Solitudine

da Simone

Salve a tutti... e da circa 6 ore che leggo le vostre dediche riguardo questa brutta bestia, dediche in cui mi riconosco abbastanza...
Ho 21 anni e si presume che a questa età si debba essere nel pieno delle forze per poter RIDERE, PIANGERE, APPASSIONARSI, AMARE, STUDIARE, LAVORARE, CORRERE... AVERE DELLE RELAZIONI CON I TUOI COETANEI!!!!...
con i quali magari condividere tutte queste "pochissime" cose... insomma essere VIVI
Io sono ormai 4 anni che attraverso questo brutto periodo, si soffre e come se si soffre(soprattutto se vuoi piangere e sfogarti e non ce la fai nemmeno a fare quello) ... non e' bello perdere terreno rispetto ai tuoi coetanei... mentre tu sei li fermo a guardare e a ingoiare amaro...gli altri vanno avanti e tu sei sempre li', frustrato con la convinzione di non aver costruito niente... di non aver acquisito un esperienza...
In questo momento io mi sento proprio vuoto...spesso ve lo chiedete dentro di voi "Io che cosa ho costruito?"...e non sapete cosa rispondere... quella si che e' una bella domanda...
Ho letto di persone che si odiano letteralemente e cosi' facendo si autodistruggono!!!... io non mi odio interiormente mi ritengo un ragazzo normalissimo che "dicono" faccia anche ridere... :P:P...
Sono una persona timida ma questo non lo ritengo un grosso problema, infatti il mio non lo ritengo un problema di relazione quanto piuttosto un problema di mentalita.
Sono arrivato al punto di dire non ho piu' un obbiettivo, non ho/so NIENTE.
Potrei ricominciare da capo iscrivermi all'universita', lavorare per conoscere della gente nuova e invece non ce la faccio...anzi non lo faccio..
Sara' che vivo in un isola ma mi sento come un topo in gabbia, vorrei tanto partire fuori per costruire qualcosa di nuovo avere delle opportunita' in piu'...ma partire fuori per fare che?..non lo so..
L'unica cosa positiva che ho e' la rabbia(che sfogo qurtidianamente studiando il mio strumento preferito, la batteria, e qui ho detto tutto :P:P) e che mi spinge a sperare a crederci sempre che un giorno risorgerai/ricomparirai dal nulla e farai vedere alle altre persone ma soprattutto a te stesso quanto c---o vali!!!!
Scusate se sono mi sono dilungato troppo ma dovevo "sfiatare" un po'..Sono una pentola a pressione pronta a esplodere!!!
Rispondete per farmi sapere cosa ne pensate...GRAZIE

17 gennaio 2009 - Cagliari

Categoria: Solitudine

da marco

ciao simone, anche io ho la tua stessa età e bè che dire... ti capisco, anche io vivo in questa terribile situazione di solitudine, senza nessuno che ti chiami solo per chiederti come stai. Passo le giornate davanti a pc cercando di dimenticare. Mi guardo indietro e capisco di essere un fallito, e guardo al futuro con terrore. E per quanto mi sforzi ormai non ho piu neanche voglia di ridere, uscire, cercare di conoscere gente nuova. Orami è tutto inutile...

17 gennaio 2009

da Arianna

Me dispiace x te!Anke io mi trovo in questa situazione del cavolo..e ho 18 anni..non so più cosa fare della mia vita...di me!Ogni volta mi chiedo perchè gli altri e non io? cosa ho fatto di male per stare cosi'?? non è giusto!Mi sento vuota..senza più un qualcosa per andare avanti..!

17 gennaio 2009 - Roma

da ulisse

Lo so che fa male, e che c'è qualcosa che ci impedisce di fare molte semplici cose, nel mio caso è la paura di sbagliare, quando provo a spiegare a qualcuno questa cosa non capisce mai.
Negli ultimi anni ho cercato in tutti i modi di capire perchè ci sono persone molto più sensibili della maggior parte della popolazione che faticano ad avere una vita normale. Siamo nati così o ci siamo diventati? Credo proprio che la causa sia soprattutto nel carattere innato.
Non è solo una maledizione, è anche un dono straordinario, però non riusciremo mai ad essere felici se cerchiamo di essere come tutti gli altri. Lo so bene che fa paura da morire, e anch'io non ci sono ancora riuscito, ma dovremmo proprio iniziare a vivere "a modo nostro", accettando che siamo un pò diversi dalla maggioranza e quindi la nostra vita, il nostro lavoro, i nostri amici, saranno un pò diversi dal solito.
Magari poco per volta.
Io sto scoprendo solo ultimamente che persona sono.

17 gennaio 2009 - Bergamo

da terraspaccata

Quello che ti dirò ora è qualcosa a cui io stessa a volte ho faticato a credere..
Non avere e non sapere niente non è una condanna all'infelicità..
E' un punto di partenza..
ma ti prego, non considerare queste come le solite banali parole di consolazione..

Quella col vuoto è una lotta che tutti coloro che non si fermano alla superficie delle cose ingaggiano di continuo..

Dici di non conoscere niente...Non è Vero
Quel buco che ti fa soffrire tanto e che tu chiami niente non è Niente!!
è il Miglior presupposto per imparre ad amare le Piccole cose della vita..

una poesia in cui ho immediatamente trovato qualcosa di terribilmente disarmante dice
"l'Acqua si Impara dalla Sete,
la terra dai mari attraversati,
l'estasi dallo spasimo.."
io ho sempre pensato che racchiudesse una grossa verità, magari anche banale, ma pur sempre una verità, che molti ignorano..

Belle parole a parte, lo so, si soffre!!!
e neanche riesco a dire che quei brevissimi momenti di "tregua" che ho potuto vivere mi ripaghino del dolore che ogni giorno il mio compagno "vuoto" mi procura..
Ormai ho capito che non me ne sbarazzerò facilmente, e prima o poi dovrò imparare ad impedirgli di farmi cadere nella passività!...
e non è facile...

Neanche io ho costruito niente, finora, ma So che l'esperienza che sto vivendo mi Impedirà per Sempre di essere CIECA di fronte a quel poco di buono che la vita mi darà

Forse sono stata melensa e banale, ma questo è quello che mi fa andare avanti..

un abbraccio

18 gennaio 2009

da Alex Darth NodTEK

anche io sono in questa situazione che non sto a ripetere per non tediarvi ulteriormente... sono anche io parte della schiera dei falliti, non ho concluso niente, non ho amici reali da piu' di 10 anni, non ho un diploma, non mi muovo mai di casa mi faccio schifo e non ho piu' voglia di fare niente men che meno di conoscere gente nuova... poi ho problemi relazionali che non mi permettono la serena convivenza con gli altri miei coetanei "normali". sento solo un grande vuoto una enorme oppressione in mezzo al petto che non smette mai. si, si soffre immensamente... siamo diversi e questo puo' essere sia un bene che un male, forse e' un bene pero' si soffre e come!

Alessandro

23 gennaio 2009 - Milano