Solitudine

da Rose

La leggerezza. Non so più cosa significhi svegliarsi al mattino senza una morsa che ti stringe il cervello. Sono una persona a molla, che ha carica sufficiente ad affrontare solo mezza giornata, poi inizia a dare i numeri fino al momento in cui non si addormenta e si ricarica quel poco che serve per rimettersi in piedi il giorno seguente.
In tutto questo ormai non sono più compresi i sentimenti. C'è qualcosa di gravemente danneggiato ora dentro di me. Non so se sono più atroci i giorni in cui rido per niente o i giorni in cui piango a dirotto. Ma cosa devo dire? Sto male. Male e basta. Quale che sia la causa o la soluzione, l'unica cosa chiara è la consapevolezza del mio stato. Non sono arrivata a nulla. E' passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui sono stata felice.
Ed ora anche quel luogo e quelle persone sono lontane, naufragate in questa tempesta.
Il mondo sembra sempre più lontano, e questa stanza sempre più stretta. Il timore è quello di perdere completamente la strada, di attardarsi troppo sul sentiero sbagliato, fino a che la luce non scomparirà del tutto e rimarrà solo un buio cieco e spaventoso. Credevo di essere arrivata così in alto, ed invece riecco l'abisso.
E la neve...
Sono giorni che questo ricordo/sogno mi tormenta. La neve in un paesino di montagna. Le montagne avvolte dalla nebbia che si stagliano imponenti tutt'intorno alla casetta, e finalmente tutte queste stupide parole si riducono a nulla. Rimane solo l'essenza materiale della bellezza e della vita. Sentire l'aria fredda e l'odore di inverno. Sentire. Non con la mente, ma con la pelle. Io ormai vivo solo di testa, ecco il nucleo di tutto. Solo di testa.
Troppi anni. Questi pensieri sono un disco che gira da troppo tempo nella mia testa. Per occupare il vuoto della mia vita ho buttato l'università, un altro masso, sul mio fardello. Pensavo che costringermi a fare qualcosa di serio fosse una soluzione...invece sono crollata.
Ma perchè la maggior parte della gente riesce ad affrontare con coraggio cose peggiori e atroci? Sono io quella troppo debole? Oppure tutto questo disinteresse per ciò che mi circonda significa soltanto che la mia strada, quale che sia, è ancora nascosta?
Temo che nulla nel mio mondo sia reale.

2 dicembre 2008

Categoria: Solitudine

da Alex Darth NodTEK

ciao, ti capisco benissimo anche per me e' esattamente così come tu hai ben descritto... sto molto e male e se non fosse per delle piccole cose che ancora mi tengono a galla mi sarei gia' perso del tutto da diversi anni.

ciao...

Alessandro

3 dicembre 2008 - Milano

da Anonimo

ciao Rose,

la tua dedica sembra scritta da me...veramente. Sono l"anonimo " che ha scritto la dedica più in basso a cui tu hai risposto.
ti capisco veramente, e anche se è difficile pensarla positivamente, almeno sappiamo che non siamo le uniche a vivere ogni giorno nella paura totale di affrontare ogni piccolo passo.
non sò...ma a volte la speranza non ci abbandona mai...forse la nostra felicità tornerà prima o poi...
e quando arriverà pensa ai respiri a pieni polmoni ed al sorriso che dalla bocca si estenderà fino agli occhi...quella è la nostra speranza...
infondo bisognerebbe pensare che non può piovere per sempre, il sole dovrà tornare su di noi...perchè pochi anni di serenità non valgono una vita di sofferenza...
la nostra fragilità ci rende speciali perchè pochi possono guardare le cose come le vediamo noi, e quando la felicità arriverà, spero presto, potremmo godere della vita a 360 gradi.
speriamo...speriamo che ci sia anche per noi prima o poi, e che questo sia solo un periodo un pò lungo ma che ci aiuterà in futuro a godere a pieno della vita.
un saluto

3 dicembre 2008