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da Speranza per Proprio tutti
Sono Speranza..ho 18 anni..sono una ragazza italiana, ma sono cresciuta in Cambogia, in mezzo alla povertà..voglio portare un messaggio..parlare a voi tutti di come si vive in una realtà completamente diversa da quella a cui siete abituati..sono rientrata in Italia a settembre per il funerale della mia nonna materna, e mamma ha deciso di fermarsi qui, nella casa dove ha vissuto da bambina..dice che è stanca di girare..vuole mettere le radici..vuole che Bianca, mia sorella, cresca e vada a scuola in Italia..mio padre nell'ultimo anno ha avuto due infarti, dovuti alla vita dura che conducevamo laggiù, e cosi mamma, che è medico, è preoccupata per la sua salute, e ha deciso per tutti che d'ora in poi sarà l'Italia la nostra casa..ma noi quella terra ce l'abbiamo nel cuore..in Cambogia esistono due realtà ben distinte..i ricchi, straricchi,e i poveri, strapoveri..non esiste una via di mezzo..ma io penso che in Italia non ci siano tante persone sorridenti come la..la Cambogia e un paese solare, nonostante tutto il dolore che si percepisce con un solo sguardo..ci sono bambini e ragazzi di strada ovunque..morte in ogni strada, e le cure mediche vengono prestate solo e dico solo a chi ha i soldi per pagarle..gli altri vengono lasciati a terra morenti..solo pochi ragazzi più fortunati possono studiare, e anche questi per andare a scuola spesso si fanno chilometri a piedi..pochissimi hanno la fortuna di avere una macchina..il mezzo principale è la bicicletta e solo qualcuno ha il motorino..sul motorino si può caricare tutto quello che si vuole..vedi famiglie intere, addirittura sei persone, su un solo motorino e tutti senza il casco..qui sembra impossibile, ma li non ci sono leggi che non ti permettono di farlo..gli incidenti stradali sono terribili..e io ne ho visti tanti..tante volte i miei genitori hanno prestato soccorso ai feriti, ma tante volte non hanno potuto fare niente..le famiglie sono molto numerose e quando i genitori non riescono più a sfamare i più piccoli, i maggiori devono andarsene di casa e mantenersi da soli..è cosi che centinaia di ragazzi sono costretti a lavorare nei garage, dove stanno chiusi ventiquattro ore su ventiquattro, non vengono pagati e ricevono solo un pugnetto di riso..è cosi che centinaia di ragazze sono costrette a prostituirsi, e la polizia permette tutto..mio padre ha tirato fuori tanti giovani da queste situazioni, e ha insegnato loro il suo mestiere, orafo..perchè questi ragazzi possano diventare artefici della loro vita..ora mio padre ha lasciato la sua scuola di formazione in mano ai suoi colleghi, ma ogni giorno ci arrivano le notizie dei loro progressi..è incredibile poi, come quella gente divide quel poco che ha..è stato uno shock per me tornare in Italia e ritrovare ciò che con gli anni tra quelle persone avevo dimenticato..io consiglio a chiunque di fare un viaggio in Cambogia, dormire con loro nelle barecche, nelle discariche..provare a vivere anche solo qualche giorno senza cellulare..sembra impossibile, ma davvero non lo è..la prima volta che sono entrata in una discarica mi chiedevo dove fossi finita, e come potessero tutti quei miei coetanei a vivere li..mi mancava l'aria tant'era la puzza..ma poi io in quei luoghi ci sono cresciuta..ho imparato la loro lingua..la lingua dei ragazzi di strada, che non è il cambogiano, ma come un dialetto..per 16 anni sono stata una di loro..sono arrivata li che avevo 2 anni, e di allora non ricordo nulla, e me ne sono andata a 18, con un bagaglio di vita..
26 novembre 2008
Categoria: Vita
da Aliante
Allora Speranza esiste ancora, in un villaggio africano sperduto, nel cuore di una ragazza di 18 anni che la porta con se', che ha tanto da insegnare a tutti noi figli cresciuti nella bambagia, vestiti cosi' alla moda e cosi' tanto insoddisfatti e infelici.
Speranza dammi un po' della tua, perche' ne ho bisogno..
26 novembre 2008
da Speranza
Aliante..mi ha fatto piacere ricevere la tua risposta..però vedo nelle tue parole tanta malinconia..tanta insoddisfazione..penso che sarei insoddisfatta anch'io se fossi cresciuta in un paese cosi attaccato alle cose materiali, come può essere l'Italia..ma io ho avuto la fortuna di vivere in luoghi dove ciò che conta non sono un paio di scarpe griffate..dove i giovani non sono tutti da copertina, ma li, si percepiscono i valori che noi tutti dovremmo avere, ma che con gli anni staimo andando perdendo..
27 novembre 2008
da Anonimo
Esatto Speranza...la mia amata Terra Madre Africa...è ineguagliabile!!!!...la gente non lo sa..nn si rende conto di una cosa...ke voi africani siete le persone più umili...più sagge...più umane...più profonde...più pulite...e tanto di più...ke esitano al mondo...
Voi avete il cuore...quel grande cuore...ke dalle nostre parti è offuscato...coperto dalla nebbia...
Io ammiro quesl popolo...lo adoro...e non è così buono solo perchè povero..no
anche altri paesi soffrono la povertà...ma non sono come loro...
Un grazie a te...perchè mi hai lasciato sognare per un pò...mi hai dato la possibilità, attraverso la tua testimonianza...di respirare la bellezza dell'atmosfera galante che racchiude quelle terre...nostre origini...
Bella...
Cn affetto...grazie...
sei davvero fortunatissima!!!
...indelebile ombra notturna...
27 novembre 2008
da Zarina
Una stupenda testimonianza, Speranza!!! Sono stranira... lo so cosa vuol dire la povertà...ora vivo in questo bel paese come estetista... sento da un pò di anni le testimonianze della gente italiana che dice "che c'è crisi!"...e dentro di me sto male... uffi... sarebbè tanto da racontare...mi rende felice il fatto di averti letto la tua dedica! Se puoi continua a far capire la tua gente(italiana)quali sono veramente i veri valori nella vita-non vestiti di marca o le macchine,...
Un abbraccio affectuosissimo.
30 novembre 2008 - Ferrara
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