Solitudine

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da Giulia

Ho provato per anni la solitudine, quella vera, quando non non c'era nessuno, non andavo più a scuola, non avevo uno straccio di amica, stavo a casa, avevo 14 anni, questo è andato avanti fino a 20, durante questo periodo sono stata seguita da psichiatri, ho preso medicine, dall'anoressia sono passata ad essere gonfia, grossa, mi odiavo mi facevo schifo, mi tagliavo, ho tentato il suicidio. Poi qualcosa è cattato dentro di me, e ho smesso di assumere farmaci, era dura ma ce l'ho fatta. Ho dovuto fare i conti con il dolore, quello forte che non ti fa dormire. Volevo morire. Nella primavera del 2007 ho iniziato la dieta. Ho perso in pochi mesi 20kg.La mia immagine mi dava forza, il trucco perfetto del viso, i vestiti, tutti che mi facevano i complimenti per come ero stata brava, per come ero bella! Ho preso forza, ho sperato. A settembre sono tornata a scuola, mi hanno accettata bene. Ma piano piano ho capito che il dolore non era andato via. Ho ripreso a tagliarmi, a non mangiare, a vomitare. Stavo malissimo. Ho ripreso gli antidepressivi. Uscivo con le mie amiche, stavo assieme a loro, a tanta gente, ma mi sentivo SOLA, sola e sempre più sola. Durante l'estate ho lavorato, forse andava un po' meglio. A settembre ho ripreso a stare male. Ora sto cercando di diplomarmi. Adesso il dolore non c'è più, mi è rimasto dentro un vuoto enorme, non ho più voglia di fare niente di divertente, odio le feste natalizie, mi sento di nuovo sola, non ho interesse per nessun uomo, per niente, e l'unica mia amica l'ho di nuovo cercata nell'anoressia.
Scusatemi ma avevo solo bisogno di scrivere un po'...

19 dicembre 2008

Categoria: Solitudine

da Sognatrice

Cara amica, anch'io so bene quanto sia difficle vivere...quando ti guardi allo specchio ma non ti piaci, non ti riconosci in quell'immagine...e così semplicemente inizi a non guardarti più...poi devi fare i conti con la solitudine, prima che fuori dentro di te...quando ti senti sola anche in mezzo a tante persone...quando esci e non vedi l'ora di tornare a casa, perchè solo lì forse trovi un pò di tranquillità... tu ti sei buttata nell'anoressia...io semplicemente mi sono chiusa in me stessa... non esco quasi più...non mi guardo mai allo specchio... l'unico posto in cui sto meglio è nella mia cameretta...lì posso essere chi sono senza fingere...come vedi non so dirti come uscire da questo tunnel...ma spero che per me, per te e per tutti quelli che sono nella nostra situazione, presto qualcosa cambierà...vedrai che un giorno anche noi vedremo il sole splendere per noi... ma per adesso ti prego, non buttare via la tua vita ricadendo nell'anoressia... ogni volta che vuoi puoi venire qui e troverai tante persone in grado di ascoltarti e capirti...ed io sono tra queste...quando vuoi scrivi pure qui e troverai sempre me pronta ad esserti accanto e per quanto posso a farti capire che non sei sola...Coraggio cara amica...insieme ce la faremo, ne sono sicura...ti abbraccio forte

19 dicembre 2008

da nicola

Anche io non mi piaccio per niente di faccia, spesso guardo la tele è vedo michelle pfeer una delle attrici di hollywood + belle, e mi chiedo perchè in questo mondo non siamo tutti belli è perchè noi che non siamo il massimo veniamo escusi per il nostro aspetto perchè? Ma sai una cosa? Io guardo la miss della mia classe e quando la vedo immagino il suo futuro: a 16 anni andrà a letto con piu ragazzi possibili e allora mi chedo: vale la pena essere cosi belli x finire in miseria come questa? ti consiglio di leggere L'eleganza del riccio di muriel barbery è bellissimo e non è x ninte noiso come sembra kiss

20 dicembre 2008 - Chieti

da ulisse

E' incredibile quanto la tua storia sia simile alla mia! Io sono crollato a circa 16 anni, ero al liceo, e sono stato spedito subito da uno psichiatra che mi prescrisse antidepressivi e ansiolitici. Anche se ero depresso pensavo che forse sarei guarito entro un anno; invece negli ultimi 8 anni ho dovuto sopportare vari tipi di sofferenza da questa "cosa". Frequentavo il liceo senza fare niente e venivo sgridato dagli insegnanti che non si accorgevano della mia situazione; quando il dolore e i sensi di colpa erano troppo forti mi facevo dei tagli anch'io; ero ossessionato dal suicidio (per forza, quando si sta sotto tortura da anni!) cercai di avvicinarmici ma quando scoprii di non averne il coraggio, decisi di morire di fame, e in pochi mesi passai da 58 a 48 Kg (ero alto 180 cm); per sopportare le umiliazioni della scuola mi ubriacavo di ansiolitici; ho preso antidepressivi per 4 anni, da due psichiatri e ne ricavai solo brutti effetti collaterali; ho avuto dei benefici invece dalle terapie analitiche che feci con 4 psicologi. Dovetti ritirarmi due volte da scuola e non sono più riuscito a diplomarmi, però ho fatto vari lavori, anche pesanti. Oggi sto meglio e mi sto curando con l'autoanalisi. La cosa che mi ha sempre stupito è l'incapacità della maggior parte delle persone (compresi i miei genitori) di capire chi soffre mentalmente: bisogna spiegargli tutto e spesso non lo accettano neanche; come il fatto di non riuscire a stare in compagnia di un conoscente senza star male: "che ci vuole, basta non farsi problemi!", poi "tu non fare cosi..., fai cosà..., perchè io ho l'esperienza e lo sò..." e invece non sanno niente.
Ecco è questa la solitudine: stare in un mare di gente che non vede assolutamente TE, ma una persona normale che esiste solo nella loro testa; è come essere un alieno in un corpo umano. All'inizio mi facevo schifo perchè volevo essere come tutti gli altri. Accettare il fatto che sono diverso dalla maggior parte delle persone e che "la maggioranza" purtroppo è in errore in molti giudizi e convinzioni, è stato il primo passo per ricominciare a volermi bene.

Continua a lottare, a oltranza, anche dopo molti fallimenti, non per essere felice o per soppravvivere, ma per scoprire cosa sei, là sotto tutte le macerie, e quando comincerai a scoprirti (come io ora) sarà un momemto fantastico!
Se te la senti leggi i libri di Karen Horney.

20 dicembre 2008 - Bergamo

da Anonimo

ragazzi, non prendete psicofarmaci... ve ne prego. rifuggite gli psichiatri.

20 dicembre 2008

da Giulia

vi ringrazo per le risposte, avevo paura che anche qui qualcuno mi desse contro, giudicandomi come una che spreca la vita o qualcosa del genere. E paradossalmente lo sono ma ho una sorta di impossibilità a vivere. Grazie ulisse x la tua testimonianza, e comunque ho sentito tantissime altre persone come te e me che dai farmaci hanno tratto solo g li effetti negativi. Per me la scuola era una vera ossessione, ero perfezionista, ordinata educata studiavo sempre e prendevo i massimi voti, i profesori strvedevano per me. Poi è crollato tutto e non facevo più niente.Ora forse da quel lato va meglio da questo lato e mi diplemerò a settembre.i problemi saranno x cosa fare dopo.
Grazie sognatrice per la tua disponibilità, senz'altro seguirò il tuo consiglio, qui mi sentirò un po' meno sola.
A Nicola volevo sire che x me la bellezza è una cosa troppo importante per rinuciarci, e prendo ad esempio le attrici anoressiche, dai video di ispirazione alla magrezza. Ma so anche che questi sono pensieri che provengono dai disturbi alimentari e non sono costruttivi. Non riesco a rinurciare.
Vi abbraccio forte e grazie ancora per le risposte
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21 dicembre 2008

da Tacchina

Ciao, io ho ho 34 anni, da quando ero alle superiori ho iniziato a soffrire di un'ansia così grande da chiudermi lo stomaco, non riuscivo più a mangiare, alta 1.68 pesavo 40 kg e tutti a dirmi quanto facevo impressione.. E' stato consì anche all'iuniversità, ho iniziato a soffrire anche di depressione ed attacchi di panico. Mi sono fatta seguire da uno psichiatra ed ho iniziato a prendere dei farmaci. Ora mi sono affermata nel lavoro, peso 58 kg, a detta di molti sono una ragazza carina, ma mi sento tanto tanto sola e a volte depressa. I farmaci mi aiutano ad andare avanti, ma nessuno riesce a darmi la fiducia in me stessa. Avrei bisogno di essere ricambiata dalle persone che amo ma nella mia vita non è MAI successo... Però riesco a vivere una vita accettabile, ad avere dei momenti di gioia e di serenità. Non potrò mai dimenticare le giornate di disperazione sul divano a piangere, la vigilia di natale la passo sempre con le lacrime agli occhi... Facciamoci coraggio e passerà, saremo felici anche noi un giorno.. almeno per qualche istante. Io mi sono fatta aiutare dai medici, credo che loro mi abbiano salvato, ora riesco a vivere ed ho passato anche dei moneti felici.

21 dicembre 2008 - Vicenza

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