatto, così come non hai avuto il desiderio di prendermi le mani, oppure di sfiorarmi con le tue labbra, ma non ti rimprovero niente.
Ti ricordi quando mi dicevi di star male per me, e di aver passato tutta una giornata sotto le coperte per me? Bene, quella giornata da due settimane a questa parte, per me è continua?non c?è giorno che io non ti pensi, o che non senta la voglia di venire da te, dovunque sei!
D'accordo il discorso appare sconclusionato o patetico, ma ormai non ha più senso ripensare al passato, e nemmeno al futuro, devo pensare al presente! Ma non ci riesco...
Mi guardo intorno, le pareti della mia stanza mi ricordano i tormenti e le gioie vissute di questo mio tempo, mi ricordano di quando avevo appena 10 anni, arrivato a Buccino da S.Arsenio, spaesato e che non conoscevo nessuno.
Sono passati otto anni, ma sono ancora spaesato, ora a Buccino conosco tutti, e non solo qui, le pareti della mia stanza che otto anni fa erano bianchssime, ora sono interamente ricoperte di poster, ne è passata di acqua sotto i ponti, e ne sono state versate di lacrime?
Sono cresciuto, bene o male sono un uomo, e anche se ora mi viene la tristezza, devo pensare al Mario gioioso e allegro che fino a poco tempo abitava in me, che non è sparito, ma soltanto partito...forse ha perso il treno quando andai a Milano a Settembre, e ora sta ritornando a piedi!
Per il resto, non voglio dirti di ritornare oppure di ripensarci, buttami nel cestino come una cartaccia, così voglio vedere se mi riesco a togliere questo benedetto vizio di voler sempre dare troppo, senza rancore ti dico ancora che ti voglio bene, e che per te ci sarò se ancora dovessi ripensarci?ma se adesso te ne vai, come la canzone di Massimo Di Cataldo, non ci sarà più posto dentro me, ti giuro d'ora in poi, io non saprò chi sei, trascina via con te, le tue incertezze e le tue ipocrisie, ma il male che mi fai, non puoi portarlo via?

19 novembre 2008 - Salerno

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